In materia di permessi ex legge 104/1992 (tre giornate al mese per assistere un soggetto diversamente abile), la norma attribuisce tre giornate complessive o tre giornate “a testa”? Se, ad esempio, la persona da assistere ha due figli, i tre giorni spettano a entrambi i fratelli (con assistenza complessiva al genitore di sei giorni) o rimane la soglia di tre giorni? In questo caso, i permessi potranno essere fruiti dai due fratelli alternativamente?
I permessi spettano per una misura complessivamente non superiore a tre giorni al mese. Infatti, come precisato dall’Inps [1], vige nei confronti del destinatario dell’assistenza il principio del “referente unico”. Ne consegue che, nel caso oggetto del quesito, solo uno dei figli può fruire dei permessi nella misura indicata.
Per gli approfondimenti, rinviamo alla guida sulla Legge 104: tutto ciò che c’è da sapere.
Ricordiamo anche un interessante precedente della Cassazione pubblicato lo scorso mese di marzo, secondo cui sarebbe legittimo l’uso di detective, da parte del datore di lavoro, per pedinare il dipendente e verificare se questi effettivamente utilizza i permessi per assistere il parente (leggi l’articolo: “Permessi legge 104: possibile pedinare il dipendente con il detective”).
note
[1] Inps circolare 6 marzo 2012, n. 32.
è vero che con la legge 104 si è esenti dal pagare il bollo auto o qualcos’altro come l’iva ecc..
Mio figlio ha 13 anni, affetto da malattia rara dispone della 104 comma 1-3 cod 5. Titolare di contrassegno validità 2 anni con ausilio di stampelle e carrozzina
Posso richiedere il parcheggio numerato nei pressi dellaia abitazione al comune? Grazie.