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Addio canone Rai in bolletta

27 Luglio 2021 | Autore:
Addio canone Rai in bolletta

Draghi accoglie la richiesta di Bruxelles di togliere il pagamento dell’abbonamento tv dalla fattura della luce «per motivi di trasparenza e concorrenza».

Per andare avanti bisogna tornare indietro. E per la gioia di chi ama vivere sulle spalle degli altri, presto sarà di nuovo più facile evadere la tassa sulla tv. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha deciso di togliere il pagamento del canone Rai nella bolletta della luce. La fattura dell’energia elettrica, quindi, è destinata a riportare quello che avrebbe sempre dovuto indicare, cioè: consumi (e tasse) che riguardano solo la fornitura di elettricità, lasciando fuori i 90 euro all’anno di abbonamento alla televisione.

Un colpo di sole estivo? Non proprio, piuttosto una scelta obbligata per Draghi. A decidere che gli italiani non devono più pagare il canone Rai nella voce «oneri impropri» della bolletta della luce è stata, in realtà, la Commissione europea. Bruxelles, infatti, non ritiene opportuno che un gestore dell’energia elettrica debba prendersi l’onere di riscuotere per conto dello Stato delle tasse che nulla hanno a che fare direttamente con la propria attività. Insomma, come se chi ti porta il pane a casa tutti i giorni fosse costretto a riscuotere anche il conto del macellaio e del pescivendolo.

Draghi e il suo Governo, dunque, si sono formalmente impegnati con l’Europa a togliere il canone tv dalla bolletta della luce «per motivi di trasparenza e rispetto della concorrenza». Per farlo, il premier si è servito del Pnrr, ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza legato al Recovery Fund, cioè ai fondi in arrivo dall’Unione per finanziare le misure anticrisi decise dall’Esecutivo.

Ad oggi, i cittadini italiani pagano nella fattura dell’energia elettrica 9 euro di abbonamento televisivo per 10 mesi, per un totale, quindi, di 90 euro all’anno. Fu il Governo di Matteo Renzi, nel 2015, ad introdurre questa modalità di pagamento del canone Rai. Renzi pensò che, in questo modo, non sarebbe più stato possibile evadere la tassa, poiché inclusa nella bolletta di un’utenza a cui nessuno può rinunciare, ovvero quella dell’energia elettrica. E questo fu l’aspetto positivo della mossa di Renzi. Quello che non fece piacere alle compagnie elettriche fu il fatto che, includendo l’abbonamento televisivo, la fattura della corrente sembrava più cara. Da qui, la decisione di Bruxelles di chiedere a Draghi lo scorporo del canone dalla bolletta.

Addio, quindi, al canone Rai in bolletta. Ma quando? La data non è certe, ma si parla, a dir tanto, della fine del 2022.

Va da sé che questa mossa farà felice chi vorrà tornare alla vecchia abitudine di avere in casa la corrente e la tv pagando solo la prima.



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9 Commenti

  1. la rai deve essere autosufficiente, mantenersi con gli abbonamenti e la pubblicità come fanno gli altri operatori del settore, la tassa sul possesso di un elettrodomestico è solo una idiozia

  2. La Commissione Europea di Bruxelles FA PROPRIO PENA! Si sveglia adesso per eliminare questa angheria dopo anni di soppruso da parte dello Stato italiano. E’ un chiaro segno che dei problemi “non gliene puo’ frega’ de meno”. Preferisco non dire dove manderei questa inutile Commissione, ma sicuramente … dopo … servirebbe la carta igienica. Ivo Poli

  3. …e tanti di noi torneranno a sentirsi i fessi che pagano ciò che lo Stato consente che altri abbiano gratis! Mah!

  4. “LA RAI AMMETTE UFFICIALMENTE DI ESSERE FAZIOSA SUI VACCINI”
    I cittadini italiani pagano un canone alla Rai, l’azienda pubblica radiotelevisiva e, come sarebbe logico, si aspetterebbero da questa un’informazione libera e indipendente, ma soprattutto plurale.
    Se poi paghiamo per essere raggirati, beh questo crea sconcerto, in realazione a quanto esposto più che un evasione, credo che si possa defininire acquisto incauto di un servizio.

  5. Io in TV guardo solo lo sport e i film. Per il primo c’è Eurosport (che costa pochissimo, circa 4 euro al mese) e per i film PrimeVideo. La RAI ha comprato i diritti degli sport “minori” (a parte la Nazionale di calcio), ciclismo (ma solo alcune gare), UNA partita di volley e di basket a settimana e pochissimo altro ed i suoi commentatori…dire che sono dei presuntuosi incompetenti (a parte Bragagna per l’atletica) è riduttivo. E i film sono datati. Sono dei canali “nazionalpopolari”? Chi li guarda paghi l’abbonamento, gli altri no.

  6. Essendo una tassa fascista (risale al 1938 ed è solo stata riesumata da Renzi) io non solo non l’ho mai pagata (io NON sono un pecorone ma ho un cervello che faccio funzionare) in più, a chi si è rivolto a me in qualità di suo avvocato, non gliela ho fatta pagare (dietro compenso per me, ovviamente, ma pagato una volta sola, non sempre, per il medesimo cliente).
    Avv. Alessandro Mascoli

  7. Un altro dei tanti “regalini” di Renzi. Una imposizione da una persona arrogante e prepotente

  8. Viene tolta dalla bolletta…ma, sarà dovuta in altro modo. Non si è risolto il problema eliminando questo “pizzo”di stato ma solamente cambiando le modalità di pagamento. Pagare poi un’azienda che ci innonda di pubblicità e programmi trash con telegiornali pilotati dai partiti, la trovo una estorsione nei confronti dei cittadini italiani.

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