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Disdetta contratto telefonico intestato a defunto

4 Ottobre 2021 | Autore:
Disdetta contratto telefonico intestato a defunto

Come ed entro quando inviare la comunicazione del recesso dopo la morte del titolare dell’utenza. La restituzione del modem è obbligatoria?

Tra le pratiche burocratiche da sbrigare in un momento delicato come quello che segue il decesso di un parente, c’è anche la disdetta delle utenze. È vero che se nell’abitazione del defunto non abita più nessuno, i consumi saranno pari a zero. Ma ciò non vuol dire che le bollette non arriveranno più: ci sono da pagare, infatti, tutti i costi fissi, che si tratti di tasse o di tariffe fisse indipendenti dai consumi. Come fare la disdetta del contratto telefonico intestato a un defunto? Entro quando va fatto il recesso? E che succede con le attrezzature concesse in comodato (modem o router per chi ha la linea Internet compresa nell’offerta)?

Le condizioni per dare la disdetta non cambiano praticamente per nulla tra una compagnia e l’altra. La procedura è più o meno la stessa: modulo da compilare e da inviare con un certo preavviso, pagamento di eventuali arretrati, restituzione dei dispositivi di cui non si è proprietari. Vediamo nel dettaglio come funziona la disdetta del contratto telefonico intestato al defunto.

Disdetta contratto telefonico: come si fa?

La disdetta del contratto telefonico intestato al defunto deve essere fatta quanto prima per evitare di accumulare degli arretrati (tasse e spese fisse) che dovranno, comunque, essere corrisposte alla compagnia. A meno che si voglia intestare l’utenza a uno degli eredi: in quel caso, se ne dovrà dare comunque comunicazione all’operatore.

La procedura spetta agli eredi. Uno di loro, con il consenso di tutti gli altri, dovrà innanzitutto compilare il modulo per la disdetta che si trova sul sito della società telefonica o in uno dei suoi negozi aperti al pubblico. Su Internet lo troverai alla voce modulo di recesso o di disdetta, a seconda dell’operatore. Dovrà sicuramente riportare i dati dell’intestatario ed il numero della linea fissa o mobile da disattivare.

Una volta compilato, dovrai spedirlo per raccomandata a/r alla compagnia telefonica allegando:

  • copia del documento di identità dell’intestatario della linea;
  • copia del certificato di morte dell’intestatario;
  • copia del documento di identità e del codice fiscale dell’erede che procede per conto del defunto alla cessazione della linea.

È anche possibile inviare un’autocertificazione su cui si attesta il decesso dell’intestatario, nel caso in cui non fosse disponibile il certificato di morte. Gli altri documenti devono, comunque, essere inviati.

Disdetta contratto telefonico: i dispositivi da restituire

È molto comune che chi vuole dare la disdetta del contratto telefonico intestato al defunto debba anche restituire all’operatore telefonico il dispositivo o i dispositivi che ha ricevuto in comodato. Si tratta, ad esempio, del modem o dell’apparecchio telefonico collegato alla linea fissa (nel caso in cui abbia preferito farseli «prestare» anziché acquistarli).

A tal proposito, è il caso di ricordare che, secondo una direttiva dell’Unione europea datata 2016, le compagnie telefoniche non possono imporre ai clienti i propri modem come condizione per sottoscrivere con loro un contratto di fornitura di linea Internet. «Gli utenti finali – si legge nella direttiva Ue – hanno quindi il diritto di utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a internet».

Questo principio è stato confermato in Italia dall’Autorità garante per le Comunicazioni, l’AgCom, secondo cui «gli operatori telefonici non possono né rifiutare di collegare apparecchiature terminali alla rete se l’apparecchiatura scelta dall’utente soddisfa i requisiti di base previsti dalla normativa europea e nazionale, né imporre all’utente finale oneri aggiuntivi o ritardi ingiustificati, ovvero inibire l’utilizzo o discriminare la qualità dei singoli servizi inclusi nell’offerta, in caso di collegamento a un modem di propria scelta».

Nel caso in cui il contratto telefonico del defunto prevedesse la cessione in comodato del modem, gli eredi hanno due possibilità:

  • restituire il modem secondo modalità e tempi imposti dall’operatore telefonico;
  • tenere con sé il modem e pagare la penale.

Per quanto riguarda i tempi entro i quali deve essere restituito il dispositivo, le indicazioni delle compagnie sono:

  • entro 30 giorni dalla data di disdetta del contratto per Tim;
  • entro 45 giorni per Fastweb;
  • entro 30 giorni per Vodafone;
  • entro 30 giorni per WindTre.

Per ulteriori dettagli leggi anche Restituzione modem obbligatoria.

Disdetta contratto telefonico: quanto costa?

Anche per quanto riguarda i costi, la disdetta del contratto telefonico del defunto cambia a seconda dell’operatore. Il contratto può prevedere una penale per il recesso anticipato, nel caso in cui contenga una clausola che impone la permanenza attiva per un determinato periodo di tempo.

Quello che l’utente può fare, trattandosi di una disdetta per il decesso dell’intestatario, è appellarsi alla causa di forza maggiore. Ma non è detto che l’erede debba sobbarcarsi la penale. Quello che sicuramente dovrà pagare sono gli eventuali arretrati, non solo di consumi effettuati fino alla data del decesso ma anche tasse e tariffe fisse dei bimestri trascorsi fino alla data del recesso.



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