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Cosa si può fare con un diploma magistrale?

28 Febbraio 2022 | Autore:
Cosa si può fare con un diploma magistrale?

Insegnare con la “maturità magistrale” è possibile solo se il titolo è stato conseguito entro un determinato anno scolastico altrimenti serve la laurea.

Tua figlia ha una grande predisposizione per i bambini e il suo sogno più grande è quello di lavorare con loro. Perciò, si è iscritta al liceo delle Scienze umane che consente di prendere il diploma magistrale. Cosa si può fare una volta ottenuto questo attestato di studi? In realtà, ben poco. Infatti, tale diploma, se conseguito dopo l’anno scolastico 2001/2002, non abilita più all’insegnamento. Per diventare insegnante di scuola dell’infanzia o di scuola primaria è necessario proseguire gli studi e prendere la laurea, iscrivendosi alla facoltà di Scienze della formazione primaria.

Invece, per coloro che hanno conseguito il titolo entro l’anno scolastico 2001/2002, il diploma magistrale è considerato abilitante all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia. Quindi, non c’è bisogno di fare ulteriori corsi o richiedere altri titoli.

L’evoluzione dell’istituto magistrale

Nel sistema scolastico italiano, l’istituto magistrale è stato introdotto agli inizi degli anni ’20 come scuola formativa e professionale. Lo studio era incentrato soprattutto sulle materie di natura umanistica quali la pedagogia e la psicologia, da abbinare alla cultura generale (storia, matematica, italiano).

Successivamente, è stato introdotto anche un tirocinio volto alle esercitazioni didattiche. Il percorso di studi durava quattro anni e, al termine, ogni studente riceveva l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole primarie. Il diploma magistrale consentiva di proseguire gli studi, iscrivendosi all’istituto superiore di Magistero.

Agli inizi degli anni ’90, venivano incorporate due sperimentazioni, ovvero due percorsi distinti: quello pedagogico-sociale e quello socio-psico-pedagogico.

La sperimentazione pedagogico-sociale prevedeva nuovi insegnamenti, come quelli inerenti alle scienze dell’educazione e alla psicologia mentre la sperimentazione socio-psico-pedagogico aveva uno stampo più sociologico, con lo studio della sociologia insieme a quello della statistica e la metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica.

Alla fine degli anni ’90, sono state introdotte altre due sperimentazioni: una relativa alle scienze della formazione e l’altra relativa alle scienze sociali. Entrambe rappresentavano la sintesi tra l’istituto magistrale e le nuove materie di studio.

Inoltre, fino al 1998, frequentando l’istituto magistrale si potevano conseguire due diplomi: quello classico quadriennale per l’insegnamento nelle scuole primarie (ovvero le scuole elementari) e quello di tre anni per l’insegnamento nelle scuole dell’infanzia (cioè le scuole materne).

Nel 2010, l’istituto magistrale è stato soppiantato dal liceo delle Scienze umane.

Cos’è il diploma magistrale?

Il diploma magistrale è il titolo di studio che si consegue dopo avere frequentato il liceo delle Scienze umane.

In realtà parlare, oggi, di diploma magistrale non è più corretto in quanto la riforma Gelmini del 2010 ha sostituito quello che un tempo era l’istituto magistrale con un’altra scuola, il liceo delle Scienze umane con due indirizzi di studio da cinque anni:

  • indirizzo tradizionale, che corrisponde al vecchio liceo socio-psico-pedagogico e prevede lo studio di materie come italiano, latino, lingua straniera, storia, geografia, scienze umane (psicologia, pedagogia e sociologia), filosofia, diritto, economia, matematica, fisica, scienze, storia dell’arte;
  • indirizzo economico-sociale, corrispondente all’ex liceo delle scienze sociali e prevede materie quali lingua italiana, lingua straniera 1, lingua straniera 2, storia e geografia, filosofia, scienze umane, diritto ed economia politica, matematica, fisica, scienze naturali, storia dell’arte, scienze motorie, religione o attività alternativa. In questo secondo indirizzo, sono previste due lingue straniere e si dà maggiore spazio allo studio delle materie in ambito economico più che a quelle nell’ambito delle scienze umane.

Cosa si può fare con un diploma magistrale?

Attualmente, una volta conseguito il diploma magistrale, se si vuole insegnare nella scuola dell’infanzia e in quella primaria bisogna laurearsi in Scienze della formazione primaria, che conferisce un titolo abilitante all’insegnamento ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 169/2008.

Invece, chi ha conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002, può insegnare nelle scuole primarie e in quelle dell’infanzia senza dovere prendere prima alcuna laurea, poiché viene considerato già abilitato all’insegnamento. L’accesso all’insegnamento, però, non è immediato ma può avvenire percorrendo differenti strade:

  1. partecipando al concorso ordinario per l’infanzia e la primaria per accedere, poi, all’insegnamento di ruolo;
  2. inserendosi nelle graduatorie di II fascia, posto che il diploma è abilitante;
  3. infine, candidandosi a ruoli di supplenza, mediante l’invio della domanda di messa a disposizione (cosiddetta mad). L’invio della mad non richiede il possesso di specifici requisiti e si può essere chiamati senza titolo idoneo, anche per il sostegno.

Inoltre, il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 permette di accedere ai contratti a tempo indeterminato all’interno di tutte le scuole paritarie e di inserirsi in tutti gli istituti presenti sul territorio dell’Unione Europea. Tuttavia, poiché la normativa al riguardo non è sempre chiara, è bene informarsi se il vecchio diploma sia sufficiente o meno per l’abilitazione all’insegnamento o se siano necessari degli anni integrativi.

È opportuno precisare che in ogni caso solo il vecchio diploma magistrale quadriennale permette di accedere all’insegnamento nelle scuole primarie e in quelle dell’infanzia mentre quello triennale permette di accedere solo alle graduatorie per l’insegnamento nelle scuole materne.

Anche per chi intende insegnare all’asilo nido e diventare educatore socio-pedagogico la situazione è in parte simile a quella esaminata a proposito della scuola primarie e dell’infanzia.

Pertanto, chi ha conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002, per potere insegnare deve iscriversi a un corso di specializzazione per educatore professionale della durata di un anno. Viceversa, chi ha ottenuto il titolo dopo l’anno scolastico 2001/2002 deve obbligatoriamente conseguire una laurea triennale in Scienze dell’educazione.



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