Cosa fare quando ci si accorge di avere perso il portachiavi che dà accesso al condominio o all’immobile in affitto? Chi paga la serratura nuova?
Guardi in una tasca, guardi nell’altra, nell’altra ancora. Apri la valigetta, svuoti la borsa. Torni in macchina per vedere se ti sono scivolate dal giubbino sotto il sedile. Ricontrolli nelle tasche. Niente, non c’è verso. Non si trovano. Cominci a sudare freddo. La speranza è quella di averle dimenticate nella mensola dell’ingresso quando sei uscito di casa in fretta perché facevi tardi al lavoro. Ma, per poter controllare, prima di tutto devi aprire la porta. Capisci che l’incubo è appena iniziato. Ecco che è successo a te quello che pensavi non ti sarebbe mai capitato: lo smarrimento delle chiavi di casa. E adesso?
E adesso tutto dipende da dove e con chi abiti. Se la casa è tua e vivi da solo, conviene prendere il cellulare e cercare un fabbro. Se condividi l’appartamento con qualcuno, il telefonino ti servirà per dirgli di tornare appena può con la sua copia delle chiavi. Se sei in affitto, dovrai informare il proprietario, augurarti che abbia a portata di mano il suo mazzo di chiavi e che possa venire quanto prima ad aprirti la porta. Altrimenti, torna al punto 1 (il fabbro) che dovrà intervenire a tue spese. E se le tue chiavi non sono nella mensola e da nessun’altra parte dell’appartamento? Se davvero c’è stato lo smarrimento delle chiavi di casa e non una semplice dimenticanza? Dormiresti tranquillo sapendo che qualcuno potrebbe utilizzarle quando vuole per spazzarti via le tue cose mentre sei al lavoro?
Ecco cosa bisogna e cosa conviene fare quando ci si accorge di aver perso le chiavi di casa.
Indice
Smarrimento chiavi: cosa bisogna fare?
Come si diceva prima, in caso di smarrimento delle chiavi di casa potresti avere la fortuna di contare sulla copia di chi abita con te. Sarà questa la prima persona da chiamare. Alla peggio, dovrai attendere il suo arrivo fuori dalla porta o andare tu a recuperarle nel caso chi vive con te sia impossibilitato a raggiungerti, ad esempio per motivi di lavoro.
Il problema (il primo) si presenta se vivi da solo. Se non c’è nessuno che possa avere un mazzo con le chiavi di casa tua (un parente, un vicino, il padrone di casa se abiti in affitto), non ti resta che chiamare un fabbro. Per risolvere l’emergenza, non certo per chiudere il discorso.
Se abiti per conto tuo in un immobile isolato, il problema è e resta soltanto tuo: chiami un fabbro, ti fai aprire la porta e, per sicurezza, cambi le serrature. Se, però, vivi in condominio e nello stesso mazzo avevi la chiave del portone d’ingresso o quella che dà accesso ad altre parti comuni (ad esempio quella che consente di entrare nei box condominiali), la cosa cambia.
In questo caso, occorrerà avvisare l’amministratore del condominio e gli altri vicini. La scelta più opportuna, infatti, sarà quella di cambiare qualche serratura, al fine di evitare che chiunque sia entrato in possesso di quelle chiavi possa entrare e uscire a suo piacimento mettendo in pericolo beni altrui e persone che abitano nell’edificio. Inoltre, l’amministratore verificherà se c’è un’eventuale assicurazione che copra questo tipo di situazioni.
Perché, ovviamente, il punto è: avvisati tutti e cambiate le serrature, chi paga? Purtroppo per chi non è stato così sbadato di non perdere le chiavi di casa, paga tutto il condominio, a meno che il regolamento preveda diversamente. Questo perché lo smarrimento delle chiavi di casa di uno dei residenti non impedisce l’utilizzo delle parti comuni e la sostituzione delle serrature è un intervento eseguito per prudenza nell’interesse di tutti, non perché ci sia stata la lesione di un bene comune, cioè perché il vicino in questione abbia spaccato di proposito le serrature.
Smarrimento chiavi della casa in affitto: cosa fare?
Diverso ancora il discorso in caso di smarrimento delle chiavi di una casa in affitto. Partendo dal presupposto che l’inquilino deve utilizzare quanto gli è stato dato con la diligenza del buon padre di famiglia e che si rende responsabile di eventuali danni da lui procurati, significa che è sempre lui a dover rispondere delle conseguenze di un’intrusione agevolata da una sua negligenza. In altre parole: se perde le chiavi di casa e chi le trova entra nell’appartamento procurando dei danni, sarà l’inquilino a pagare. Sarebbe un’altra cosa se i ladri entrassero forzando una finestra chiusa o rompendo la serratura della porta. Fatti non imputabili al conduttore.
Stando così le cose, nel momento in cui si accorge di avere perso le chiavi di casa l’inquilino deve agire immediatamente per sostituire la serratura, presentando prima una denuncia di smarrimento alle forze dell’ordine. In questo modo ha anche la possibilità di essere avvisato qualora qualcuno si presentasse in commissariato o nella caserma dei Carabinieri per portare un mazzo di chiavi trovato per strada. Dopodiché, dovrà cambiare la serratura di casa a sue spese, a meno che il proprietario dell’abitazione voglia scegliere di far installare una porta blindata pagata da lui oppure si accolli la spesa perché vuole mettere una serratura diversa, più sofisticata e più sicura.
Nel caso in cui l’inquilino non cambiasse la serratura, come richiesto dal padrone di casa, potrebbe subire lo sfratto a causa del mancato rispetto degli obblighi di conservazione dell’immobile previsti dal Codice civile. A ciò si aggiunge anche l’azione di risarcimento del danno per la spesa sostenuta dal locatore per la modifica della serratura.