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Come si calcola il reddito netto dalla Certificazione Unica?

1 Ottobre 2021 | Autore:
Come si calcola il reddito netto dalla Certificazione Unica?

Compenso del lavoratore dipendente al netto dell’Irpef e delle addizionali: quali voci considerare per ricavare l’ammontare.

La Certificazione unica, o Cu, è il documento che ha sostituito il vecchio Cud: si tratta del documento con cui il sostituto d’imposta, come il datore di lavoro, certifica al proprio sostituito, come il dipendente, i redditi corrisposti da lavoro e le ritenute operate in un determinato anno. La Cu è parte della dichiarazione del sostituto d’imposta, composta, appunto, dal modello Cu e dal modello 770. Ma come si calcola il reddito netto dalla Certificazione Unica?

I dati contenuti nella certificazione, per la precisione, riguardano i redditi corrisposti nell’anno, le relative ritenute operate, le detrazioni effettuate, i dati previdenziali ed assistenziali relativi ai contributi versati o dovuti, nonché l’importo dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore versati o dovuti all’ente previdenziale (di regola, all’Inps).

Per capire come ricavare il reddito netto dalla Certificazione unica 2021 (anno 2020), partiamo dall’analisi di alcuni casi pratici piuttosto semplici, relativi a lavoratori dipendenti ai quali è stato corrisposto, dal datore di lavoro, il solo stipendio dovuto, senza premi o rimborsi. Sullo stipendio, sono state applicate le ritenute relative all’Irpef, all’addizionale regionale e comunale. Inoltre, in relazione al 2020, è importante sottolineare che ai lavoratori è stato riconosciuto, per i primi 6 mesi dell’anno, il cosiddetto Bonus Renzi e, per l’ulteriore semestre, il trattamento integrativo della retribuzione, quest’ultimo in misura totale pari a 600 euro (del particolare regime vigente nel 2020 abbiamo parlato in: Bonus Irpef, a chi spetta?).

Ricordiamo inoltre che, per il 2021, ai titolari di reddito di lavoro dipendente e assimilati, il cui importo complessivo non è superiore a 28mila euro annui e aventi un’imposta lorda superiore alle detrazioni da lavoro loro spettanti, è riconosciuto un trattamento integrativo pari a 1.200 euro annui a decorrere dall’anno 2021. Qualora il reddito sia superiore a 28.000 euro ma inferiore a 40.000 euro, spetta invece l’ulteriore detrazione (riconosciuta anche nel 2020, ma relativamente al solo secondo semestre dell’anno) [1].

Nelle ipotesi prese in esame, ai lavoratori è inoltre riconosciuta l’ordinaria detrazione per redditi di lavoro dipendente.

Quali redditi sono indicati nella Certificazione unica?

Nella Certificazione unica non sono indicati i soli redditi di lavoro dipendente, ma anche:

  • i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • i redditi di lavoro autonomo;
  • le provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento di affari;
  • i corrispettivi dovuti dal condominio all’appaltatore per prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi;
  • i corrispettivi dovuti ai raccoglitori occasionali;
  • i redditi corrisposti dalle Amministrazioni dello Stato;
  • le somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi;
  • le somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio;
  • altre indennità e interessi;
  • i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi

Quale reddito deve essere considerato nella Certificazione unica?

Nella Certificazione unica si trovano numerose voci che indicano il reddito percepito, ma qual è quella da considerare per calcolare il reddito netto?

Non esiste una voce corrispondente al reddito al netto della tassazione, o meglio dell’Irpef e delle addizionali: il lavoratore dipendente, relativo al caso preso in esame, deve innanzitutto considerare il punto 1 della sezione “Dati fiscali” della Cu se è assunto a tempo indeterminato, il punto 2 se assunto a termine.

Queste voci sono già al netto dei contributi previdenziali e degli oneri deducibili (il reddito lordo, o più precisamente il reddito imponibile previdenziale, si trova nella sezione della Cu “dati previdenziali”).

Quali informazioni si trovano nella sezione Dati fiscali della Certificazione unica?

Nella sezione “Dati fiscali” della Cu vanno certificati:

  • le somme e i valori assoggettati a tassazione ordinaria;
  • i compensi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta;
  • i compensi assoggettati ad imposta sostitutiva;
  • i compensi assoggettati a tassazione separata (come gli arretrati di anni precedenti);
  • gli oneri di cui si è tenuto conto;
  • gli altri dati necessari ai fini dell’eventuale presentazione della dichiarazione dei redditi (ad esempio i giorni per i quali valgono le detrazioni di lavoro dipendente).

Nel punto 21 della Cu è indicata l’Irpef trattenuta, mentre gli importi trattenuti a titolo di addizionale regionale e comunale si trovano nei punti da 22 a 29 (per semplicità, non prendiamo in considerazione le ipotesi di ritenute sospese e assistenza fiscale, nonché ulteriori casistiche particolari).

Come si calcola l’Irpef trattenuta nella Certificazione unica?

L’Irpef trattenuta si calcola sottraendo all’imposta lorda, punto 361 della Cu 2021, le detrazioni eventualmente spettanti, punti da 362 a 369 (l’ulteriore detrazione è indicata al punto 368).

Il totale delle detrazioni è indicato al punto 374 e l’imposta netta è calcolata al punto 375.

Al contribuente possono spettare, inoltre, detrazioni e crediti per canoni di locazione, ulteriori crediti d’imposta, il credito bonus Irpef (sino a giugno 2020) e il nuovo trattamento integrativo.

Come si calcola il reddito netto nella Certificazione unica?

Per calcolare, infine, il reddito netto nella Cu, bisogna sottrarre l’Irpef e le addizionali trattenute dal reddito fiscalmente imponibile, indicato al punto 1 o 2 della sezione “dati fiscali”.

Il lavoratore ha prodotto un reddito imponibile, indicato al punto 1 della sezione “dati fiscali”, di 21mila euro. Poiché ha prodotto nell’anno altri redditi non conguagliabili dal datore di lavoro, ha chiesto di non fruire del bonus Irpef o del trattamento integrativo. Il totale Irpef e addizionali trattenute, indicate nei punti da 21 a 29, è pari a 3.500 euro. Il risultato è 17.500 euro di reddito annuo netto nella Certificazione unica. Il reddito netto effettivo, però, si potrà conoscere solo all’atto della presentazione della dichiarazione dei redditi, non essendo stato conguagliato dal datore di lavoro.

Naturalmente, gli esempi indicati sono relativi alle casistiche più semplici: la compilazione della Certificazione unica, nel concreto, può risultare notevolmente complessa, considerate le innumerevoli tipologie di redditi, indennità e crediti che possono essere erogati, di ritenute che possono essere applicate, nonché gli ulteriori dati dei quali può essere richiesta l’indicazione.


note

[1] DL 3/2020; L. 178/2020.

Autore immagine: pixabay.com


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