Acquisto casa comunale e reddito di cittadinanza


Chi compra un alloggio popolare rischia di perdere il diritto al reddito di cittadinanza perché non soddisfa i requisiti relativi al patrimonio immobiliare?
Chi percepisce il reddito di cittadinanza, o Rdc, deve soddisfare precisi requisiti personali, amministrativi, di reddito e patrimoniali. Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, in particolare, le condizioni previste per il diritto al sussidio sono molto severe. Ci si domanda, allora, se l’acquisto della casa comunale e il reddito di cittadinanza siano compatibili: in altri termini, chi acquista un alloggio popolare decade dal reddito di cittadinanza?
A tal proposito, bisogna osservare che i requisiti, riguardo alle soglie massime di valore degli immobili posseduti dai membri del nucleo familiare, sono piuttosto severi, ma non sono previsti limiti di valore riguardo all’abitazione principale.
Possono beneficiare del reddito di cittadinanza i nuclei familiari che possiedono immobili, oltre alla prima casa, per un valore totale non superiore a 30mila euro, anche all’estero. L’acquisto della casa popolare, essendo l’immobile di regola adibito ad abitazione principale, non dovrebbe pertanto creare problemi di compatibilità col sussidio.
Tuttavia, il valore dell’abitazione principale della famiglia incide sulla dichiarazione Isee che, a sua volta, incide sul diritto al Rdc: nel dettaglio, l’Isee del nucleo familiare, perché il nucleo possa beneficiare del sussidio, non può superare 9.360 euro. Ma procediamo con ordine, rinviando, per quanto riguarda i requisiti previsti per il diritto al Rdc, alla lettura della Guida al reddito di cittadinanza 2021.
Indice
Che cos’è la casa popolare?
Una casa popolare, o Erp (edilizia residenziale pubblica), è un alloggio di proprietà esclusiva del Comune o di un altro ente pubblico, che viene affittato o più precisamente assegnato a condizioni agevolate a persone singole o famiglie che si trovano in difficoltà economiche.
Quando si può acquistare la casa popolare?
L’acquisto della casa popolare è consentito soltanto a coloro che, risultando già assegnatari dell’alloggio popolare, possiedono specifici requisiti, previsti dalla legge nazionale relativa all’alienazione degli alloggi Erp [1].
Non tutte le case popolari possono essere acquistate [2]: la proposta di mettere in vendita una casa popolare viene avanzata alla Regione dagli enti proprietari o dal Comune. Successivamente, l’ente territoriale predispone il piano di alienazione per vendere gli alloggi, ma deve tenere conto del fatto che le case da cedere non possono superare il 75% del numero complessivo di case popolari, né risultare inferiori al 50%.
Chi può acquistare una casa popolare?
Le case popolari possono essere acquistate sia dagli assegnatari titolari dell’alloggio, sia dai familiari conviventi [3], anche in caso di decesso dell’assegnatario.
Il titolare della casa popolare è colui che, avendo i requisiti necessari per partecipare al bando di assegnazione, risulta, nell’apposita graduatoria, tra gli aventi diritto all’alloggio pubblico. Anche il familiare dell’assegnatario può partecipare al bando per l’acquisto della casa popolare, ma non a danno di quest’ultimo, il cui diritto di assegnazione viene prioritariamente tutelato e garantito [4].
In ogni caso l’acquirente, per poter riscattare l’appartamento, deve:
- vivere in una casa Erp, cioè dell’edilizia residenziale pubblica, da oltre 5 anni;
- non essere in mora con il pagamento dei canoni di affitto agevolato, nel momento in cui si presenta domanda di acquisto.
Alla legge nazionale relativa all’alienazione degli alloggi Erp possono affiancarsi ulteriori norme regionali. In particolare, le Regioni possono stabilire requisiti aggiuntivi da soddisfare, in capo all’acquirente della casa popolare. Questi ulteriori requisiti soggettivi, previsti dagli annunci pubblici licenziati da Regioni e Comuni, sono volti a verificare che il futuro acquirente soddisfi ancora le condizioni alla base dell’assegnazione dell’alloggio.
In molti casi, Comuni e Regioni fissano anche il reddito familiare complessivo oltre il quale non si può partecipare al bando.
Come acquistare una casa popolare?
Per l’acquisto della casa popolare, come previsto per l’assegnazione, è necessario partecipare a un bando di gara. È consigliabile, dunque, contattare la Regione di residenza e informarsi su eventuali piani di vendita previsti dall’ente, oppure recarsi in Comune e chiedere se ci sono bandi attivi.
Ma, una volta acquistata la casa popolare, il valore dell’immobile di proprietà può pregiudicare il diritto al sussidio?
Reddito di cittadinanza e possesso di beni immobili
Per capire se l’acquisto della casa comunale possa determinare la decadenza dal reddito di cittadinanza, bisogna prima fare il punto sulle conseguenze dell’acquisto di un immobile da parte di un membro del nucleo familiare beneficiario di Rdc. In altri termini, che cosa succede se un componente del nucleo familiare acquista un altro immobile, oltre alla casa di abitazione? L’acquisto può far perdere il diritto al sussidio?
La normativa sul reddito di cittadinanza [4] richiede, in relazione alla famiglia beneficiaria, un valore del patrimonio immobiliare complessivo (cioè posseduto da tutti i componenti del nucleo), diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30mila euro, con l’espressa inclusione degli immobili posseduti all’estero.
In parole semplici, tra tutti i membri della famiglia possono essere posseduti i seguenti immobili:
- l’abitazione principale del nucleo familiare e le relative pertinenze, senza limite di valore (salvo quanto osserveremo a breve in merito al valore dell’Isee);
- ulteriori immobili (case, terreni…) sino a un valore massimo di 30 mila euro: il valore non è riferito al singolo componente del nucleo familiare, ma ai beni immobili complessivamente posseduti da tutti i membri della famiglia.
In base a quanto osservato in merito all’acquisto della casa popolare, non vi è dubbio che l’immobile debba essere adibito ad abitazione: tra i requisiti necessari per ottenere la proprietà dell’alloggio, è previsto infatti che l’interessato abiti in una casa Erp da oltre 5 anni.
Non ci sono dunque limiti di valore, relativamente alla casa popolare adibita ad abitazione principale. Tuttavia, l’acquisto dell’alloggio comunale può comunque incidere sul diritto al reddito di cittadinanza: vediamo come.
La casa popolare incide sul reddito di cittadinanza?
Il valore dell’abitazione principale, come appena osservato, non incide sul diritto al reddito di cittadinanza. Tuttavia, il valore può incidere sull’importo dell’Isee, che a sua volta influisce sul diritto al sussidio: l’Isee del nucleo familiare, infatti, non può superare 9.360 euro.
Ai fini Isee, il valore di ogni immobile deve essere calcolato sulla base del valore ai fini Imu, al netto del mutuo residuo risultante al 31 dicembre del secondo anno precedente la presentazione della dichiarazione Isee.
Il valore dell’abitazione principale di proprietà al netto del mutuo non rileva, però, ai fini del patrimonio immobiliare, se risulta inferiore a 52.500 euro (la soglia è incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo). La parte che eventualmente eccede questo valore viene considerata in misura pari a 2/3.
Sommando il valore del patrimonio mobiliare e immobiliare di ciascun componente del nucleo familiare e sottraendo le franchigie previste si determina il valore dell’Isp, l’indicatore della situazione patrimoniale
L’indicatore della situazione patrimoniale Isp, ai fini del calcolo dell’Indicatore della situazione economica Ise (da non confondere con l’Isee), rileva nella misura del 20%.
Più precisamente, il valore dell’Ise si determina prima di calcolare il valore Isee, con la seguente formula:
- Ise= Isr + 20% Isp
In pratica, bisogna sommare l’indicatore della situazione reddituale al 20% dell’indicatore della situazione patrimoniale.
Il valore dell’Isee, indicatore della situazione economica equivalente, coincide col valore dell’Ise rapportato alla scala di equivalenza, che si basa sui componenti del nucleo familiare:
- Isee= Ise / Valore della scala di equivalenza (per approfondire, puoi leggere la Guida alla dichiarazione Isee).
In base a quanto esposto, qualora un componente della famiglia beneficiaria di Rdc acquisti una casa popolare, anche se da adibire ad abitazione principale, il nucleo potrebbe perdere il diritto al reddito di cittadinanza se l’immobile risulta di valore elevato.
note
[1] Legge 560/1993.
[2] Art. 1 co. 4 L. n. 560/1993.
[3] Art. 1 co. 6 L. n. 560/1993.
[4] Artt. 1-13 Dl 4/2019.
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