Ho ricevuto in comodato un appartamento da una persona che adesso è deceduta. Posso oggi entrare ed abitare l’appartamento non avendone le chiavi?
Il contratto di comodato cessa con la morte del comodante a meno che il contratto abbia una durata determinata (articolo 1811 del Codice civile nell’interpretazione della Corte di Cassazione, sentenze n. 1.018 del 20 marzo 1976 e n. 8.548 del 3 aprile 2008).
Questo significa che, anche nel suo caso, se il contratto di comodato aveva una data di scadenza determinata, e questa data non è ancora sopraggiunta, anche gli eredi del comodante (compreso lo Stato, che è erede necessario in mancanza di altri eredi, ai sensi dell’articolo 586 del Codice civile) sono tenuti a rispettare la data di scadenza e, quindi, lei ha diritto di continuare a godere dell’appartamento oppure di entrarvi in possesso (se non l’ha fatto in precedenza).
Quindi, ricapitolando, se il contratto di comodato ha una data di scadenza determinata e questa data non è ancora decorsa, lei ha il diritto di entrarvi e potrà farlo anche, se del caso, richiedendo l’intervento di un fabbro per aprire la porta d’ingresso cambiando poi la serratura.
Se invece il contratto di comodato non avesse una scadenza determinata (contratto di durata indeterminata), esso è da considerare cessato con la morte del comodante e lei è tenuto a restituire il possesso dell’immobile agli eredi che glielo chiedessero (se ci è entrato) e non ha diritto di entrarvi se non vi è mai entrato.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte