Agevolazione per acquisto e installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua per renderla potabile: credito d’imposta del 50%. I fondi non bastano per tutti.
Se hai intenzione di comprare filtri o depuratori per rendere potabile l’acqua, puoi avere uno sconto del 50% sul prezzo: lo prevede il nuovo bonus acqua 2021, introdotto dall’ultima legge di Bilancio. L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le regole per fruire dell’agevolazione: bisogna pagare con sistemi tracciabili, non in contanti, e inserire la domanda sul sito.
Il bonus sarà riconosciuto a marzo 2022 in forma di credito d’imposta e, quindi, in diminuzione delle tasse da pagare. Il Governo ha stanziato, finora, solo 5 milioni di euro: se non arriveranno fondi integrativi, il bonus sarà ridotto in proporzione. Vediamo in dettaglio cos’è e come funziona il bonus acqua 2021, chi può richiederlo e come.
Indice
Bonus acqua 2021: cos’è?
Il bonus acqua 2021 è stato introdotto dalla legge di Bilancio [1] per favorire l’uso di acqua potabile naturale, proveniente dagli acquedotti, e ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per chi acquista ed installa, nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica.
Bonus acqua 2021: a chi spetta?
L’agevolazione del bonus acqua 2021 spetta sia alle persone fisiche sia agli esercenti attività d’impresa, artigianali o professionali, a condizione che gli impianti siano installati all’interno di immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo: proprietà, contratto di affitto o comodato d’uso. In caso di comproprietà, il credito d’imposta spettante viene ripartito tra gli aventi diritto in proporzione alle spese sostenute da ciascuno.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito [2] che imprenditori e professionisti devono fare riferimento al criterio di cassa – dunque, alla data in cui le spese sono state sostenute – se operano in regime di contabilità semplificata.
Bonus acqua 2021: a quanto ammonta?
Il credito d’imposta spettante a ciascun beneficiario del bonus acqua 2021 è pari al 50% delle spese sostenute e riconosciute, con il limite massimo di:
- 1.000 euro per le persone fisiche non esercenti attività imprenditoriali e per ciascuna unità immobiliare posseduta;
- 5.000 euro per i titolari di partite Iva e ciascun immobile destinato ad attività imprenditoriale, commerciale o professionale.
Il bonus acqua 2021 è stato finanziato con 5 milioni di euro per il 2021 e altrettanti per il 2022. Perciò, se l’ammontare dei crediti d’imposta richiesti da tutti i contribuenti supererà tale dotazione, la percentuale di detrazione ammessa per ciascun richiedente sarà proporzionalmente ridotta. L’Agenzia delle Entrate comunicherà, entro il 31 marzo 2022, questo eventuale abbattimento.
Bonus acqua 2021: come chiederlo?
La richiesta del bonus acqua 2021 deve essere presentata in via telematica, nell’area riservata del sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o avvalendosi di un intermediario qualificato (commercialista, Caf).
Nella domanda, occorre indicare i dati di dettaglio relativi alle spese sostenute e alle modalità di pagamento. In particolare, bisogna riportare:
- gli estremi della fattura o del documento commerciale con il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa e richiede il credito d’imposta;
- i dati catastali dell’immobile dove è stato installato l’impianto di potabilizzazione dell’acqua.
Tutti i pagamenti, per essere ammessi all’agevolazione, devono essere effettuati in modalità tracciabile (bonifico bancario, carte di credito o di debito o prepagate, assegni bancari o circolari) e non in contanti.
Il bonus acqua 2021 è concesso in forma di credito d’imposta e potrà essere utilizzato in compensazione, tramite modello F24, oppure portando l’importo in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
note
[1] Art. 1, co. 1087-1089, L. n. 178/2020.
[2] Agenzia Entrate, provv. n. 153000 del 16.06.2021.