Non è un dipendente subordinato il collaboratore con auto e telefono aziendale


La collaborazione coordinata e continuativa resta tale anche se si è in possesso di un veicolo aziendale o del cellulare fornito dalla società.
Non è sufficiente per il collaboratore occasionale rivendicare di aver ricevuto il telefono aziendale e l’auto con il logo della società per potersi qualificare come un dipendente vero e proprio. Tali elementi non bastano a configurare un rapporto di lavoro subordinato, ma sono semplici strumenti per lo svolgimento della collaborazione concordata.
Lo ha detto la Cassazione con una recente sentenza [1].
L’uso, da parte del prestatore d’opera, di un veicolo con il logo aziendale non denota l’esistenza di un rapporto di dipendenza dal datore: si tratta piuttosto di una modalità di svolgimento dell’attività concordata al fine di rendere più visibile il servizio, nell’interesse di entrambe le parti e dell’utenza. E ciò vale soprattutto per determinate attività dove i segni distintivi dell’azienda sono particolarmente importanti (nel caso di specie, si trattava di un servizio di guardie giurate di vigilanza).
Allo stesso modo, è irrilevante la disponibilità del telefono aziendale affidato all’interessato: si tratta di un elemento insufficiente a configurare come subordinato il rapporto di lavoro.
note
[1] Cass. sent. n. 2885/14.
Autore immagine: 123rf.com