Garante delle disabilità: che cos’è e che cosa fa


Un’unica figura nazionale per gli accertamenti di tutte le invalidità civili e per la difesa dei diritti dei disabili.
Una figura unica per custodire i diritti di chi è costretto a vivere con la disabilità. Ma anche per controllare che ci siano effettivamente le condizioni per riconoscere una situazione di invalidità ai fini delle varie agevolazioni fiscali. È il neonato Garante delle disabilità: che cos’è e che cosa fa?
Il disegno di legge con cui il Governo Draghi è stato delegato a intervenire sulla disabilità prevede anche un testo unico grazie al quale ci sarà una semplificazione e una maggiore comprensione delle disposizioni di legge che riguardano la sfera dei disabili: dall’iter unico per l’accertamento di tutti i tipi di invalidità civili alla difesa dei diritti dei disabili. Il Garante, in pratica, prende in carico alcuni dei compiti che fino a ieri spettavano a Inps e Asl. Vediamo cos’è e di che cosa si occupa il Garante delle disabilità.
Indice
Garante delle disabilità: che cos’è?
Il Governo ha istituito un ente pubblico unico per la gestione delle questioni inerenti agli invalidi, vale a dire l’Autorità Garante delle disabilità. Si tratta di una figura che, in realtà, già esisteva a livello locale o territoriale ma che, con il provvedimento governativo, assume una portata nazionale.
Garante delle disabilità: che cosa fa?
Al Garante delle disabilità viene affidato il compito di raccogliere le istanze dei disabili e di fornire loro la dovuta assistenza nel caso in cui vengano violati i loro diritti.
Inoltre, deve rapportarsi con le amministrazioni competenti fornendo loro consigli, raccomandazioni e pareri in base alle segnalazioni ricevute. Non ultimo, il dovere di promuovere delle campagne di sensibilizzazione e di comunicazione volte a rendere più permeabile la cultura del rispetto dei diritti di tutti, in particolare di chi ha delle difficoltà fisiche.
Il Garante avrà anche delle competenze medico-legali, fino a ieri distribuite tra Inps e Asl, per il riconoscimento della condizione di disabile. L’iter da seguire sarà unico per tutte le invalidità civili, comprese la cecità e la sordità, la sordocecità e l’handicap, così come per l’accertamento della disabilità prevista ai fini scolastici o per il collocamento mirato. In altre parole, un ente pubblico unico controllerà non solo il rispetto dei diritti dei disabili ma anche tutti gli accertamenti che riguardano l’invalidità civile.
Cosa prevede il testo unico sulle disabilità?
Come accennato, il disegno di legge, approvato nell’ambito dell’attuazione del Pnrr, ed in particolare della missione 5 «Inclusione e Coesione», prevede anche un testo unico per la revisione delle norme relative ai disabili. Norme che dovranno essere specificate in una serie di decreti legislativi da emanare entro la metà del 2023. Il traguardo che si vuole raggiungere è quello di riscrivere le disposizioni riguardanti le varie invalidità in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 sui diritti delle persone con disabilità e con gli obiettivi previsti in materia dall’Unione europea per il presente decennio.
Gli interventi del Governo riguarderanno questi ambiti:
- definizioni della condizione di disabilità, della «durevole menomazione» e dell’«accomodamento ragionevole»;
- riassetto e semplificazione della normativa di settore;
- accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base attraverso l’unificazione di tutti gli accertamenti riguardanti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità (in capo al Garante delle disabilità);
- valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente;
- informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione;
- riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità.
Per quanto concerne il progetto di vita personalizzato, si tratta di una serie di sostegni da offrire allo scopo di garantire l’effettivo rispetto dei diritti e delle libertà individuali dei disabili, come la facoltà di scegliere senza alcuna discriminazione il proprio luogo di residenza e un’adeguata soluzione abitativa, tenendo anche conto del diritto all’assistenza domiciliare per cure e prestazioni socio-assistenziali.