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Cosa succede se non oblitero il biglietto del treno?

1 Ottobre 2021 | Autore:
Cosa succede se non oblitero il biglietto del treno?

Quali sono le sanzioni previste per chi non convalida il proprio documento di viaggio? Quando è possibile non pagare la multa?

C’è chi lo fa apposta e chi, a causa di una gestione un tanto sui generis di alcune stazioni, lo fa perché non ha scelta: salire sul treno con il biglietto senza convalida capita più spesso di quanto si pensi e comporta una sanzione non da poco. Forse, è capitato anche a te e ti sei chiesto: cosa succede se non oblitero il biglietto? La risposta dipende proprio da quello che abbiamo appena detto, cioè dal motivo per cui non l’hai obliterato: l’hai fatto apposta o non ci sei riuscito? Sei arrivato in ritardo in stazione e, pur di non perdere il treno, non sei passato dall’obliteratrice oppure la macchinetta non funzionava? Ed in quest’ultimo caso hai cercato subito il capotreno o hai sperato che Dio te la mandasse buona che non passasse a controllare, così potevi riutilizzare il ticket di viaggio acquistato?

Le regole di Trenitalia sono tassative. E impediscono, o rendono praticamente impossibile, di utilizzare un biglietto non obliterato per una seconda corsa. Il perché lo vedremo tra poco. Ecco cosa prevede l’azienda del trasporto ferroviario e cosa succede se non si oblitera il biglietto del treno.

Obliterazione biglietto del treno: cosa si intende?

Ogni passeggero è tenuto, prima di salire sul treno, ad acquistare il biglietto valido per il tipo di convoglio, la classe ed il servizio con cui intende viaggiare, pena una sanzione. Ci sono dei biglietti che, al momento dell’acquisto, riportano già la data e l’ora del viaggio e la prenotazione del posto. Tutti gli altri, compresi quelli comprati in una biglietteria automatica (uno dei distributori che si trovano nelle stazioni) devono essere obliterati prima della partenza.

In pratica, il biglietto va inserito in una delle apposite macchinette obliteratrici che si trovano in stazione. All’interno della macchina, vengono stampati il giorno e la data corrente. In questo modo, il biglietto non potrà essere utilizzato il giorno dopo o, addirittura, trascorso un certo tempo dal momento in cui è stato timbrato.

Come funziona la convalida del biglietto del treno?

La convalida (cioè l’obliterazione) e la validità del biglietto cambiano a seconda del documento di viaggio acquistato.

Biglietto di corsa semplice

Chi deve realizzare una sola corsa in treno può utilizzare il biglietto nella classe indicata entro le ore 23.59 dello stesso giorno indicato sul biglietto.

Il documento di viaggio va obliterato prima della partenza del treno nella stazione del luogo in cui inizia la corsa, utilizzando – come spiegato sopra – le apposite macchine validatrici.

Nel caso in cui tutte le macchinette obliteratrici della stazione non dovessero funzionare, il passeggero si deve rivolgere al personale di bordo (cioè al capotreno, più impropriamente chiamato controllore) nel momento in cui sale a bordo del treno: sarà lui a validare immediatamente il biglietto.

Il passaggio appena citato è molto importante perché il passeggero sarebbe tenuto a pagare una sanzione se, ad esempio, non riesce ad obliterare il biglietto nella stazione di partenza a causa di un guasto alle validatrici ed attende che sia il capotreno a passare per il controllo dei ticket.

Dal momento in cui vengono obliterati, i biglietti hanno di norma una validità di 4 ore. Questo tempo decorre dal momento della partenza del convoglio per i biglietti acquistati online. Va da sé che se il viaggio dura di più e non ci sono delle fermate intermedie, il passeggero non è tenuto a pagare una sanzione o a scendere dal treno, ma può completare il percorso. Se, invece, è previsto un cambio di treno, il passeggero può continuare il viaggio senza obliterare di nuovo il biglietto purché salga sul primo convoglio disponibile. Non è possibile, dunque, fermarsi nella città intermedia, farsi un giro, mangiare qualcosa e poi prendere il terzo o il quarto treno successivo a quello su cui sarebbe dovuto salire.

Abbonamento

A differenza dei singoli biglietti, l’abbonamento può essere usato per più viaggi entro un determinato periodo di tempo (una settimana, un mese, un trimestre, un anno). Se riporta l’origine e la destinazione ed il periodo di utilizzo, non c’è l’obbligo di procedere all’obliterazione. Se, invece, si tratta di un abbonamento cartaceo da compilare, dovranno essere segnalate con penna ad inchiostro indelebile prima di effettuare il primo viaggio nome e cognome del titolare e la data del primo viaggio, dopodiché l’abbonamento andrà obliterato.

Mancata obliterazione del biglietto: cosa si rischia?

Torniamo alla domanda di fondo: cosa si rischia se non si rispettano le procedure sopra indicate, cioè che succede se non si oblitera il biglietto del treno?

Secondo il regolamento di Trenitalia, la mancata o errata convalida del biglietto comporta il pagamento di una sanzione di 200 euro, che si riduce a 100 euro se il pagamento viene effettuato entro il 15° giorno dalla data di notifica. Ma la sanzione scende ulteriormente a 50 euro se il passeggero procede al pagamento immediato al personale di bordo.

Mancata obliterazione: quando non si paga la sanzione?

Come detto all’inizio, a chi si chiede cosa succede se non si oblitera il biglietto del treno si può rispondere che dipende dal perché il documento di viaggio non è stato convalidato.

Abbiamo appena visto che è prevista una sanzione per chi sale sul convoglio senza passare dalla validatrice. Ma ci sono dei casi in cui il passeggero può concludere il suo percorso con un biglietto non obliterato e senza dover pagare alcuna sanzione.

Questo accade quando nella stazione di partenza tutte le obliteratrici sono guaste, cioè non è materialmente possibile convalidare il biglietto. E, contemporaneamente, quando non è stato possibile contattare il personale di bordo al momento di salire sul treno, ad esempio perché troppo affollato. In quel caso, se il capotreno passa mezz’ora o un’ora dopo la partenza e trova un biglietto non obliterato, non sarà legittimato a chiedere al passeggero di pagare la sanzione o di scendere alla prossima fermata utile. Purché, però, il viaggiatore annulli il proprio biglietto con una penna.

Così era stato ribadito da una sentenza del giudice di Pace di Crotone [1] nel caso di un passeggero che aveva contestato un verbale di sanzione per non avere convalidato il documento prima della partenza del suo treno. Alla base di questa decisione, la mancanza di un comportamento doloso da parte del passeggero, poiché il fatto, cioè la mancata obliterazione, non dipendeva dalla sua volontà.


note

[1] GdP Crotone sent. n. 91/2017.

Autore immagine: canva.com/


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