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Genitori conflittuali: chi decide dei figli?

10 Agosto 2021
Genitori conflittuali: chi decide dei figli?

Il padre e la madre che litigano continuamente danneggiano la crescita dei bambini.

Tu e tuo marito vi state separando a causa di una crisi senza precedenti. Non riuscite più a capirvi ed ogni minima discussione si trasforma in una lite furibonda. Un giorno, vi siete insultati pesantemente davanti ai vostri due bambini piccoli e, adesso, temete di averli spaventati in modo eccessivo e che tale comportamento sconsiderato possa avere delle conseguenze. In questo articolo faremo il punto della situazione sui genitori conflittuali: chi decide dei figli?

Secondo la giurisprudenza, litigare in presenza dei minori durante la separazione non determina il venir meno dell’affidamento condiviso, a patto che le discussioni si mantengano all’interno di un recinto di tollerabilità e non sfocino in un denigrarsi a vicenda. In caso contrario, si rischia di alterare l’equilibrio psicofisico del bambino con la conseguenza che il giudice potrebbe anche decidere di sospendere la responsabilità genitoriale. Ma non è tutto. In casi gravi, i continui litigi tra mamma e papà potrebbero integrare il reato di maltrattamenti in famiglia. Se anche tu stai vivendo una situazione del genere, allora ti consiglio di metterti comodo e proseguire nella lettura.

Genitori conflittuali: quando si parla di maltrattamenti?

Spesso, i coniugi cercano di denigrarsi a vicenda dinanzi ai figli, soprattutto durante la crisi del matrimonio. Una simile conflittualità non fa altro che danneggiare i minori, i quali assistono passivamente a questi episodi spiacevoli con l’effetto di sviluppare disturbi psicofisici, relazionali e comportamentali (come, ad esempio, ansia, attacchi di panico, nervosismo, timore, ecc.).

Come ti ho già anticipato in premessa, tali atteggiamenti aggressivi tra il padre e la madre possono costituire il reato di maltrattamenti in famiglia in danno del minore [1]. Ti faccio un esempio.

Tizio e Caia sono sposati da dieci anni. Da quando l’azienda di famiglia ha dichiarato fallimento, il marito è spesso scontroso ed accusa la moglie di essere una fallita. Il figlio Caietto assiste alle discussioni e, durante la notte, inizia a soffrire di attacchi di panico.

Come puoi notare, episodi ripetuti di violenza verbale (o fisica) possono causare nel minore – spesso vittima indiretta dei soprusi – una sofferenza che, con il tempo, può portare a gravi conseguenze come, appunto, gli attacchi di panico.

Genitori conflittuali: a chi vengono affidati i figli?

La conflittualità tra due genitori nell’ambito di una separazione si riflette inevitabilmente sull’affidamento dei figli. Come ti ho già spiegato, infatti, nel momento in cui mamma e papà discutono animatamente, tale situazione potrebbe causare un forte disagio nel minore al punto da mettere a serio rischio il suo benessere psicofisico. Questa ipotesi, ovviamente, si verifica nel caso in cui si è completamente inadatti al ruolo educativo e non si esercita la responsabilità genitoriale correttamente. Pensa, ad esempio, a due ex coniugi che utilizzino i propri figli come mezzo per farsi la guerra a vicenda oppure per controllare le nuove frequentazioni del partner (tipo se il papà si vede con un’altra donna).

Tuttavia, va detto che la conflittualità tra il padre e la madre non esclude in automatico la scelta del regime di affidamento condiviso, a patto che le discussioni non superino la soglia della normale tollerabilità e non impediscano al bambino di vivere in un ambiente familiare sereno. In tal caso, si opta comunque per l’affido congiunto ed entrambi i genitori possono adottare di comune accordo tutte le decisioni più importanti nell’interesse della prole.

Se, invece, il comportamento dei genitori dovesse arrecare un pregiudizio ai figli, è possibile rivolgersi al giudice per ottenere l’affidamento esclusivo. Ti faccio un esempio.

Tizio e Caia sono separati. In base al provvedimento del giudice, l’uomo può vedere il figlio Caietto due giorni a settimana e tenerlo presso di sé per due weekend al mese. La moglie, però, ostacola il diritto di visita in tutti i modi ed impedisce al marito di vedere il suo bambino. La conseguenza è che i due genitori non fanno altro che litigare e far soffrire il figlio.

Come vedi, nell’esempio che ti ho riportato, ci sono tutti i presupposti per una pronuncia di affido esclusivo, con la conseguenza che il genitore non affidatario potrà comunque partecipare alle decisioni più rilevanti nell’interesse del figlio oppure rivolgersi al tribunale qualora le ritenga pregiudizievoli.

Se entrambi i genitori vengono ritenuti completamente inidonei al proprio ruolo, allora il tribunale può anche applicare la misura dell’affidamento del minore al servizio sociale.

Genitori conflittuali: chi decide dei figli?

A questo punto, avrai sicuramente capito che la conflittualità tra due genitori separati incide anche sull’esercizio della responsabilità genitoriale. Ti faccio un esempio per farti capire cosa intendo.

Mevio e Sempronia si sono separati e il giudice ha previsto l’affido congiunto del figlio di sette anni. Dopo qualche mese, però, tra i due inizia un rapporto molto conflittuale perché Sempronia vuole trasferirsi in un’altra città per motivi di lavoro. Di conseguenza, Mevio è arrabbiato perché non potrà vedere il figlio secondo le modalità previste dal tribunale. Inizia così una guerra senza fine.

La sofferenza che il bambino prova a seguito della disgregazione familiare viene amplificata dal rapporto conflittuale tra il padre e la madre. Se questo aspetto viene valutato dal giudice pregiudizievole per il minore, allora la responsabilità genitoriale viene sospesa e si provvederà alla nomina di un tutore, il quale dovrà adottare le decisioni di maggiore interesse per il bambino. In altri termini, la mamma e il papà dovranno occuparsi solo dell’amministrazione ordinaria nel periodo in cui il figlio sia collocato presso uno dei due. Al servizio sociale spetta, invece, il compito di monitorare la situazione e riferire, di volta in volta, l’andamento al giudice affinché adotti i provvedimenti opportuni.


note

[1] Art. 572 cod.pen.

Autore immagine: pixabay.com


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3 Commenti

  1. I miei genitori litigavano ininterrottamente. E’ brutto dirlo però in quei momenti ho davvero sperato che si lasciassero perché la quotidianità era diventata intollerabile e non c’ea mai pace in casa. Ogni scusa, ogni occasione era un motivo per attaccarsi e urlare. Dopo, quando hanno deciso davvero di separarsi, entrambi erano molto più calmi e sereni ed anche il nostro rapporto è migliorato. Siamo stati da uno psicologo che ci ha aiutati a superare questo momento ed ha aiutato loro a gestire il rapporto da separati

  2. Quando i miei genitori litigavano io scappavo a casa di mia nonna, che abitava nel piano inferiore e cercavo di calmarmi e dimenticare le brutte parole e l’odio che si lanciavano. Mia madre aveva tradito mio padre e lui ha cercato di perdonarla però non ci riusciva e quindi era diventato molto geloso e praticamente non riusciva a superarla. Io ho dato la colpa di tutta questa situazione a lei perché ha rovinato il nostro rapporto non si dedicava alla nostra famiglia ma pensava solo a sé stessa, uscendo con le “amiche” e lasciando me e papà soli. Ed era lui a prendersi sempre cura di me quando lei andava a fare l’oca. Quindi, io ho espresso il desiderio di andare a vivere con mio padre

  3. I miei genitori hanno perso quello che avrebbe dovuto essere il mio fratellino. Questa situazione ha gettato tanta tristezza nella nostra famiglia. Ma madre era depressa, mio padre cercava di consolarla e lei si rivolgeva a lui con disprezzo e non riusciva neppure ad abbracciare me. Abbiamo vissuto un periodo in cui si rischiava di far saltare tutta la famiglia. Io ho chiesto aiuto ai miei nonni e così loro hanno convinto la mamma a farsi seguire da uno specialista. La situazione era terribile ma questo rischiava di incidere sulla nostra serenità e mandare all’aria ogni possibilità di vivere una vita felice insieme. Così prima di arrivare alla separazione per fortuna si è risolto tutto ed i conflitti tra i miei genitori si sono attenuati

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