In arrivo il vaccino Covid per bambini di 5 anni


Pfeizer conferma i risultati dei test. Possibile entro un mese circa l’approvazione in Europa per iniziare la somministrazione a novembre.
Pfeizer annuncia di avere concluso con successo la sperimentazione del suo vaccino anti-Covid sui bambini tra 5 e 11 anni. I dati sono stati presentati oggi e, secondo la casa farmaceutica americana, garantiscono una robusta risposta degli anticorpi contro il coronavirus. La dose da somministrare – continua il comunicato di Pfeizer – non sarà la stessa riservata ai ragazzini dai 12 anni in su: ne basterà un terzo, ovvero 10 microgrammi al posto di 30. Sarà, comunque, necessaria una doppia dose a 21 giorni di distanza.
Pochi gli effetti collaterali, sostiene l’azienda, non diversi dalle altre fasce d’età. A questo punto, i dirigenti di Pfeizer-BionTech rimetteranno il tutto prima nelle mani dell’Agenzia americana del farmaco (la Food and Drug Administration) entro i prossimi 15 giorni, dopodiché, verso la fine di ottobre, il protocollo rimbalzerà sul tavolo dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Se non ci saranno delle controindicazioni – è il caso di dirlo – potrebbe cominciare ad essere somministrato ai bambini europei sopra i 5 anni di età dalla fine di novembre.
Sotto la lente degli esperti le possibili complicazioni di miocardite. Finora, le statistiche sono tutt’altro che allarmanti: sui ragazzini sopra i 12 anni i casi riguardano non più di 70 su ogni milione di vaccinati, con guarigione in un paio di giorni senza conseguenze nel 100% dei casi.
I test di Pfeizer-BionTech hanno riguardato dei bambini dai 6 mesi agli 11 anni di età di Stati Uniti, Polonia, Finlandia e Spagna. Il che significa che nel breve-medio termine dovrebbero arrivare i risultati dei test sui bambini al di sotto dei 5 anni, in primis su quelli dai 2 anni di età in su, per poi arrivare agli esiti rilevati sui bimbi di 6 mesi. A mano a mano che l’età scende, la dose si fa meno «pesante» e si arriva ai 3 microgrammi.
Non solo Pfeizer: nell’arco di poco tempo, anche Moderna presenterà i propri test sui bambini della stessa età.
Sempre a proposito di minori – ma qui si tratta di una questione legale – il Tribunale di Arezzo ha confermato quanto già espresso dai giudici di Monza e Milano sul diritto del cosiddetto «grande minore», cioè del ragazzo di almeno 14 anni, a decidere autonomamente, senza il consenso dei genitori, se farsi vaccinare contro il Covid oppure no.