10 Dicembre: indetta la giornata europea dell’avvocato


Una data per festeggiare, alla luce del sole, una lotta intestina.
Anche gli avvocati hanno, da oggi, una data sul calendario da festeggiare. Non ricorre alcun santo protettore, né l’anniversario di qualche martire per la giustizia. Solo una ricorrenza che il CCBE ha estratto a sorte dal calendario per celebrare la “Giornata Europea dell’Avvocato”.
Così, dal 2014, e per ogni anno successivo, il 10 dicembre, in ogni Stato dell’Unione Europea, si renderà omaggio ai legali.
I più attenti si saranno accorti che non si tratta di un giorno a caso, ma coincide con la ricorrenza della Dichiarazione universale dei diritti umani. Firmata nel lontano 1948, a Parigi, si tratta del documento “per eccellenza” sui diritti individuali, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite. Storico l’esordio della Carta: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” (art. 1).
Ad annunciarlo sono stati il vicepresidente del CNF Carlo Vermiglio ed il presidente del CCBE Aldo Bulgarelli durante l’incontro “Avvocatura e Europa: prospettive e opportunità”, tenutosi a Messina venerdì 11 luglio.
La Giornata europea dell’Avvocato servirà – secondo le intenzioni degli organizzatori – a sottolineare il ruolo “sociale” dell’Avvocatura al servizio dei principi dell’ordinamento comunitario e a promuovere la coscienza di appartenere ad una comunità più ampia che impone nuove competenze e conoscenze.
Ce n’era davvero bisogno? In un momento di profonda crisi e abbandono delle professioni, l’iniziativa potrebbe avere il sapore del “compiacimento di facciata” per tenere ipocritamente unita una categoria che, invece, è in piena lotta intestina: tra professionisti emergenti, che vorrebbero aprirsi al mercato secondo regole più concorrenziali e moderne, e vecchi studi, impostati invece secondo logiche più “chiuse” e corporative. Un fratricidio che, in Italia, è avvertito molto più che altrove, posto l’elevato – e sicuramente eccessivo – numero di legali.
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Autore immagine: 123rf com