Cos’è la franchigia sulle successioni


Quante tasse si pagano per ereditare il patrimonio del padre o del nonno? Qual è la soglia sotto la quale non c’è un prelievo fiscale?
Quanto viene tassata una successione? Dipende dal grado di parentela tra chi lascia il patrimonio e chi lo riceve: più è lontano e più imposte si pagano. La legge ha creato un sistema per raggiungere un doppio scopo: da una parte, non pesare troppo da un punto fiscale sugli eredi. Dall’altra, evitare che qualcuno voglia fare il furbo ricorrendo alla donazione per evitare le tasse di successione, o viceversa. Cosa ha pensato il legislatore? Innanzitutto, ha stabilito una franchigia, cioè una soglia sotto la quale non c’è alcun prelievo fiscale. Franchigia del tutto uguale a quella relativa alle donazioni. Che cos’è la franchigia sulle successioni è quello che vedremo di seguito.
Indice
Franchigia sulle successioni: che cos’è?
Partiamo con la definizione di franchigia. Si tratta, come detto, di una soglia sotto la quale non avviene alcun prelievo fiscale dall’atto di successione. In pratica, è un importo minimo «esentasse» che varia a seconda del grado di parentela tra l’erede e chi lascia il proprio patrimonio. Le tasse si pagano sulla somma che eccede quella soglia.
Affinché il contribuente non cada nella tentazione di fare il furbo dividendo e donando il patrimonio prima del suo decesso piuttosto che facendo un testamento, la legge ha equiparato donazione e successione dal punto di vista fiscale. Tanto è valido per l’una quanto lo è per l’altra: aliquote, esenzioni e franchigie.
Significa, per esempio, che per la successione da padre a figlio (così come per la donazione) c’è una franchigia di 1 milione di euro (1,5 milioni se il figlio è disabile). Al di sotto di questa soglia, non si pagano le tasse, mentre se il limite viene superato c’è un’aliquota del 4%. Pertanto, sulla successione di 800mila euro non si pagano le imposte, mentre sulla successione di 1.250.000 euro si paga il 4% su 250mila euro.
Franchigie sulle successioni: quali sono?
Ecco, a questo punto, quali sono le franchigie e le aliquote sulle successioni, a seconda del grado di parentela con l’erede:
- successioni tra coniugi: aliquota del 4% e franchigia di 1 milione di euro;
- successioni tra ascendenti in linea retta (ossia nonno, padre, nipote): aliquota del 4% e franchigia di 1 milione di euro (1,5 milioni di euro se il beneficiario è portatore di handicap ai sensi della legge 104/1992);
- successioni tra fratelli e sorelle: aliquota del 6% e franchigia di 100mila euro (1,5 milioni di euro se il beneficiario è portatore di handicap ai sensi della legge 104/1992);
- successioni tra altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3° grado: aliquota del 6% senza alcuna franchigia (la franchigia invece resta ferma a 1,5 milioni di euro se il beneficiario è portatore di handicap ai sensi della legge 104/1992);
- successioni tra altri soggetti è prevista un’aliquota dell’8% senza alcuna franchigia (resta la franchigia di 1,5 milioni di euro se il beneficiario è portatore di handicap ai sensi della legge 104/1992).
Vediamo in modo ancora più schematico aliquote e franchigie della successione:
Soggetti beneficiari | Franchigia | Aliquota |
coniuge, parte dell’unione civile e parenti in linea retta (genitori e figli, rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, adottanti e adottati) | € 1.000.000 | 4% |
fratelli e sorelle | € 100.000 | 6% |
altri parenti fino al 4 o grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al 3 o grado | – | 6% |
altri soggetti | – | 8% |
persona portatrice di handicap | € 1.500.000 | 4%, 6% o 8% a seconda della parentela |
Va precisato che, agli effetti della successione, l’unione civile fra persone dello stesso sesso è equiparata alla famiglia tradizionale e i riferimenti al coniuge si intendono anche alla parte dell’unione civile. Inoltre, i discendenti dei figli adottivi vengono considerati come i discendenti dei figli naturali.