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Come ottenere la liberazione anticipata

4 Ottobre 2021 | Autore:
Come ottenere la liberazione anticipata

La buona condotta dimostrata dal condannato durante l’esecuzione delle pena gli consente di beneficiare di uno sconto.

La legge sull’ordinamento penitenziario prevede un particolare istituto (la liberazione anticipata), mediante il quale al condannato a una pena detentiva che dimostra di partecipare all’opera di rieducazione, è concessa una detrazione di quarantacinque giorni per ogni semestre di pena scontata [1], considerando anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare, di detenzione domiciliare o di affidamento in prova al servizio sociale. In pratica, tale soggetto beneficia di uno sconto di pena purché dia prova di buona condotta. Con la liberazione anticipata, quindi, il termine finale di detenzione viene anticipato.

Come si può ottenere la liberazione anticipata? Il presupposto necessario è dato dal riconoscimento della buona condotta del condannato ovvero della sua concreta partecipazione all’opera di rieducazione.

La liberazione anticipata ha come funzione principale di gratificare il positivo comportamento dell’interessato, al fine di realizzare un più efficace reinserimento nella società attraverso la riduzione della pena detentiva in corso di esecuzione e l’anticipazione del ripristino dello stato di libertà per il condannato. Nello stesso tempo, l’istituto risponde all’esigenza di ridurre il sovraffollamento delle carceri, accorciando i tempi della permanenza nell’istituto penitenziario.

In dottrina, non tutti sono d’accordo all’inserimento della liberazione anticipata tra le misure alternative alla detenzione, sebbene sia stata collocata sistematicamente nel Capo VI della legge sull’ordinamento penitenziario. Questo perché l’istituto si configura come uno sconto di pena che non permette, però, al condannato di evitare il carcere.

Chi può beneficiare della liberazione anticipata?

Possono beneficiare della liberazione anticipata tutti condannati ad una pena definitiva, ivi compresa alla pena dell’ergastolo [2], per qualsiasi reato e senza alcuna esclusione.

La misura può essere richiesta dal condannato che sta espiando la pena in carcere oppure che si trova in stato di detenzione domiciliare o di affidamento al servizio sociale o in comunità.

Come viene valutato il semestre?

A seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 663/1986 il semestre per la concessione della libertà anticipata viene valutato applicando il cosiddetto principio atomistico. Precedentemente, si adoperava il principio della globalità, valutando il comportamento del detenuto in maniera globale nel corso della detenzione.

Attualmente, quindi, la detrazione deve essere riferita ad ogni singolo semestre di pena scontata. Ne consegue che se nel primo semestre il condannato si è comportato bene e nel secondo ha violato qualche prescrizione, la valutazione per la concessione della libertà anticipata in relazione al primo semestre è autonoma rispetto a quella del secondo.

Sul punto, è intervenuta di recente la Corte di Cassazione la quale ha chiarito che ai fini della concessione della libertà anticipata non acquistano rilievo gli episodi criminosi antecedenti al semestre per il quale si richiede la misura [4].

Come si ottiene la liberazione anticipata?

Per ottenere la liberazione anticipata il condannato o il suo difensore deve presentare una specifica istanza scritta al magistrato di sorveglianza che ha giurisdizione sull’istituto penitenziario nel quale l’interessato è detenuto.

Se il condannato è libero, l’istanza va presentata al magistrato di sorveglianza competente in base al luogo ove ha la residenza.

Sulla richiesta di concessione della liberazione anticipata, il giudice decide con ordinanza, pronunciata in camera di consiglio senza la presenza delle parti.

Nella domanda vanno indicati:

  • le generalità e i recapiti di chi chiede la liberazione anticipata;
  • se si sta espiando la pena in regime carcerario o in regime di misura alternativa alla detenzione, specificando di quale misura si tratta;
  • il numero, la data, il tipo di sentenza in esecuzione e l’autorità giudiziaria che l’ha emessa;
  • i semestri per i quali si richiede il beneficio, con le date di inizio e fine di ciascun semestre;
  • il luogo dove si è scontata la pena (carcere o luogo di effettuazione della misura alternativa).

Il magistrato di sorveglianza concede il beneficio della liberazione anticipata qualora siano sussistenti i presupposti, documentati nella relazione comportamentale redatta dalla direzione del carcere, dall’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna) o dall’autorità preposta alla vigilanza (carabinieri, polizia, ecc.). In sostanza, i parametri che vengono valutati ai fini della concessione della misura sono: la diligenza e la puntualità del condannato nell’osservanza delle prescrizioni, la partecipazione all’opera di rieducazione, l’assiduità nello svolgimento di un’eventuale attività lavorativa o di studio, il mantenimento di corretti e costruttivi rapporti con gli operatori, i compagni e la famiglia.

Il beneficio viene negato in caso di comportamento scorretto in carcere o di mancato rispetto delle prescrizioni previste per le misure alternative.

Avverso l’ordinanza, il difensore, l’interessato e il pubblico ministero possono, entro dieci giorni dalla comunicazione o notificazione, proporre reclamo al tribunale di sorveglianza competente per territorio [3].

Quando si ha la revoca della liberazione anticipata?

La liberazione anticipata viene revocata in caso di condanna per un delitto doloso commesso nel corso dell’esecuzione successivamente alla concessione della misura alternativa alla detenzione [5].

La revoca, però, non opera in maniera automatica bensì occorre che il tribunale di sorveglianza valuti gli atteggiamenti generali del condannato e l’evoluzione della sua personalità in funzione degli atti di devianza posti in essere e penalmente sanzionati. In parole più semplici, il tribunale di sorveglianza deve accertare se il reato commesso sia incompatibile o meno con il beneficio concesso [6].

Liberazione anticipata speciale: in cosa consiste?

Nel 2003, il nostro legislatore ha introdotto l’istituto della liberazione anticipata speciale che, in particolari condizioni, consente al condannato di beneficiare di una detrazione di 75 giorni, anziché 45 giorni, per ogni singolo semestre di pena già scontata in carcere [7].

La liberazione anticipata speciale si applica, però, solo ai semestri di detenzione scontati tra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2015, con esclusione dei semestri trascorsi in regime di detenzione domiciliare.

In ogni caso, non si applica per i delitti con finalità terroristica o di eversione dell’ordinamento costituzionale oltre che per i reati di:

  • omicidio;
  • rapina;
  • estorsione;
  • violenza sessuale.

La liberazione anticipata speciale è stata prevista come misura eccezionale con lo scopo di ridurre il sovraffollamento delle carceri.


note

[1] Art. 54 L. n. 345/1975.

[2] Per l’ergastolano i giorni della liberazione anticipata vengono considerati come già espiati, quindi, può ottenere prima del tempo, i permessi premio, la semilibertà o la liberazione condizionale. In ogni caso deve avere già scontato almeno 26 anni di carcere.

[3] Art. 678 cod. proc. pen.

[4] Cass. Pen., sent. n. 43524 del 24.10.2019.

[5] Art. 54 co. 3 L. n. 345/1975.

[6] Cost. Cost., sent. n. 186 del 23.05.1995.

[7] D.L. n. 146/2013.

 


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