[1] Tar Lazio sent. del 16.10.2018.
Quanto valgono le vincite in gettoni d’oro?


Il calcolo da fare per sapere quanto si porta effettivamente a casa dalla cifra che vediamo in televisione. Tasse e commissioni applicate.
Alla fine del quiz, il concorrente alza le braccia al cielo in segno di vittoria ed il presentatore annuncia il suo premio. Non in contanti, ma in gettoni d’oro. Per il telespettatore conta la cifra che vede in sovraimpressione. Probabilmente anche per il concorrente, che in quel momento pensa di portare a casa tutti quei soldi. Passata l’euforia, però, è facile che si ponga due domande. La prima: quanto avrà vinto il Fisco grazie alla mia bravura? La seconda: esattamente, quanto valgono le vincite in gettoni d’oro?
Stiamo parlando di un sistema di pagamento delle vincite ai giochi televisivi che, in realtà, dovrebbe essere sparito da qualche anno. Una sentenza del Tar del Lazio risalente al 2018, infatti [1], aveva stabilito che dal 1° gennaio 2019 i premi potevano essere corrisposti in contanti, anzi «in denaro» (a meno che la vincita sia inferiore alla soglia di scambio di contanti, cioè meno di 999,99 euro dal 1° gennaio 2022). Il pronunciamento dei giudici amministrativi, però, è caduto nel vuoto: i ministeri competenti (Sviluppo economico e Finanze) hanno fatto orecchie da mercante e così pure le emittenti televisive che, secondo il Tar, potevano pagare in soldi «veri».
In sostanza, nulla o quasi è cambiato: essere bravi ad un quiz tv viene ancora riconosciuto in monetine di metallo prezioso, non con un bonifico bancario o postale, men che meno con un assegno circolare. Vediamo come funziona questo meccanismo e quanto valgono le vincite in gettoni d’oro.
Indice
Gettoni d’oro: cosa sono?
Dal 1955, anno in cui sono stati inventati, praticamente con l’avvento della televisione e dei primi quiz, i gettoni d’oro sono lo strumento utilizzato per pagare le vincite ottenute alla quasi totalità dei giochi e dei reality della tv italiana. Si tratta di pezzi d’oro a forma, appunto, di gettone, di peso variabile, che riportano su una delle facce il logo dell’azienda commissionante, ad esempio Rai, Mediaset o Sky.
Gettoni d’oro: come si calcola il valore?
Non esiste a priori una regola secondo la quale un certo numero di gettoni d’oro corrisponde sempre ad una determinata cifra di denaro, o viceversa. Questo perché, nonostante si assomiglino, il gettone d’oro non è una moneta con un valore fisso. Dipenderà dalla quotazione sul mercato al momento di venderli.
Va anche detto che i gettoni con cui si paga una vincita televisiva non sono di oro puro ma, normalmente, di oro a 18 carati, ovvero quello contrassegnato 750/1000. Significa che se un gettone si divide in mille parti, solo 750 sono d’oro. Il resto è una fusione di altri metalli per contrastare la malleabilità di quello più prezioso. E questo ci mostra una delle variabili che incidono nel prezzo del gettone al momento di venderlo: non si tratta di oro puro ma di oro al 75%.
Il fortunato vincitore del premio può portare i gettoni in un negozio specializzato in «compro oro». Le «monetine» verranno valutate in base al peso, al numero e alla percentuale d’oro puro.
Gettoni d’oro: quanti soldi rimangono al vincitore?
Credevi che il concorrente di un quiz televisivo che vince 100.000 euro rispondendo alle domande giuste si portasse veramente a casa 100.000 euro? Ti sbagliavi. Il colpo grosso del Fisco è quello di guadagnare sulla bravura di chi viene selezionato per un gioco televisivo grazie alle sue capacità. In pratica, lo Stato dice: tu, partecipante, studia, preparati, allenati, metticela tutta, mi raccomando, e quando hai vinto dividiamo. Quello che fa qualsiasi cittadino svogliato che non si fa mancare nulla, insomma. A questo punto, quanto valgono le vincite in gettoni d’oro, appurato che non è ciò che viene detto alla fine del gioco?
Per sapere quanto rimane in tasca al concorrente dopo la sua fatica, bisogna calcolare alcuni elementi. Uno, appunto, è rappresentato dalle tasse applicate sui premi offerti dalle trasmissioni televisive: il Fisco che non partecipa, non studia, non si prepara e non si allena, si porta a casa il 20%. In altre parole, quando Amadeus dice «Hai vinto 100.000 euro in gettoni d’oro», in realtà sta dicendo «Hai vinto 80.000 euro, perché lo Stato ha avuto un colpo di fortuna guadagnando 20.000 euro per non muovere un neurone». Tanto per restare in tema, «Gli piace vincere facile». I soldi vengono trattenuti direttamente dall’emittente televisiva ed essendo già stati tassati non devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi.
Ma non è tutto. Entro non più di sei mesi, il concorrente riceverà una comunicazione del banco metalli che ha materialmente prodotto i gettoni per conto del committente (Rai, Mediaset, ecc.). Gli verrà detto quanti gettoni riceverà per la sua vincita. E qui c’è una decisione da prendere: può chiedere di avere il pacchetto di gettoni che gli spettano (a questo punto, l’equivalente ad 80mila euro, dopo il prelievo del 20% del premio totale). In questo caso, seguirà le quotazioni dell’oro sul mercato e li venderà quando lo riterrà opportuno.
L’alternativa è quella di vendere i gettoni direttamente al banco metalli che li ha prodotti e che glieli dovrebbe spedire. In questo caso, gli verrà trattenuto un altro 5%, dopodiché i soldi restanti verranno depositati sul conto corrente del vincitore tramite bonifico bancario. Questa percentuale può aumentare se si decide di vendere i gettoni ad altri banchi metalli o alla Banca d’Italia.
Ricapitolando: ci sono tre fattori che incidono sul valore di una vincita in gettoni d’oro, ovvero:
- la quotazione dell’oro sul mercato;
- le tasse da pagare sul premio ottenuto (il 20%);
- la commissione applicata dal banco metalli che deve cambiare i gettoni con il denaro (almeno il 5%).