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Come chiedere la disoccupazione?

30 Luglio 2021 | Autore:
Come chiedere la disoccupazione?

In caso di perdita involontaria del lavoro, il dipendente può richiedere un’apposita indennità economica all’Inps se ricorrono una serie di requisiti.

Hai ricevuto una lettera di licenziamento per giusta causa. Hai saputo che, anche in caso di recesso determinato da motivi disciplinari, puoi avere accesso ad una tutela economica erogata dall’Inps. Ma come chiedere la disoccupazione?

La nostra Costituzione prevede che lo Stato debba sostenere economicamente i lavoratori che, a causa di una serie di eventi, perdono la capacità di lavorare. Uno di questi eventi tutelati dalla legge è la perdita involontaria del lavoro. In questo caso, infatti, il lavoratore può richiedere una specifica indennità all’Inps. Ma come chiedere la disoccupazione? La legge offre la possibilità di richiedere l’erogazione dell’indennità, che prende il nome di Naspi, attraverso diverse modalità. In ogni caso, prima di procedere al caricamento della domanda, il disoccupato deve verificare il possesso dei requisiti.

Disoccupazione: cos’è?

Nel linguaggio comune, il termine disoccupazione viene utilizzato per indicare due distinti significati. Innanzitutto, la disoccupazione è la condizione di chi perde il lavoro. Inoltre, in modo non corretto sotto il profilo tecnico, con il termine disoccupazione si suole indicare anche l’indennità economica erogata dall’Inps a coloro che perdono il posto di lavoro in modo involontario. In realtà, nell’attuale quadro normativo, l’indennità di disoccupazione prende il nome di Naspi, acronimo di nuova assicurazione sociale per l’impiego.

La Naspi è una prestazione economica che viene erogata mensilmente ai lavoratori che perdono involontariamente il lavoro e si applica per eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2015 [1]. La prestazione viene concessa a domanda dell’interessato previa verifica del possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge.

Disoccupazione: a chi spetta?

La Naspi non spetta a tutti i lavoratori che perdono il posto di lavoro ma solo a coloro che sono stati assunti con determinate tipologie contrattuali e che possono dimostrare la sussistenza di determinati requisiti contributivi e lavorativi.

In particolare, hanno accesso alla Naspi i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato ivi inclusi:

  • dipendenti a tempo determinato;
  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Non possono, invece, richiedere l’accesso alla prestazione:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità.

Disoccupazione: quali requisiti?

Oltre ad essere assunto con una delle predette tipologie di rapporto di lavoro, il disoccupato, per accedere alla Naspi, deve possedere tre requisiti fondamentali:

  1. perdita involontaria del lavoro: la Naspi spetta solo se la cessazione del rapporto di lavoro è involontaria. Ne consegue che la disoccupazione spetta in caso di licenziamento ma non in caso di dimissioni o di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;
  2. requisito contributivo: devono risultare accreditate all’Inps almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione involontaria nei 4 anni che precedono la cessazione del rapporto di lavoro;
  3. requisito lavorativo: il disoccupato deve avere lavorato per almeno 30 giornate di effettivo lavoro nei 12 mesi che precedono l’inizio dello stato di disoccupazione.

Disoccupazione: come richiederla?

La Naspi è una prestazione che viene erogata a domanda dell’interessato. Il disoccupato, dopo aver verificato il possesso dei relativi requisiti, può chiedere la Naspi all’Inps attraverso tre canali alternativi:

  1. online attraverso il servizio dedicato nel portale dell’Inps www.inps.it. L’utente potrà accedere all’area riservata con le proprie credenziali (Pin dispositivo Inps oppure Spid);
  2. chiamando al telefono il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  3. rivolgendosi agli enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Occorre, però, prestare attenzione ai termini decadenziali previsti per la presentazione della domanda di Naspi. La legge prevede, infatti, che la disoccupazione debba essere richiesta entro 68 giorni che decorrono, in generale, dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. In caso di licenziamento per giusta causa, il termine decorre invece dal trentottesimo giorno dopo la data di cessazione.

Il termine è previsto sotto pena di decadenza e, se viene superato, il disoccupato perde il diritto a percepire la Naspi.


note

[1] D. Lgs. n. 22 del 4.03.2015.


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