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Lavoratori fragili: chi sono?

10 Agosto 2021
Lavoratori fragili: chi sono?

Alcuni dipendenti sono più esposti di altri al rischio di contagiarsi per il Covid-19. Per questo, la legge prevede una tutela speciale nei loro confronti.

Hai una grave patologia del sistema immunitario che ti rende molto esposto alle malattie. Hai paura di prenderti il Covid-19 che, data la tua condizione di salute, potrebbe esporti a seri rischi. Vuoi sapere se la legge prevede specifiche tutele per i lavoratori fragili.

Il Covid-19 ha prodotto un forte impatto su tutti gli aspetti della nostra vita e anche nei rapporti di lavoro. Gli ambienti lavorativi, da luoghi di socialità, si sono trasformati in occasioni di contagio e di trasmissione del virus. Per questo, la legge ha introdotto una particolare protezione per i lavoratori fragili: chi sono e chi rientra in questa categoria? Sono direttamente le Asl a certificare questa condizione che conferisce al dipendente una serie di vantaggi nel rapporto di lavoro, primo fra tutti la possibilità di fare smart working se le mansioni lo consentono.

Lavoratori fragili: chi sono?

Gli ambienti di lavoro, favorendo la compresenza di diverse persone nel medesimo spazio, possono favorire la diffusione del virus Covid-19. Per questo, già da tempo, il Governo ha adottato misure restrittive, ha favorito lo smart working ed è stato sottoscritto un apposito protocollo per la sicurezza negli ambienti di lavoro [1] tra le parti sociali. Ci sono, però, alcuni lavoratori per i quali il rischio di contagiarsi è maggiore rispetto agli altri e maggiormente gravi sono anche le possibili conseguenze dell’infezione.

Pertanto, è stata introdotta un’apposita normativa di tutela per i cosiddetti lavoratori fragili. Ma chi rientra in questa categoria? Stando al testo della legge [2] sono considerati fragili i dipendenti pubblici e privati:

  • immunodepressi;
  • a rischio a causa degli esiti da patologie oncologiche;
  • che sono sottoposti a terapie salvavita;
  • disabili con connotazione di gravità ai sensi della legge 104.

Lavoratori fragili: cosa devono fare?

Il lavoratore che rientra nelle categorie che abbiamo indicato deve ottenere, secondo la legge, un’apposita certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, con cui viene attestata una condizione di rischio e, dunque, il possesso dei requisiti per essere considerati lavoratori fragili. Si è chiarito, dopo un vivace dibattito, che questa certificazione può essere rilasciata anche dal medico di medicina generale che, in ogni caso, non è responsabile, neppure sotto il profilo contabile, nell’ipotesi in cui il riconoscimento dello stato invalidante dipenda dal fatto illecito di terzi.

Lavoratori fragili: quali diritti?

Il primo diritto del lavoratore fragile è lavorare da remoto. La legge prevede, infatti, che dal 16 ottobre 2020 e fino al 30 giugno 2021, i lavoratori fragili svolgono, generalmente, la prestazione lavorativa in modalità agile. Se la mansione svolta dal dipendente non consente lo smart working il datore di lavoro dovrà adibire il lavoratore fragile ad una diversa mansione (che può essere svolta da remoto) ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento.

Il secondo diritto riguarda i lavoratori fragili che non possono svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile. In questo caso, fino al 30 giugno 2021, se tali dipendenti si assentano dal servizio, le assenze sono equiparate al ricovero ospedaliero. Ne consegue che i lavoratori hanno diritto all’indennità di malattia, come se fossero ricoverati. Inoltre, la legge prevede che tali periodi di assenza dal servizio non sono computabili ai fini del periodo di comporto. Come noto, con tale definizione ci si riferisce al numero massimo di assenze per malattia che il dipendente può realizzare senza perdere il posto di lavoro. Se non fosse stata introdotta questa norma, i periodi di assenza sarebbero stati computati nel comporto e i datori di lavoro avrebbero potuto procedere al licenziamento dei dipendenti dopo il superamento del numero massimo di assenze consentite.

Se lo stato di emergenza da Covid-19 dovesse perdurare, le disposizioni a tutela dei lavoratori fragili, che allo stato attuale scadono il 30 giugno 2021, potrebbero essere prorogate ulteriormente.


note

[1] Protocollo condiviso Governo – Parti sociali di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro del 6 aprile 2021.

[2] Art. 26, DL 18/2020, modificato dall’art. 15, DL 41/2021.


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