Posso assumere se ho dipendenti in cassa integrazione?


Non esiste un divieto espresso di assunzione per i datori di lavoro che chiedono l’accesso agli ammortizzatori sociali.
Sei un piccolo imprenditore del settore industriale. A causa di una crisi di mercato, la tua attività lavorativa si è improvvisamente ridotta e hai ottenuto la cassa integrazione. Ora, però, hai ricevuto una commessa imprevista e vorresti assumere del personale. Ti chiedi: «Posso assumere se ho dipendenti in cassa integrazione?».
Prima di rispondere a questa domanda occorre capire a cosa servono gli ammortizzatori sociali e cosa prevede la normativa con riferimento alla possibilità di effettuare nuove assunzioni durante la fruizione della cassa. Ma andiamo per ordine.
Indice
Cassa integrazione: cos’è?
La cassa integrazione guadagni (Cig) [1] è un ammortizzatore sociale che consente alle imprese che attraversano un temporaneo periodo di riduzione dell’attività di lavoro di sospendere o ridurre la prestazione lavorativa dei propri dipendenti ai quali lo Stato eroga un trattamento di integrazione salariale a parziale compensazione del reddito perso. In questo modo, l’azienda può cercare di superare il periodo critico senza adottare decisioni drastiche come la riduzione del personale.
Cassa integrazione: quali tipologie?
Nel nostro ordinamento, non esiste una sola tipologia di Cig ma ce ne sono diverse che si differenziano per:
- ambito di applicazione (settore merceologico; tipologia di imprese);
- causali che legittimano l’intervento della Cig;
- durata delle prestazioni.
In linea generale, si può affermare che la Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) copre il settore industriale, mentre la Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria) e il Fis (fondo di integrazione salariale) coprono i settori del commercio, dei servizi e del turismo.
Ogni datore di lavoro, all’atto della costituzione della società, viene inquadrato sotto il profilo previdenziale in una gestione di ammortizzatori sociali. Per sapere qual è lo strumento di integrazione salariale che può essere attivato in caso di necessità occorre verificare dunque il proprio inquadramento previdenziale.
Le aziende con meno di cinque dipendenti sono, attualmente, prive di ogni forma di ammortizzatore sociale.
Cassa integrazione: come funziona?
Quando il datore di lavoro si trova in una delle condizioni previste dalla legge per l’accesso alla Cig può presentare la relativa domanda all’ente competente (generalmente l’Inps; per la Cigs è competente il ministero del Lavoro). Se la richiesta sarà accettata, l’imprenditore potrà sospendere a zero ore o ridurre l’orario di lavoro del personale. I dipendenti verranno pagati regolarmente dal datore di lavoro per le ore di lavoro prestate e, per le ore non lavorate, riceveranno una somma di denaro a titolo di Cig pari all’80% del reddito perso a causa della riduzione/sospensione di orario subita.
La Cig viene, solitamente, anticipata dal datore di lavoro in busta paga, salvo conguaglio con i contributi Inps. Quando c’è una situazione contabile compromessa, tuttavia, l’azienda può chiedere all’Inps il pagamento diretto della Cig ai lavoratori.
Posso assumere se ho dipendenti in cassa integrazione?
Durante il periodo di fruizione della Cig, che può durare anche diversi anni, l’impresa potrebbe avere delle temporanee esigenze di incremento della manodopera. Basti pensare ad un’azienda che accede alla cassa integrazione e, successivamente, ottiene una commessa importante che richiede l’aumento del personale.
In linea generale, non ci sono norme che vietano l’assunzione di lavoratori da parte di datori di lavoro in Cig. Un divieto esplicito è previsto solo per la stipula di determinati contratti di lavoro atipici come:
- il contratto di lavoro a tempo determinato;
- il contratto di somministrazione di manodopera;
- il contratto di lavoro intermittente.
Questi contratti non possono essere stipulati per il reclutamento di personale chiamato a svolgere le stesse mansioni dei dipendenti il cui orario di lavoro è stato sospeso o ridotto in cassa integrazione. Dietro a questo divieto c’è una considerazione molto semplice: se il datore di lavoro ha l’esigenza di incrementare l’attività di lavoro deve, prima di tutto, saturare l’orario di lavoro dei dipendenti coinvolti nella Cig.
Non c’è, invece, un divieto espresso di assumere dipendenti a tempo indeterminato. Tuttavia, se il lavoratore assunto viene chiamato a svolgere le stesse mansioni dei dipendenti coinvolti nella cassa integrazione, il datore di lavoro potrebbe essere chiamato dall’ente erogatore del trattamento di integrazione salariale a fornire delle spiegazioni. Tale scelta, infatti, potrebbe contraddire la stessa esigenza di accesso all’ammortizzatore sociale. Ne consegue che, durante la Cig, la decisione di assumere nuovo personale deve essere attentamente valutata.
note
[1] D. Lgs. 148/2015.