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Come scrivere una richiesta di risarcimento danni al Comune?

10 Novembre 2021 | Autore:
Come scrivere una richiesta di risarcimento danni al Comune?

Fac simile di lettera di diffida al Comune per risarcimento danni: come si redige e quale modello utilizzare. 

Per scrivere una richiesta di risarcimento danni al Comune è necessario raccogliere innanzitutto le prove del comportamento illecito tenuto dall’amministrazione locale e, in secondo luogo, quelle del danno subito. 

La diffida non è condizione per agire dinanzi al giudice nei confronti del Comune: la legge infatti non richiede obbligatoriamente un atto di messa in mora. Vi si ricorre tuttavia nella speranza che il sollecito possa evitare un lungo e costoso processo.

In questo breve articolo forniremo alcune importanti istruzioni in merito a come scrivere una richiesta di risarcimento danni al Comune e, successivamente, riporteremo un facsimile, ossia un modello da compilare in base al caso concreto. Difatti – lo vedremo a breve – la richiesta di risarcimento danni al Comune non richiede il rispetto di formule prestabilite, sicché qualsiasi forma può raggiungere l’obiettivo sperato: quello cioè di ottenere i soldi senza bisogno di ricorrere a un avvocato. Con una sola e importante precisazione: intanto la richiesta può avere valore in quanto venga quantificato il danno subìto o comunque vengano offerti elementi concreti per la sua quantificazione. Una generica richiesta di indennizzo non sortirebbe alcun effetto, né giuridico né materiale, visto che il Comune non avrebbe modo, in autonomia, di determinare l’entità della somma da versare al cittadino. 

Nell’indicare come scrivere una richiesta di risarcimento danni al Comune forniremo prima delle indicazioni valevoli per qualsiasi situazione, salvo poi spiegare come comportarsi in alcune specifiche e più frequenti ipotesi. Ma procediamo con ordine.

Quando va presentata la richiesta di risarcimento al Comune?

Ci sono 5 anni di tempo per poter presentare una richiesta di risarcimenti se questa non trae origine da un contratto inadempiuto. Tale è infatti il termine di prescrizione per gli atti illeciti come può essere la richiesta di risarcimento per la caduta in un tombino, per un danno da alluvione, per una strada dissestata che abbia pregiudicato la propria automobile, per un palo della luce o un albero caduto sul giardino o sull’automobile e così via.

Dall’altro lato, bisognerà fare attenzione a non inviare la diffida troppo presto: prima cioè che il danno si sia completamente manifestato e quindi possa essere quantificabile. Difatti eventuali aggravamenti successivi, in caso di un accordo, non potranno fondare una nuova richiesta di indennizzo. 

Come va presentata la richiesta di risarcimenti danni al Comune?

Sicuramente non ci si può limitare a una telefonata: la richiesta deve essere formalizzata con un mezzo di cui si possa un giorno (eventualmente in giudizio) dimostrare l’invio. Ciò succede quindi con la raccomandata a.r., la pec (la posta elettronica certificata), il telegramma o il fax. 

Nulla toglie però che si possa anche portare personalmente il foglio con la diffida e consegnarlo all’ufficio protocollo, avendo cura di farsi rilasciare una ricevuta (è la cosiddetta raccomandata a mani).

Si tenga infine conto che la giurisprudenza ha di recente riconosciuto un barlume di validità anche all’email ordinaria, ossia quella non certificata, ma solo se si fornire la prova dell’avvenuta ricezione: prova che può consistere ad esempio nel fatto di aver ricevuto una risposta dall’ente. 

Quali dati indicare nella lettera al Comune?

Come anticipato in apertura, per chiedere i danni al Comune è necessario innanzitutto dimostrare il comportamento illecito dell’amministrazione o la violazione di un dovere incombente su di essa come, ad esempio:

  • la mancata manutenzione di una strada che abbia causato un danno a un’auto o una moto finita su una buca, un avallo, un ostacolo non rimosso;
  • l’omessa recinzione di un pericolo presente sull’asfalto con conseguente caduta di un pedone o di un ciclista;
  • l’omessa cura del servizio di accalappiacani con conseguente morso di un randagio a un passante;
  • l’omessa pulizia delle strade e dei canali di scolo che abbia determinato un allagamento del suolo con conseguente inondazione di garage e locali privati posti al piano terra.

In secondo luogo è necessario dimostrare il danno subito. Il danno deve essere attuale, concreto e certo. Non si può agire per questioni di principio o per danni che potrebbero prodursi in futuro ma di cui ancora non vi sia alcuna certezza. 

Infine è necessaria la prova del cosiddetto rapporto di causalità o «di causa-effetto»: bisogna cioè dimostrare che il danno è stato determinato proprio da quel comportamento illecito dell’ente e non da altre cause o concause. Così deve risultare che il pedone infortunatosi è caduto a causa di una grata mal riposta sul marciapiedi e non per un laccio della scarpa troppo lungo. 

Quali prove raccogliere e fornire al Comune?

Per dimostrare tutti gli elementi appena indicati sarà bene allegare, insieme alla lettera con la richiesta di risarcimento:

  • copia del documento di identità del richiedente;
  • documentazione fotografica che attesta l’illecito;
  • eventuali referti medici e certificati del pronto soccorso;
  • dichiarazioni di testimoni, firmate da questi e con allegato il relativo documento d’identità;
  • copia di verbale rilasciato dalla polizia o altre autorità (ad esempio vigili del fuoco) eventualmente accorsi sul luogo.
  • eventuale esposto al Comune per cani randagi già spedito in precedenza;
  • ecc.

Lettera richiesta per strada dissestata 

Non è detto che la diffida debba per forza richiedere il risarcimento del danno. Si può richiedere al Comune l’adempimento di un dovere che gli è proprio come la messa in sicurezza di una strada, l’abbattimento di un albero che minaccia di cadere, la riasfaltatura di una strada dissestata e così via. Partiamo proprio da questo secondo caso. Il primo passo è quello di mettere formalmente in mora l’ente pubblico, inviando una diffida legale a mezzo raccomandata o Pec (posta elettronica certificata) con cui, nell’intimare l’esecuzione dei necessari lavori di riasfaltatura, si comunica che in caso di inadempimento l’ente sarà ritenuto direttamente responsabile per i danni a cose e persone conseguenti al cattivo stato della via.

In caso di mancato riscontro, sarà possibile rivolgersi al difensore civico, in qualità di organo di controllo del buon funzionamento della pubblica amministrazione regionale e locale, il quale potrà adottare gli opportuni interventi nei confronti dei referenti.

In ultima istanza, sarà possibile valutare con un legale i margini di intervento per adire l’autorità giudiziaria competente.

Lettera richiesta risarcimento per caduta in una buca

Con la lettera è necessario inviare le foto della buca, i certificati del pronto soccorso; tutti i successivi certificati medici sino a quello di intervenuta guarigione; le dichiarazioni di testimoni controfirmate e con allegati i documenti di identità che attestino di aver visto la vittima cadere nella buca e farsi male.

Lettera richiesta risarcimento per ruota in una buca

La rottura di una ruota in una buca stradale segue le stesse regole appena indicate. È quindi necessario produrre le fotografie del luogo, l’eventuale verbale dei carabinieri accorsi, la fattura dell’officina incaricata della riparazione e del gommista, le dichiarazioni dei testimoni che attestino di aver visto l’auto cadere nella buca.

Facsimile richiesta risarcimento danni al Comune

Spett.le Comune di <…>

Nella persona del Sindaco pro tempore

Via/piazza <…>

Raccomandata a.r.

Oggetto: denuncia sinistro e richiesta di risarcimento danni;

Il sottoscritto sig. <…>, nato a <…>, il <…>, residente in <…>, alla via <…>, c.f..: <…> denuncia quanto segue.

In data <…> alle ore <…> in via/piazza <…> subiva il seguente infortunio <…descrivere le modalità…>.

Dall’evento il sottoscritto riportava i seguenti danni che si possono quantificare in via <…>, salvo ulteriori aggravamenti. 

Sul posto erano presenti i seguenti signori: 

– Sig. <…> nato a <…> il <…> e residente in <…>;

– Sig. <…> nato a <…> il <…> e residente in <…>;

– Sig. <…> nato a <…> il <…> e residente in <…>;

i quali potranno confermare quanto sopra e che rilasciano le allegate dichiarazioni a comprova di ciò.

Ciò detto, essendo la responsabilità di quanto sopra ascrivibile al Comune di  <…> per aver contravvenuto ai doveri propri di custodia e di amministrazione che le sono propri, il sottoscritto 

chiede

il risarcimento dei danni subiti pari a:

 <…> per …. (indicare voce)

 <…> per …. (indicare voce)

 <…> per …. (indicare voce).

Il pagamento dovrà avvenire alle seguenti coordinate bancarie non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente: conto corrente intestato a  <…> Iban  <…> / oppure: assegno circolare intestato a  <…>, da inviare al seguente indirizzo  <…>.

Si allega

 <…>

 <…>

 <…>

Data, firma



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