Riscatto polizza vita: come funziona?


Si può interrompere il versamento dei premi per incassare capitale ed interessi prima della scadenza del contratto? Qual è la procedura?
Chi ha un reddito che gli consente di accantonare ogni mese anche una modesta quantità di denaro può decidere di togliere questo gruzzolo dal conto corrente, dove tanto non frutta alcunché di veramente utile, e di investirlo in un prodotto che gli garantisca un guadagno a medio o lungo termine. Soprattutto se, pensando ad un futuro, si rende conto che le probabilità di prendere una pensione decente assomigliano a quelle che ha il Perugia di vincere il campionato di calcio di serie A (forza Perugia, comunque). Una delle formule più comuni è la polizza vita, ovvero il contratto assicurativo che prevede la liquidazione di una somma nel caso in cui chi la sottoscrive sia ancora vivo al momento della scadenza. Tuttavia, è possibile in caso di bisogno, e a seconda delle condizioni pattuite, interrompere del tutto o in parte ad un certo punto i versamenti e procedere al riscatto della polizza vita: come funziona?
L’elemento principale da valutare prima di prendere questa decisione è se c’è una possibile penale da pagare nel caso in cui venga prelevato il denaro versato prima della scadenza del contratto. In genere, è prevista una penalità ed il motivo è molto semplice: l’assicurazione ha previsto di investire i tuoi soldi per un certo tempo. Meno dura quell’investimento, meno possibilità di guadagno ha la compagnia. Che, ovviamente, non avrà alcuna intenzione di perderci per una scelta fatta da te nel tuo esclusivo interesse. Quindi, come funziona il riscatto polizza vita? Conviene farlo? E, eventualmente, da quando? Vediamo.
Indice
Polizza vita: che cosa prevede?
La polizza vita, ovvero il contratto assicurativo stipulato tra il contraente e la compagnia, prevede l’erogazione di una rendita o di un capitale a fronte del pagamento di un premio per un determinato periodo di tempo. La somma viene pagata al beneficiario o al momento della scadenza della polizza quando l’assicurato è ancora in vita oppure al momento del decesso dell’assicurato.
In pratica, la polizza vita coinvolge tre soggetti, oltre alla compagnia, ovvero:
- il contraente, cioè la persona che firma il contratto assicurativo e paga i premi alle scadenze previste;
- l’assicurato, vale a dire la persona da cui dipende l’evento che dà origine all’erogazione della somma (la sopravvivenza alla scadenza del contratto o la premorienza, vale a dire il decesso prima che il contratto scada);
- il beneficiario, ovvero la persona che riceverà la somma erogata in caso di morte dell’assicurato.
Ad esempio: Tizio firma una polizza vita che scadrà dopo 20 anni e prevede che, nel caso in cui lui muoia prima di quei 20 anni, i soldi della polizza vadano alla moglie Caia. In questo caso:
- il contraente è Tizio, perché è colui che ha firmato il contratto e paga il premio regolarmente;
- l’assicurato è sempre Tizio, poiché da lui dipende l’esito della polizza: sarà lui a riscuotere la somma alla scadenza se sarà ancora vivo;
- il beneficiario è Caia, dato che i soldi verranno versati a lei nel caso in cui Tizio venga a mancare prima della scadenza della polizza.
Prima di sottoscrivere il contratto, il cliente dovrà compilare un questionario su cui saranno riportate tutte le informazioni utili a calcolare il rischio: professione, abitudini, stato di salute, ecc. Eventuali variazioni sostanziali di questi dati (l’insorgere di una malattia, un cambio di lavoro, e via dicendo) devono essere tempestivamente comunicate.
Polizza vita: quali tipi ci sono?
Ci sono diverse tipologie di polizze vita. Si tratta di queste tre, spiegate in sintesi:
- la polizza caso vita: garantisce una rendita o un capitale pari ai premi versati più la rivalutazione e gli interessi nel caso in cui l’assicurato sia ancora in vita alla scadenza del contratto;
- la polizza caso morte: garantisce una rendita o un capitale al beneficiario della polizza al momento del decesso dell’assicurato;
- la polizza mista: garantisce una rendita o un capitale quando l’assicurato è in vita al momento della scadenza del contratto oppure al beneficiario in caso di decesso dell’assicurato. In pratica, si tratta di un mix tra le due soluzioni precedenti.
Polizza vita: si può riscattare il capitale prima della scadenza?
Nulla (o quasi) vieta di interrompere ad un certo punto il versamento dei premi che alimentano la polizza vita prima della scadenza del contratto facendosi liquidare il capitale e gli eventuali interessi. È quello che viene chiamato «riscatto della polizza vita», che può essere totale o parziale, a seconda che si voglia portare a casa tutto o una parte del capitale già versato e di quello che ha maturato nel tempo.
Innanzitutto, occorre verificare se la compagnia con cui è stata fatta la polizza accetta il riscatto parziale, poiché non tutte prevedono questa possibilità. Dopodiché, bisogna anche vedere da quale momento in poi il contratto consente il riscatto: in alcuni casi, ad esempio, i soldi non si possono toccare nei primi due o tre anni.
Polizza vita: come si fa il riscatto?
Chi vuole procedere al riscatto della polizza vita deve comunicarlo alla compagnia di assicurazioni e compilare l’apposito modulo di richiesta da consegnare allegando copia del documento di identità e originale del contratto. Nel caso in cui la compagnia non disponga del modulo, è possibile fare la richiesta inviando con i citati documenti una lettera via raccomandata a/r in cui si esprime la volontà di riscattare la polizza. Bisognerà scrivere le proprie generalità (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo), il codice fiscale ed esprimere la decisione di procedere al riscatto. Mai dimenticare gli estremi della polizza: data in cui è stata sottoscritta, numero e tipo di contratto ed altri eventuali dettagli. Infine, occorre precisare se si tratta di un riscatto parziale o totale ed indicare il codice Iban nel caso in cui si opti per il bonifico bancario per ricevere la somma, altrimenti va precisata la modalità d’incasso.
Di norma, la risposta dell’assicurazione arriva entro una decina di giorni.
Conviene sempre controllare sul contratto se la compagnia ha diritto (come accade di solito) a trattenere una percentuale sulla somma da erogare ed in quale misura. Inoltre, va sempre verificata la presenza di una penale in caso di riscatto. Di norma, è possibile fare questa scelta con la polizza caso vita e con quella mista, mentre per il caso morte l’importo viene erogato solo al momento del decesso dell’assicurato.