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Cos’è e come funziona la riabilitazione penale?

25 Ottobre 2021 | Autore:
Cos’è e come funziona la riabilitazione penale?

La riabilitazione pulisce la fedina penale? Cosa sono le pene accessorie e quali sono gli effetti penali della condanna?

Chi commette un reato rischia di finire in carcere e di vedersi macchiata la propria fedina penale. In pratica, una condanna per un crimine non solo può incidere sulla propria libertà personale, ma anche sulla possibilità di svolgere alcuni lavori in futuro. Ad esempio, è noto che per determinati concorsi pubblici occorra essere incensurati. In casi del genere, come rimediare alla propria condotta illecita? È possibile “smacchiare” la fedina penale? Cos’è e come funziona la riabilitazione penale?

Sin da subito, è opportuno fare una precisazione. Sebbene molti ritengano che con la riabilitazione si riacquista lo status di incensurato, in realtà non è così: la riabilitazione consente l’estinzione di alcuni effetti della condanna, ma non permette di “cancellare” la condanna, rendendola invisibile all’interno del certificato del casellario giudiziale. Ciò non significa che la riabilitazione sia inutile. Se l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme cos’è e come funziona la riabilitazione penale.

Cos’è la riabilitazione penale?

La riabilitazione consente di estinguere le pene accessorie e ogni altro effetto penale della condanna [1].

Con la riabilitazione penale, quindi, si cancellano alcune conseguenze negative della condanna, in modo tale che in futuro il giudice non possa tenerne più conto.

Ad esempio, la condanna riabilitata perde rilevanza ai fini della contestazione della recidiva o della dichiarazione di abitualità a delinquere nel caso di commissione di un nuovo reato.

Per capire meglio a cosa serve la riabilitazione penale occorre però spiegare cosa sono le pene accessorie e gli effetti penali della condanna, visto che essa incide direttamente proprio su questi ultimi aspetti.

Pene accessorie: cosa sono?

Sono definite accessorie le pene che conseguono automaticamente in caso di condanna per un reato. In pratica, le pene accessorie si aggiungono a quelle principali che, in ambito penale, sono le pene detentive (reclusione e arresto) e quelle pecuniarie (multa e ammenda).

Pene accessorie: quali sono?

Il Codice penale prevede le seguenti pene accessorie:

  • l’interdizione dai pubblici uffici;
  • l’interdizione da una professione o da un’arte;
  • l’interdizione legale;
  • l’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese;
  • l’incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione;
  • l’estinzione del rapporto di impiego o di lavoro;
  • la decadenza o la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale;
  • la pubblicazione della sentenza penale di condanna [2].

Effetti penali della condanna: cosa sono?

Abbiamo detto che la riabilitazione penale estingue le pene accessorie e gli effetti penali della condanna. Di cosa si tratta? Cosa sono gli effetti penali di una condanna?

Per effetti penali si devono intendere tutte le conseguenze negative che derivano da una condanna per un reato. Negli effetti penali non rientrano le pene principali (condanna alla reclusione o al pagamento di una pena pecuniaria), ma tutte le altre conseguenze pregiudizievoli per il condannato.

Ad esempio, sono effetti penali della condanna:

  • la recidiva;
  • l’acquisizione della qualifica di delinquente abituale, professionale e per tendenza;
  • l’impossibilità di partecipare a pubblici concorsi o di esercitare talune attività.

In pratica, gli effetti penali della condanna si traducono in tutte quelle limitazioni alla possibilità di godere di determinati benefici o aggravi alla situazione soggettiva del condannato.

La riabilitazione pulisce la fedina penale?

La riabilitazione non smacchia la fedina penale. Semplicemente, la riabilitazione consente di aggiungere un’annotazione all’interno del certificato del casellario giudiziale, specificando che per la condanna è intervenuta riabilitazione.

Quanto appena detto non significa che la riabilitazione non abbia alcun tipo di incidenza sulla fedina penale. Per legge, la condanna riabilitata non deve essere menzionata nell’autocertificazione resa alle pubbliche amministrazioni.

In altre parole, ottenuta la riabilitazione, la persona che deve autocertificare la propria fedina penale (ad esempio, per partecipare a un concorso) può omettere di riportare la condanna riabilitata [3].

Alla stessa maniera, il privato che va in Procura a chiedere il proprio certificato penale non vedrà riportata la condanna per la quale è stata ottenuta la riabilitazione.

Dunque, la riabilitazione, pur non cancellando la condanna, fa sì che questa sia “invisibile” nel certificato penale da esibire ad altri privati, esonerando peraltro anche dal riportarla nell’autocertificazione a propria firma.

Il vantaggio non è da poco: la riabilitazione consente, ad esempio, di presentarsi come incensurato nel caso di un colloquio di lavoro oppure di concorso ove si partecipa rilasciando semplice autocertificazione.

La condanna sarà invece visibile al giudice e, in genere, agli organi di giustizia.

Riabilitazione: come funziona?

La riabilitazione penale può essere chiesta dal condannato che abbia già scontato la pena principale, purché ricorrano le seguenti condizioni:

  1. siano decorsi tre anni dal giorno in cui la pena principale è stata eseguita o si è in altro modo estinta, ovvero otto anni nel caso dei recidivi qualificati o dieci anni per i delinquenti abituali, professionali o per tendenza. Nel caso di pena sospesa, il termine per chiedere la riabilitazione decorre dallo stesso momento dal quale decorre il termine di sospensione della pena;
  2. il condannato abbia dato prove concrete di buona condotta durante il periodo indicato;
  3. il condannato non sia stato sottoposto a misure di sicurezza, tranne che si tratti di espulsione dello straniero dallo Stato o di confisca, ovvero che il provvedimento sia stato poi revocato;
  4. il condannato abbia adempiuto alle obbligazioni civili derivanti dal reato (risarcimento), salvo che dimostri di essere nell’impossibilità di adempierle [4].

Riabilitazione penale: per quali reati?

La riabilitazione può ottenersi con riguardo a tutte le condanne, a prescindere dall’entità della pena o dall’eventuale concessione della sospensione condizionale.


note

[1] Art. 178 cod. pen.

[2] Art. 19 cod. pen.

[3] Art. 28, D.P.R. n. 313 del 14 novembre 2002.

[4] Art. 179 cod. pen.

Autore immagine: canva.com/


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