Cittadinanza per matrimonio: come funziona?


Come si acquista lo status di cittadino? Quando è possibile richiedere la cittadinanza e come fare?
La cittadinanza italiana è uno status che determina diritti e doveri ed è la condizione in base alla quale il nostro ordinamento giuridico riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. La cittadinanza si può acquistare automaticamente per nascita (ius sanguinis) [1] oppure per nascita sul territorio italiano (ius soli) [2] o per adozione [3]. La cittadinanza si può richiedere per residenza [4] o per matrimonio. In quest’ultimo caso, la cittadinanza per matrimonio come funziona?
La materia relativa all’acquisto della cittadinanza per matrimonio è disciplinata dalla Legge n. 91/1992, che prevede la procedura per l’acquisto della cittadinanza italiana da parte del coniuge straniero. Tale soggetto può presentare la relativa istanza solo in presenza di determinati requisiti, ovvero quando, dopo il matrimonio, risiede legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica oppure, se risiede all’estero, dopo che sono trascorsi tre anni dalla data del matrimonio. Detti termini sono ridotti alla metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
Indice
Cittadinanza per matrimonio: come funziona e quali sono i presupposti?
Ai sensi della normativa già sopra richiamata affinché possa essere richiesta la cittadinanza per matrimonio, è necessario che al momento dell’adozione del provvedimento dello status di cittadino italiano non sia intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e che i coniugi non siano legalmente separati.
Altresì, è indispensabile che l’atto di matrimonio sia stato trascritto nei registri dello stato civile del Comune italiano.
Altro requisito indispensabile per la richiesta della cittadinanza per matrimonio è il possesso di un’adeguata conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue [5]. L’accertamento di detto requisito va effettuato attraverso l’acquisizione di un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o paritario oppure di una certificazione rilasciata da un ente certificatore.
Al momento possono considerarsi enti certificatori, appartenenti al sistema di certificazione unificato CLIQ (Certificazione Lingua Italiana di Qualità):
- l’Università per stranieri di Siena;
- l’Università per stranieri di Perugia;
- l’Università Roma Tre;
- la Società Dante Alighieri.
Da ciò consegue che possono essere considerate valide solo le certificazioni di livello non inferiore a B1 rilasciate dai suddetti enti eventualmente in regime di collaborazione con l’Istituto italiano di cultura.
Cittadinanza per matrimonio: qual è la procedura?
L’istanza per il riconoscimento della cittadinanza per matrimonio può essere presentata solo telematicamente, accedendo al portale del ministero dell’Interno. Per registrarsi al sito occorre un indirizzo di posta elettronica valido e funzionante. La procedura è accessibile dalla pagina principale del sito web “Compilazione ed invio della domanda (area personale)”. È richiesto l’inserimento obbligatorio delle seguenti informazioni anagrafiche personali: nome, cognome, data di nascita, e-mail, password di accesso.
A seguito della nuova versione del portale, entrata in vigore recentemente, nella prima schermata che compare, il richiedente deve inserire i propri dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita), che non potranno più essere modificati e saranno riportati nel successivo decreto.
Nelle schermate successive, l’istante deve compilare altre specifiche maschere anagrafiche per ciascuno dei documenti inseriti a corredo della domanda (certificato penale, documento di riconoscimento, estratto di matrimonio, certificato di lingua italiana). I dati anagrafici inseriti per ogni scheda devono sempre coincidere.
Una volta inviato il modulo, il sistema spedisce una mail all’indirizzo di posta elettronica utilizzato per la registrazione.
È necessario seguire le istruzioni per confermare la registrazione tramite il link ricevuto nella mail.
Una volta effettuata la conferma della registrazione, si può accedere al sistema con la userID e password create per la propria utenza.
Cittadinanza per matrimonio: quali documenti bisogna presentare?
Alla richiesta di cittadinanza per matrimonio occorre allegare i seguenti documenti:
- un estratto dell’atto di nascita rilasciato dalle autorità del Paese di nascita, completo di tutte le generalità con l’indicazione della paternità e maternità del richiedente e la relativa traduzione in lingua italiana;
- il certificato penale del Paese di origine e degli eventuali Paesi terzi di residenza e le relative traduzioni in lingua italiana;
- un estratto dell’atto di matrimonio rilasciato dal Comune italiano di iscrizione o trascrizione dell’atto;
- la certificazione/attestato della conoscenza della lingua italiana, cioè un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o paritario oppure una certificazione di livello non inferiore a B1 rilasciata da un ente certificatore;
- la ricevuta attestante il pagamento del contributo di 250 euro a favore del ministero dell’Interno da effettuare sul conto corrente postale intestato a: MINISTERO DELL’INTERNO D.L.C.I. – CITTADINANZA – Codice IBAN: IT54D0760103200000000809020, specificando la causale: “Richiesta cittadinanza ex art. 5 legge 91/92 di (nome cognome del/della richiedente)”. Il contributo obbligatorio deve essere versato tramite:
- bonifico estero (Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX);
- circuito Eurogiro (Codice BIC/SWIFT: PIBPITRA).
- il documento di identità, cioè il passaporto internazionale o la carta di identità in corso di validità. Per i cittadini non UE è necessaria copia autenticata del documento (munito di traduzione ufficiale in lingua italiana, ove il documento non contenga indicazioni redatte, oltre che nella lingua originale, anche in lingua inglese o francese), autenticata dalla Rappresentanza diplomatico-consolare dello Stato che lo ha rilasciato.
Una volta inviata la domanda, vengono generati un documento riepilogativo dell’istanza e la ricevuta di invio con un numero identificativo. Se alle verifiche che seguono la domanda dovesse risultare non in regola con la documentazione richiesta, le necessarie legalizzazioni, i requisiti linguistici o se contiene errori nei dati inseriti, viene considerata irricevibile e rifiutata dal sistema.
Successivamente, il richiedente riceve una comunicazione di accettazione o di rifiuto dell’istanza. Nel primo caso e tramite il portale del ministero dell’Interno, l’istante viene convocato presso la Prefettura/Consolato generale d’Italia all’estero per l’identificazione e per gli altri adempimenti necessari per il perfezionamento della domanda, compresa l’acquisizione in originale della documentazione allegata alla domanda presentata online, la consegna di ogni altro documento utile per l’istruttoria, il pagamento dell’imposta di bollo di 16 euro e l’autentica della firma sull’istanza di 14 euro.
L’interessato può verificare personalmente lo stato della pratica.
Tutte le comunicazioni relative al procedimento vengono inviate tramite l’area personale del portale e notificate all’indirizzo di posta elettronica utilizzato per la registrazione.
Il decreto di concessione della cittadinanza italiana viene notificato all’interessato mediante lettera raccomandata. Entro sei mesi dalla notifica del decreto di concessione della cittadinanza italiana, l’interessato deve presentarsi presso la Prefettura/Consolato generale d’Italia all’estero per prestare il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana ed alle sue leggi. Prima del giuramento, è necessario presentare un certificato penale aggiornato.
A seguito dell’entrata in vigore del D.L. n. 130/2020, il precedente termine di durata massima dei procedimenti di cittadinanza per matrimonio (48 mesi) è stato ridotto a 24 mesi, prorogabili fino a un massimo di 36 mesi. Tale beneficio, però, vale solo per le domande presentate al ministero dell’Interno dal giorno successivo all’entrata in vigore della legge di conversione del nuovo decreto (20 dicembre 2020). Per le vecchie domande già presentate o in corso prima di tale data, continua ad applicarsi il termine dei 4 anni.
note
[1] La cittadinanza si acquista per nascita ovvero per discendenza diretta se almeno un genitore è in possesso della cittadinanza italiana.
[2] La cittadinanza si acquista per ius soli nel caso di bambino nato in Italia da genitori stranieri il quale può richiedere la cittadinanza dopo avere compiuto i 18 anni e se fino a quel momento ha risieduto in Italia legalmente ed ininterrottamente.
[3] La cittadinanza si acquista per adozione nell’ipotesi di un minorenne adottato da un cittadino italiano.
[4] La cittadinanza si può richiedere per residenza da parte di uno straniero che risiede in Italia da almeno dieci anni ed è in possesso di determinati requisiti (ovvero ha redditi sufficienti al sostentamento, non ha precedenti penali, non è in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica),
[5] Art. 9.1 L. n. 91/1992, come introdotto dalla L. n. 132/2018.