Procedibilità d’ufficio e a querela di parte: differenze. Chi può sporgere querela? Cosa succede dopo una segnalazione di reato?
Le forze dell’ordine si occupano di prevenire la realizzazione dei crimini e, se non ci riescono, di assicurare alla giustizia coloro che li hanno commessi affinché vengano processati. Per fare tutto ciò, la polizia giudiziaria non può avvalersi, però, delle sole sue forze; questo per il semplice fatto che è praticamente impossibile vigilare su tutto quello che è commesso sul territorio nazionale, incluso ciò che accade nelle abitazioni private e in Internet. Proprio perché le autorità non possono essere onnipresenti, esse sono “aiutate” nel loro compito dalle segnalazioni che provengono dai privati cittadini.
Chi può denunciare un reato? Per rispondere a questo quesito occorre fare una precisazione preliminare che servirà a comprendere ciò di cui andremo a parlare. Secondo la legge italiana, ai fini della procedibilità (cioè, della possibilità di sottoporre a processo l’imputato), i crimini si distinguono in due categorie: reati procedibili a querela di parte e reati procedibili d’ufficio. Mentre per i primi è necessario che la segnalazione alle autorità provenga direttamente dalla vittima, per i secondi chiunque può procedere alla denuncia, perfino una persona che sia totalmente estranea al fatto e che vi abbia assistito per puro caso. Se l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: ti basteranno cinque minuti per sapere chi può denunciare un reato e qual è la differenza tra procedibilità d’ufficio e a querela.
Indice
Denuncia: cos’è?
La denuncia è la segnalazione di un reato fatta alle autorità competenti. Con la denuncia si porta a conoscenza delle forze dell’ordine un crimine che è stato commesso e che, dunque, necessita dell’intervento delle autorità.
Cosa succede dopo la denuncia?
Sporta la denuncia, la polizia giudiziaria dà avvio alle indagini, cioè all’attività investigativa necessaria per dimostrare la responsabilità penale della persona segnalata.
A volte, la denuncia può richiedere l’intervento immediato delle autorità: è il caso, ad esempio, di chi corra in caserma per segnalare che, proprio a pochi passi, si sta consumando un furto in appartamento. In un’ipotesi del genere, la polizia potrà addirittura arrestare il colpevole trovato in flagranza di reato.
Quando, invece, la responsabilità penale non è così evidente, dopo la denuncia seguirà una fase (più o meno lunga) dedicata allo svolgimento delle indagini, che coinvolge necessariamente anche la Procura della Repubblica territorialmente competente.
Reati procedibili d’ufficio: cosa sono?
Come detto in apertura, la legge distingue tra reati procedibili d’ufficio e reati procedibili a querela di parte.
I reati procedibili d’ufficio sono quelli per cui non occorre la segnalazione della vittima perché le autorità possano intervenire: chiunque può sporgere denuncia e, anche in assenza di questa, le forze dell’ordine possono procedere autonomamente.
Per approfondire questo argomento, si consiglia la lettura dell’articolo “Che cosa vuol dire reati perseguibili d’ufficio?“.
Sono procedibili d’ufficio tutti i reati più gravi: omicidio, rapina, estorsione, furto in abitazione, lesioni personali gravi, concussione, ecc.
Quando il reato è procedibile d’ufficio, chiunque può sporgere denuncia.
Reati procedibili a querela: cosa sono?
I reati procedibili a querela di parte sono quelli per i quali occorre necessariamente che la segnalazione del fatto provenga dalla vittima.
In altre parole, sono perseguibili a querela tutti i reati per cui occorre il “consenso” a procedere della persona offesa, cioè da parte del soggetto che è stato vittima del crimine. Occorre, in altre parole, la querela.
La querela rappresenta una sorta di “autorizzazione a procedere” concessa alle autorità dall’unica persona che può chiedere la punizione del responsabile, cioè la vittima stessa.
In genere, sono procedibili a querela i crimini ritenuti meno gravi, come ad esempio il furto semplice, le percosse, le lesioni personali lievi, la diffamazione. Esistono tuttavia diversi crimini molto gravi che sono procedibili solamente a querela di parte: si pensi allo stalking (almeno nelle ipotesi non aggravate), al revenge porn, alla violenza sessuale, ecc.
Quando il reato è procedibile a querela, può sporgere denuncia (o meglio, querela) solamente la persona offesa oppure persona che può agire in sua vece (ad esempio, i genitori nel caso di minore di quattordici anni, il tutore o il curatore nei casi di interdizione o inabilitazione).
Per approfondire l’argomento, si consiglia la lettura dell’articolo “Chi può sporgere querela?“.
Chi può sporgere denuncia?
Chiarita la differenza tra procedibilità d’ufficio e a querela di parte, siamo ora in grado di stabilire chi può sporgere denuncia:
- se il reato è procedibile d’ufficio, la denuncia può essere sporta da chiunque;
- se il reato è procedibile a querela di parte, la denuncia (querela) può essere sporta solo dalla vittima.