Guardia medica spedisce al pronto soccorso: è omissione d’atti d’ufficio


Scatta l’omissione d’atti d’ufficio per la guardia medica che non visita il ferito, dirottandolo invece al pronto soccorso.
La guardia medica ha l’obbligo di visitare il paziente e di prestargli le cure urgenti prima, eventualmente, di spedirlo al pronto soccorso. Infatti, integra il reato di “omissione d’atti d’ufficio” [1] la condotta del sanitario che si limita a prescrivere un’impegnativa per controllo specialistico.
Lo ha detto la Cassazione in una sentenza pubblicata questa mattina [2]. Secondo la Corte è responsabile penalmente la guardia medica che si rifiuti di prestare al paziente, con evidenti ferite sanguinanti (o altre gravi patologie che richiedano un intervento immediato), le cure più urgenti limitandosi a predisporre un’impegnativa per una visita chirurgica.
Per condotte di questo tipo il codice penale prevede una condanna da sei mesi a due anni [1].
Tutte le volte che la patologia del malato richiede l’immediato intervento del sanitario, quest’ultimo è chiamato all’esercizio delle sue funzioni. Il medico non può quindi rifiutare indebitamente il compimento di atti del proprio ufficio da espletare, per ragioni di sanità, senza ritardo.
note
[1] Art. 328 cod. pen.
[2] Cass. sent. n. 6140 del 10.02.14.
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