Ho acquistato la mia abitazione usufruendo delle agevolazioni prima casa e ho trasferito in essa la mia residenza nei termini previsti. Adesso, vorrei spostare la residenza in un altro Comune. Rischio di perdere le agevolazioni?
Alla sua domanda ha dato risposta la Corte di Cassazione, sezione tributaria, con sentenza n. 14.510 del 15 luglio 2016.
Con questa decisione la Suprema Corte ha fornito importanti chiarimenti relativamente alle cause che portano alla decadenza dalle agevolazioni fiscali per l’acquisto della cosiddetta prima casa.
In sostanza, la Corte ha affermato che non esiste nella normativa in vigore l’obbligo di mantenere, per un periodo di tempo minimo, la residenza nel Comune in cui si trova ubicato l’immobile acquistato usufruendo delle agevolazioni.
La Corte ha, in pratica, stabilito che:
- una volta che l’acquirente, entro diciotto mesi dalla data di stipula del contratto di acquisto, ha trasferito la propria residenza anagrafica nel Comune in cui è ubicato l’immobile, si deve ritenere che egli poi possa nuovamente trasferire altrove la propria residenza (nello stesso o in un altro Comune) poiché non esiste alcuna norma che imponga l’obbligo di mantenere la residenza per un periodo minimo;
- il mancato mantenimento della residenza, per un periodo minimo di tempo, nel Comune dove è ubicato l’immobile acquistato fruendo delle agevolazioni per la prima casa non è incluso fra le cause di revoca delle agevolazioni stesse.
Quindi, per lei è possibile spostare in un altro Comune la sua residenza senza per questo incorrere nella decadenza dalle agevolazioni fiscali fruite per l’acquisto dell’appartamento ubicato nel Comune dove attualmente abita.
Aggiungo per completezza che, sempre sulla base della normativa in vigore, Lei non potrà acquistare un nuovo immobile fruendo delle agevolazioni prima casa, a meno che non venda, entro un anno dal nuovo acquisto, l’immobile già acquistato usufruendo delle agevolazioni.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte