Delega sul conto corrente: a cosa bisogna fare attenzione


Rischio sequestro e confisca da parte del Fisco e prelievi indebiti per chi opera al di fuori della delega.
Nel momento in cui si attribuisce la delega ad operare sul proprio conto corrente bisogna fare attenzione ad alcuni rischi che potrebbero sopraggiungere inaspettati. Ad esempio, c’è la possibilità di subire un sequestro di tutte le somme depositate sul conto se il delegato commette illeciti tributari, macchiandosi così di evasione fiscale. Oppure c’è il concreto pericolo di non riuscire a recuperare il proprio denaro nel caso di prelievi indebiti commessi sempre da parte del delegato.
I chiarimenti sono stati forniti dalla giurisprudenza, chiamata a giudicare su alcuni casi che potranno essere d’insegnamento per molti. Vediamo dunque, in caso di delega sul conto corrente, a cosa bisogna fare attenzione e quali precauzioni adottare per tutelare al meglio i propri risparmi. Come vedrai a breve, nulla è così scontato come sembra, specie quando ci sono in ballo i rapporti con il Fisco e l’Agenzia delle Entrate. Ma procediamo con ordine.
Indice
Delega sul conto corrente: cos’è e come funziona
La delega sul conto è l’autorizzazione che il titolare del rapporto bancario o postale (correntista) attribuisce a un’altra persona (delegato) affinché questa esegua operazioni sul proprio conto. Più in particolare, il delegato può effettuare bonifici in favore di terzi, pagamenti e prelievi (sia allo sportello che al bancomat), versamento di contanti, emissione di assegni, ritiro del libretto di assegni, ecc.
Chi ha la delega non può però effettuare operazioni straordinarie come la chiusura del conto, il prelievo di tutta la giacenza o il giroconto dell’intero importo su un altro conto corrente.
La delega non cambia la titolarità del conto corrente che resta sempre in capo al correntista-delegante. Il delegato è solo un suo sostituto, una longa manus. Proprio in ciò la delega si differenzia dalla cointestazione del conto corrente che invece comporta una contitolarità del conto con il cointestatario e, quindi, la donazione di metà del denaro ivi depositato.
Esistono due tipi di delega sul conto corrente:
- delega a firma congiunta: qualsiasi operazione richiede il consenso del delegante e del delegato;
- delega a firma disgiunta: il delegato può operare da solo, senza bisogno dell’autorizzazione specifica del delegante;
- delega mista: le operazioni oltre un determinato importo richiedono l’autorizzazione del delegante.
Delega sul conto corrente: rischi con il Fisco
Tutte le volte in cui un soggetto, che non ha pagato le tasse, ha la delega ad operare su un altro conto, l’Agenzia delle Entrate può sottoporre a sequestro tale conto. A dirlo è la stessa Cassazione [1]. Naturalmente, si deve trattare di un debito con il Fisco di dimensioni tali da determinare il raggiungimento delle soglie oltre le quali scatta il reato di evasione fiscale.
La legge [2] prevede che la confisca possa essere disposta sui beni di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente al prezzo o profitto. Tuttavia – secondo la Suprema Corte – tale misura può essere estesa non solo sui beni di cui l’evasore è titolare ma anche di cui ha la materiale disponibilità; e tale disponibilità può far presumere che dietro di essa si nasconda una sorta di intestazione fittizia [3].
Quindi, è ben possibile il sequestro preventivo funzionale alla confisca, anche per equivalente, avente ad oggetto beni intestati a persona estranea al reato purché si dia la prova che il reo ne ha la disponibilità [4].
Ebbene, secondo la Cassazione, la titolarità di una delega a operare incondizionatamente su un conto corrente bancario intestato ad altri configura l’ipotesi di disponibilità richiesta appunto dalla legge ai fini dell’ammissibilità del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente [5].
L’esistenza di una delega a operare su un c/c bancario, di cui non sono stati indicati né i limiti, né lo scopo, attribuisce senza dubbio al delegato la disponibilità delle somme giacenti su tale conto, posto che egli ha, comunque, la possibilità di apprenderle e disporne.
Delega sul conto corrente: rischio prelievi indebiti
Secondo problema che il conto corrente con delega può comportare è quello dei prelievi indebiti da parte del delegato.
Se infatti il delegato dovesse fare delle operazioni non autorizzate, il correntista non potrebbe poi rivalersi nei confronti della banca, ottenendo da questa la restituzione del denaro sottratto indebitamente. L’istituto di credito è infatti tenuto a consentire al delegato tutte le operazioni risultanti dalla delega.
Bisognerebbe allora agire contro il delegato il quale, però, potrebbe aver già speso i soldi e risultare peraltro nullatenente.
A tale problema si può porre un limite attuando una delega con firma disgiunta o con firma mista; in tal caso, la banca che dovesse violare le istruzioni contenute nella delega sarebbe tenuta a restituire il denaro indebitamente prelevato.
note
[1] Cass. sent. n. 13833/21 del 14.04.2021.
[2] Art. 12-bis, d.lgs 74/2000.
[3] Cass. sent. n. 4887/2018.
[4] Cass. pen., sez. III, n. 35771/2017 e n. 36530/2015.
[5] Conclusione a cui in passato la Cassazione era già pervenuta con la sentenza della sez. III, n. 1313/2019.