Il presidente di Forza Italia conferma il sostegno al neo premier incaricato ed ex presidente della Bce: «L’ora è grave, serve un Governo di unità nazionale».
Ressa di giornalisti, oggi, davanti alla Camera, per l’incontro tra Silvio Berlusconi e Mario Draghi. È il secondo turno di consultazioni: dopo aver ricevuto ieri le delegazioni dei partiti minori, il neo premier incaricato dal Quirinale incontra oggi le rappresentanze del Partito democratico, della Lega, del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia. Da qui, il colloquio con il presidente del partito azzurro.
Berlusconi ha espresso piena fiducia nell’ex presidente della Banca centrale europea (Bce), al lavoro per la formazione di un nuovo Esecutivo, dopo la crisi del Conte bis aperta da Matteo Renzi.
Berlusconi è arrivato a Roma alle 11. Si trovava in Provenza. Alla Camera si è presentato intorno alle 15,30, accolto dagli applausi e da uno stuolo di telecamere.
«Quello che nasce è un Governo che si fonda sull’unità del Paese e delle forze politiche senza preclusione alcuna – ha dichiarato Berlusconi, al termine del colloquio con Draghi -. Questo naturalmente non si traduce nella nascita di una maggioranza politica fra partiti alternativi fra loro per cultura, per storia, per valori di riferimento».
Ma un Governo di solidarietà nazionale, secondo il numero uno del partito azzurro, si impone. È la pandemia di Coronavirus a imporlo. Ecco perché il nuovo Esecutivo deve configurarsi come «risposta a una grave emergenza e durerà per il tempo necessario a superare questa drammatica crisi sanitaria, sociale ed economica. Una risposta credibile di fronte all’Europa e al mondo che avevamo chiesto per primi – ha voluto sottolineare Berlusconi – e che trova piena corrispondenza nell’invito rivolto dal Capo dello Stato a tutte le forze politiche ad assumersi le loro responsabilità».
«Noi faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo – ha promesso il presidente di Forza Italia a Draghi -: la gravità dell’ora impone a tutti di mettere da parte i calcoli, le tattiche, gli stessi interessi elettorali per mettere al primo posto la salvezza del Paese. Se questo succederà, sono certo che l’Italia riuscirà ancora una volta a risollevarsi e ad andare avanti».
Ai giornalisti accalcati fuori da Montecitorio, il Cavaliere ha detto di aver «confermato al presidente incaricato il sostegno di Forza Italia, con la sollecitazione ad adottare scelte di grande profilo, tenendo conto delle indicazioni dei partiti, ma decidendo in piena autonomia». Berlusconi teneva tra le mani l’immancabile foglio da cui leggeva le sue dichiarazioni.