Le bici saranno registrate: scatta la tracciabilità dei ciclisti


Addio ladri di biciclette: la marchiatura del telaio per assicurare gli amanti delle due ruote dai ladri.
Cosa ne sarebbe stato, ai giorni nostri, di un capolavoro come “Ladri di biciclette”, film di Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini. Correva l’anno 1946 e, nel dopoguerra, il furto di un veicolo a pedali poteva significare la rovina per una un papà di famiglia, impossibilitato così a spostarsi per lavorare. Ma le cose stanno per cambiare e i pronipoti di quello sfortunato personaggio, protagonista della pellicola in bianco e nero (si chiamava Antonio Ricci e nulla ha a che fare con l’autore televisivo, n.d.R.) potrebbero trovare maggiori tutele.
Nel testo unificato del disegno di legge delega per la riforma del Codice della strada, accanto al cosiddetto ergastolo della patente (cioè la revoca definitiva per chi causa incidenti mortali) e alla revisione dei limiti di velocità sulle strade extraurbane, figurano nuovi provvedimenti che potrebbero rivoluzionare la vita di automobilisti e non solo.
Vengono, in particolare, in evidenza le norme sulla tutela dei cosiddetti “utenti vulnerabili” come pedoni e ciclisti: per migliorare la sicurezza nella circolazione di bici e moto sarà limitata la presenza a bordo strada di ostacoli fissi artificiali, come i supporti della segnaletica stradale e i guardrail.
Spicca poi l’introduzione di un nuovissimo sistema di marchiatura volontaria del telaio di ogni bicicletta per favorirne, in caso di furto, l’identificazione e il recupero.
In pratica, grazie ad una annotazione sul telaio della bicicletta di un numero identificativo da registrare al Ced del ministero, le biciclette avranno una sorta di targa, che le renderà tracciabili e, in ogni momento, riconoscibili. Una misura che funzionerà nella misura in cui il veicolo non verrà smontato e utilizzato solo per alimentare il mercato illegale dei pezzi di ricambio.
Inoltre, biciclette, ciclomotori e motocicli potranno accedere alle corsie riservate ai mezzi pubblici.
In ultimo, per i recidivi dell’alta velocità, la possibilità di evitare la decurtazione dei punti sulla patente pagando una sanzione pecuniaria sarà limitata a casi specifici e tassativi.