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Come andare in malattia per stress?

13 Agosto 2021 | Autore:
Come andare in malattia per stress?

Se il dipendente stressato non riesce a lavorare può chiedere al medico curante l’invio del certificato di malattia?

Il dipendente può assentarsi per malattia quando non è in grado, temporaneamente, di svolgere la prestazione lavorativa: lo stato di temporanea incapacità al lavoro deve essere certificato dal medico curante, che invia un’apposita certificazione telematica all’Inps. Le patologie che possono costringere il lavoratore ad assentarsi sono molteplici e possono essere determinate anche da un forte stato di stress: ma come andare in malattia per stress?

Innanzitutto, bisogna tener presente che lo stress, di per sé, non è una malattia, ma costituisce la risposta dell’individuo agli stimoli esterni: può trattarsi di “stress positivo”, o “eustress”, quando l’interessato è in grado di rispondere agli stimoli esterni con le proprie risorse.

Parliamo invece di “stress negativo”, o “distress”, quando l’interessato non è in grado di rispondere in modo positivo agli stimoli esterni: eccessivo carico di lavoro, demansionamento o sovramansionamento, mobbing, difficoltà nella conciliazione dell’attività lavorativa con la vita privata costituiscono solo alcune delle cause di stress negativo più frequenti.

Se queste condizioni sono prolungate nel tempo, il lavoratore non è più in grado di farvi fronte e possono subentrare problematiche di tipo fisico (emicranie, ipertensione, problemi alla tiroide, problemi digestivi…), di tipo psicologico (dall’ansia alla depressione, sino ad arrivare alla depressione maggiore) e comportamentale (disturbi del sonno, inattività o iperattività…).

Una delle più frequenti patologie causate da un forte stato di stress è la sindrome del burnout, o esaurimento nervoso o nevrastenia, che può a sua volta sfociare in patologie psichiche invalidanti, dalla nevrosi fobica ossessiva alla psicosi ossessiva, dalla sindrome depressiva alla nevrosi ansiosa: ne abbiamo parlato in: Pensione per esaurimento nervoso.

Dallo stress possono nascere anche patologie non puramente psichiche, ma di origine psicosomatica, talvolta invalidanti: ulcere, disturbi al fegato, al cuore, all’apparato digerente e muscolare. Vediamo dunque che cosa deve fare il dipendente per chiedere la malattia per stress e quali sono i suoi diritti nell’ipotesi in cui la malattia sia causata da stress da lavoro.

Come comunicare la malattia per stress?

Se il dipendente si ammala a causa dello stress, deve innanzitutto:

  • avvisare tempestivamente il proprio datore di lavoro secondo modalità e termini stabiliti dal contratto collettivo applicato (ad esempio con un messaggio, una mail o una telefonata);
  • contattare entro 2 giorni dal verificarsi della patologia il proprio medico curante, che provvede, dopo aver verificato lo stato di temporanea incapacità al lavoro, ad inviare all’Inps il certificato medico telematico con la previsione dei giorni di malattia.

Il numero di protocollo di trasmissione del certificato medico deve essere poi comunicato dal lavoratore al datore di lavoro, per consentire la verifica della prognosi stabilita: se la comunicazione non è inviata nei termini o è inviata in ritardo, il lavoratore deve giustificare l’inadempimento. In assenza di giustificazione, può essere assoggettato a sanzioni disciplinari.

Il medico curante deve segnalare la malattia per stress?

Nella certificazione da inviare telematicamente all’Inps, il medico è tenuto ad inserire correttamente, se ne ricorrono i presupposti, le seguenti informazioni:

  • deve innanzitutto indicare se l’incapacità lavorativa è dovuta a un evento traumatico, ossia a un incidente: l’informazione è indispensabile affinché l’Inps possa valutare se vi sono le condizioni per attivare un’azione surrogatoria verso i terzi responsabili;
  • deve poi segnalare se il dipendente è esonerato dalla visita fiscale, cioè se ricorrono le seguenti ipotesi:
    • patologia grave che richieda terapie salvavita;
    • malattia per la quale sia stata riconosciuta la causa di servizio (solo per alcune categorie di dipendenti pubblici) [1];
    • malattia connessa alla situazione di invalidità già riconosciuta maggiore o uguale al 67%.
  • il medico può anche inserire eventuali ulteriori dettagli nelle note di diagnosi, per completare o caratterizzare meglio la diagnosi stessa.

Il lavoratore ammalato per stress è esonerato dalla visita fiscale?

In tutti i casi in cui si assenta per malattia, salvo le ipotesi di esonero esposte, il dipendente deve essere reperibile al proprio domicilio per la visita fiscale, durante specifiche fasce orarie:

  • dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, se si tratta di un lavoratore subordinato del settore privato;
  • dalle 9:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:00, se si tratta di un dipendente pubblico.

Più precisamente, il dipendente in malattia per stress può essere esonerato dalla visita fiscale solo se invalido dal 67% e se la patologia causata dallo stress è connessa all’invalidità, oppure se ha una malattia che richiede terapie salvavita, o, ancora, se gli è stata riconosciuta la causa di servizio (in qualità di dipendente pubblico)

Negli altri casi, il dipendente può allontanarsi dal proprio domicilio, durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale, solo se ricorre un giustificato motivo (assenza necessitata, cure o visite specialistiche impossibili da svolgere in orari diversi…).

Visto che le patologie causate dallo stress, però, a differenza della generalità delle malattie, possono peggiorare a causa della permanenza in luoghi chiusi, come appunto l’abitazione, il dipendente non può essere sanzionato nel caso in cui si rechi ad effettuare attività all’aperto, anche di svago, durante l’assenza per malattia: è quanto affermato da una nota sentenza della Cassazione [2]. La sentenza, in particolare, chiarisce che, per determinate patologie, le attività ludiche all’aperto non compromettono la guarigione ma possono, al contrario, agevolarla; quindi, il lavoratore stressato non può essere sanzionato per aver svolto attività all’esterno, se la patologia trae giovamento dalle attività stesse.

Attenzione, però: la sentenza non esonera i lavoratori ammalati a causa dello stress dalla visita fiscale, ma chiarisce unicamente che il dipendente non può subire sanzioni disciplinari per essere stato sorpreso all’aperto a svolgere attività di svago durante la malattia. È dunque consigliabile svolgere eventuali attività all’aperto al di fuori delle fasce di reperibilità per la visita dell’Inps.

Che cosa fare se la malattia è causata dallo stress da lavoro?

Sinora, abbiamo osservato come deve comportarsi e quali diritti ha il dipendente che si ammala a causa dello stress. Ma il lavoratore ha diritto a tutele differenti, nell’ipotesi in cui riesca a provare che la malattia è dovuta a stress da lavoro?

Lo stress da lavoro, o stress lavoro correlato, come le altre tipologie di “stress negativo” può causare delle patologie. Qualora lo stress da lavoro causi danni fisici e psicologici, può essere riconosciuta dall’Inail la malattia professionale: ciò può accadere, ad esempio, qualora dallo stress eccessivo derivino forme gravi di depressione.

Ricordiamo che la malattia professionale è una patologia contratta dal lavoratore nell’esercizio e a causa delle mansioni cui è adibito, per la presenza di lavori, materiali o fattori nocivi nell’ambiente lavorativo [3].

Può essere considerata malattia professionale anche una patologia non tabellata, cioè non riportata in apposite tabelle (che indicano le patologie riconoscibili come professionali, le lavorazioni che possono esserne la causa e il periodo massimo entro cui la malattia può essere indennizzata), se si dimostra il nesso di causalità tra la malattia e l’attività lavorativa.

In alcuni casi, per le conseguenze dello stress da lavoro è stata riconosciuta dall’Inail anche una percentuale di inabilità permanente: si tratta però di casi abbastanza rari, perché è molto difficile dimostrare il nesso tra lo stress lavorativo e le patologie del dipendente. Per approfondire si consiglia la lettura dell’articolo: Invalidità per esaurimento nervoso, malattia professionale per stress da lavoro.


note

[1] Ascritta alle prime 3 categorie della Tabella “A” allegata al DPR 834/1981, o a patologie rientranti nella Tabella “E” del medesimo decreto.

[2] Cass. sent. n. 21621/2010.

[3] Art. 3 D.P.R. 1124/1965.

Autore immagine: pixabay.com


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