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Maltempo e auto danneggiata: come farsi risarcire

5 Ottobre 2021 | Autore:
Maltempo e auto danneggiata: come farsi risarcire

Quando è possibile chiamare in causa il Comune per i danni riportati da eventi atmosferici? E quando si rende necessaria l’assicurazione?

Visto il brusco cambiamento del clima, prima o poi potrebbe capitare che la tua macchina riporti qualche danno a causa di una violenta grandinata, di un’alluvione, di un albero sradicato dal forte vento. In questi casi, di fronte al binomio maltempo e auto danneggiata, come farsi risarcire?

È importante ricordare che ci sono due tipi di situazioni in cui un veicolo può riportare dei danni causati dal maltempo. La prima è quella che viene istintivamente in testa: stai circolando a bordo della tua auto e, all’improvviso, arriva una di quelle grandinate che anziché mandare giù dei chicchi di ghiaccio butta delle palle da golf. Risultato: carrozzeria come un formaggio gruviera e qualche vetro segnato o rotto. E come non pensare a quei fiumi di acqua che, durante un’alluvione, trascinano con sé tutto quello che trovano, comprese le auto che spesso si vedono galleggiare in mezzo a quel misto di acqua e fango. O, ancora, quante volte avrai visto al telegiornale le immagini delle piante buttate giù da forti temporali, piante che, ovviamente, non risparmiano le macchine parcheggiate lungo i viali. In questi casi, come farsi risarcire per l’auto danneggiata dal maltempo?

L’altro tipo di situazione a cui si pensa meno è il danno che la macchina può riportare dopo che l’ondata di maltempo è passata già da un po’ ma ha lasciato il suo segno. Si pensi alle buche stradali provocate dalle forti piogge, a quelle piante colpite dal temporale ma rimaste solo spezzate, non del tutto abbattute. O meglio, non ancora, perché rimaste pericolanti. Lo stesso vale nel caso in cui qualche fulmine abbia colpito un edificio e ci sia un pezzo di cornicione che, in qualsiasi momento, potrebbe venire giù. Se ciò dovesse succedere e un’auto rimane danneggiata, come farsi risarcire, soprattutto se non si ha una polizza assicurativa specifica che copre questo tipo di eventi? Vediamo.

Maltempo: cosa copre l’assicurazione?

L’assicurazione contro i danni alle auto provocati dal maltempo è la cosiddetta polizza eventi atmosferici. Si tratta di una garanzia accessoria, cioè di una polizza facoltativa, che può essere abbinata all’assicurazione obbligatoria sulla responsabilità civile, cioè la Rc Auto.

Le coperture offerte normalmente dalle compagnie sono quelle sui danni causati da:

  • grandine;
  • trombe d’aria;
  • tempeste;
  • uragani;
  • frane o smottamenti di terreno;
  • inondazioni;
  • valanghe o slavine;
  • alluvioni.

È importante, comunque, controllare bene cosa offre la singola compagnia, poiché nella polizza potrebbe mancare qualcuna di queste coperture. Restano fuori i danni provocati da terremoti o da eruzioni vulcaniche, sui quali si dovrebbe fare un altro tipo di assicurazione (ad esempio, la kasko).

Ottenere il rimborso del danno, però, non è così scontato. L’evento che ha provocato il danno deve essere dichiarato eccezionale da un centro meteorologico riconosciuto e deve anche essere stato riscontrato da più automobilisti.

Accertati questi due aspetti, occorrerà presentare la richiesta di rimborso alla propria compagnia insieme ad una copia della denuncia dei danni effettuata presso le forze dell’ordine. Un perito della compagnia effettuerà il dovuto controllo per la stima dei danni e del conseguente costo della riparazione. Se l’auto è rimasta completamente distrutta, l’assicurazione rimborserà il valore di mercato del veicolo al momento in cui si è verificato l’evento.

Il costo della polizza dipende, soprattutto, da due fattori: il valore dell’auto (sistemare il danno riportato da una Ferrari non sarà come sistemare quello di una 500) e la zona di residenza: ci sono dei luoghi, infatti, più soggetti ad eventi atmosferici violenti rispetto ad altri.

Maltempo: quando c’è un risarcimento senza polizza?

Chi non ha preso in considerazione la polizza eventi atmosferici ma un giorno si trova l’auto danneggiata dal maltempo, come si fa risarcire? Ha diritto a qualcosa? E, eventualmente, da chi?

Dipende dalla causa che ha provocato il danno. Se la macchina riporta un danno per un caso fortuito ed eccezionale, allora o il proprietario aveva una polizza oppure non vedrà un centesimo. Può essere il caso di chi ha l’auto parcheggiata vicino a un parco che viene distrutta da un albero fino a quel momento robusto e in salute ma spezzato e abbattuto da un fulmine.

Se, invece, il danno è causato dalla mancata manutenzione dei luoghi o delle cose, allora il discorso cambia e subentra il Codice civile, che recita: «Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito» [1]. Significa che il cittadino ha diritto al risarcimento se, ad esempio, quella pianta che è caduta addosso alla sua auto provocando un danno era rimasta pericolante dopo l’ultimo temporale ed il Comune non ha provveduto alla sua messa in sicurezza.

Se, però, la Pubblica Amministrazione riesce a dimostrare che il danno è stato causato da un fatto non prevedibile e inevitabile (il caso di una calamità naturale) o di straordinaria gravità, il risarcimento al cittadino è possibile solo se si riesce a dimostrare la mancata manutenzione alla base dell’evento. Si pensi all’alluvione e al danno provocato dall’incuria degli argini di un fiume o alla voragine che si apre in una strada durante un violento temporale a causa della scarsa tenuta del terreno per una rete fognaria trascurata.

Sarà il Comune a dover provare di avere adottato tutti i provvedimenti necessari per evitare danni ai cittadini. La Cassazione, infatti, ha attribuito l’onere della prova all’ente locale sulla non prevedibilità di un evento atmosferico e sul fatto che, anche con la migliore più puntuale e precisa manutenzione, il danno sarebbe stato comunque provocato dall’eccezionalità dei fatti.

In vista del risarcimento, è opportuno fare dei video o scattare delle fotografie sul luogo in cui è avvenuto il danno a supporto delle proprie ragioni, oltre a raccogliere tutte le testimonianze possibili. Tutto questo materiale dovrà essere inviato alla Pubblica Amministrazione di riferimento che sia proprietaria del luogo insieme al modulo di richiesta di risarcimento scaricabile sul sito istituzionale dell’amministrazione locale.


note

[1] Art. 2051 cod. civ.

Autore immagine: canva.com/


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