Più difficile diventare avvocati cassazionisti: il nuovo regolamento del CNF


Indignazione e amarezza nella reazione dell’AIGA: “la nuova disciplina mira a bloccare i giovani avvocati”.
L’accesso all’albo degli avvocati cassazionisti sta per cambiare radicalmente e con un sistema che non si vergogna, neanche più di tanto, di mostrare la propria finalità restrittiva.
È l’ennesima dimostrazione che, all’interno dell’avvocatura è in atto una vera e propria guerra civile, giocata senza mezzi colpi, da due parti che ormai sono quasi giunte alla soglia del reciproco odio: da un lato, giovani e intraprendenti professionisti, che stanno portando una ventata di modernità nell’approccio alla professione (grazie anche ai nuovi media), pur combattendo contro una crisi del settore galoppante; dall’altro, invece, gli studi più organizzati, specializzati e con un asset ormai di vere e proprie aziende.
Secondi i nuovi regolamenti varati dal CNF, e ormai nel mirino di tutte le associazioni rappresentative dei giovani avvocati, dal 2016 tutto cambierà. E in peggio. Il sistema, infatti, è ben congeniato – grida l’AIGA – per bloccare i giovani.
Le due vie
Chi, entro il 2016, avrà maturato i requisiti in base alla precedente normativa non avrà nulla da temere. Egli potrà iscriversi all’elenco dei Cassazionisti dopo 12 anni di anzianità di iscrizione all’albo e aver dimostrato l’esercizio effettivo della professione.
I problemi, invece, vengono per tutti gli altri.
Bisognerà maturare 8 anni di iscrizione all’albo e dimostrare di aver patrocinato ben 10 giudizi in Corte d’Appello negli ultimi 4 anni.
Bisognerà poi frequentare proficuamente un corso organizzato dalla Scuola superiore dell’avvocatura che si terrà per la maggior parte a Roma. Al corso si accederà dopo aver prima superato un test di ammissione, valutato da una commissione la cui composizione è decisa dal CNF.
Neanche a dirlo, l’ammissione al test è subordinata al pagamento di un contributo economico così elevato che sono state previste delle borse di studio per chi non se lo potrà permettere. Borse i cui requisiti di assegnazione sono sempre previsti dal CNF.
Inoltre, avvenuta l’iscrizione alla Scuola, il candidato dovrà frequentare almeno 140 ore di corso a Roma e altre 20 ore (forse) presso la propria corte distrettuale. Dovrà poi tornare a Roma in una data individuata dal CNF per svolgere la verifica finale di idoneità. Qui la commissione indicata dal CNF sottoporrà il candidato a una prova scritta e una prova orale. Ampissimo potere della commissione che, oltre a valutare le conoscenze giuridiche dell’aspirante cassazionista ne valuterà persino – parole testuali – “la maturità”!.
Nell’articolo si legge che gli avvocati che avranno maturato i vecchi requisiti per diventare cassazionisti (12 anni) entro il 2016 non dovranno sostenere gli esami previsti dalla nouva normativa. Ora sul sito del CNF è specificato che bisogna maturare i 12 anni entro febraio 2016. quale è il termine esatto?