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Covid: il Governo vuole l’obbligo di vaccino per i sanitari

26 Marzo 2021
Covid: il Governo vuole l’obbligo di vaccino per i sanitari

Per il presidente del Consiglio Mario Draghi «non va bene che siano a contatto con cittadini malati».

Il ministero della Giustizia al lavoro per una norma sul personale sanitario no vax. Lo ha annunciato il capo del Governo Mario Draghi, durante la conferenza stampa di oggi a Palazzo Chigi convocata per fare il punto sulle misure anti-contagio, nel giorno in cui la Cabina di regia (Istituto superiore di sanità e ministero della Salute) rende noto il report con i dati.

Draghi ha detto che, sul fronte dei medici, infermieri e operatori sanitari non intenzionati a vaccinarsi c’è bisogno di intervenire. Il Governo lo farà con un provvedimento apposito, probabilmente si tratterà di un decreto che prevedrà l’obbligo vaccinale per chi lavora in ospedali e strutture sanitarie in generale. Ne è stata incaricata la guardasigilli Marta Cartabia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha precisato comunque che «l’adesione del personale sanitario è stata straordinariamente rilevante. Noi interverremo su una quota che è molto residuale».

Un fenomeno che pone indubbiamente problemi, dal momento che il personale sanitario è a contatto con categorie di persone che vengono definite «fragili» o per l’età avanzata o per le patologie di cui soffrono.

È di pochi giorni fa la prima decisione con cui un tribunale ha respinto il ricorso di un gruppo di lavoratori esercenti professioni sanitarie che, non essendosi voluti vaccinare, erano stati sospesi temporaneamente dal lavoro con il blocco dello stipendio. Per il giudice, è un provvedimento corretto, dal momento che il personale non poteva essere destinato neanche ad altre mansioni: i lavoratori sarebbero stati comunque a contatto con gli ospiti della residenza sanitaria assistita dov’erano assunti, esponendo gli anziani al pericolo di contagio (per approfondire leggi qui: Il giudice: niente vaccino Covid, niente stipendio).

Sempre pochi giorni fa, il tribunale di Belluno aveva dichiarato legittima la decisione della direzione di una Rsa di mettere in ferie alcuni operatori sanitari che avevano rifiutato il vaccino (leggi Rifiuto del vaccino: dipendente in ferie).

C’è stato poi, in questi giorni, l’altro caso del focolaio di Coronavirus in un ospedale ligure. Il cluster, come dichiarato dal governatore Giovanni Toti, sarebbe legato a un operatore sanitario non vaccinato. Da mesi, si discute di obbligo vaccinale per medici e infermieri; molti esperti si sono già dichiarati favorevoli.

Draghi è intervenuto anche sulla campagna vaccinale nelle regioni. Si è detto preoccupato perché alcune categorie professionali sono state vaccinate prima di cittadini anziani o fragili. Al netto di questo, a suo dire, «la risposta delle Regioni è stata positiva. Inutile mettere veti o minacciare, si sta lavorando bene».

Ha poi annunciato di essere pronto a ricevere la sua prima dose di siero anti-Covid. «Mi vaccinerò con AstraZeneca spero la settimana prossima. Ho fatto la prenotazione, non mi hanno ancora risposto, ma spero di farlo settimana prossima».

Il presidente del Consiglio ritiene possibile raggiungere, entro la fine di aprile, l’obiettivo delle cinquecentomila inoculazioni al giorno. «È un traguardo che si inizia a vedere con più probabilità – ha affermato -. Io non so se ci sia differenza tra le dosi annunciate o arrivate, ma da oggi sul sito della presidenza chiunque può accedere ai dati, regione per regione, categorie per categorie. Tutto questo può essere verificato su sito. Io posso rassicurare che tutti gli italiani avranno le dosi».



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