Chi sono gli affini di terzo grado


Qual è la differenza tra affinità e parentela? Cosa sono la linea retta e la linea collaterale? Come si calcolano i gradi dei parenti e degli affini?
«I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più fanno male»: così suona una nota battuta di Totò. Al di là dei rapporti, più o meno buoni, che si possono avere con i familiari, per la legge parenti e affini sono importanti per determinare obblighi e divieti. Ad esempio, per legge, a meno che non si ottiene la dispensa del tribunale, gli affini entro un certo grado non possono sposarsi tra loro. Il divieto riguarda anche i cognati, che sono affini di secondo grado. Chi sono gli affini di terzo grado?
Per rispondere a questa domanda occorre spiegare brevemente cos’è l’affinità e qual è la sua differenza con la parentela; poi, bisogna imparare a calcolare i gradi della parentela, da cui si desumono anche quelli degli affini. Se l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme chi sono gli affini di terzo grado.
Indice
Chi sono i parenti?
I parenti sono tutte le persone unite da un vincolo di sangue e che, pertanto, discendono da un avo comune.
Ad esempio, sono parenti padre e figlio, nonno e nipote, fratelli e cugini. Non sono ovviamente parenti marito e moglie: se lo fossero, non si potrebbero sposare (almeno entro un certo grado).
Chi sono gli affini?
Gli affini sono i parenti del coniuge. Sono affini suocero e nuora, genero e suocera. Senza matrimonio non può dunque aversi alcuna affinità.
Parentela e affinità: differenza
La differenza tra parentela e affinità è chiara: la parentela presuppone la consanguineità, cioè il vincolo di sangue, derivante dal fatto che tutti i parenti discendono, in maniera prossima o lontana, da uno “stipite” comune, cioè da un antenato che li unisce.
Parenti in linea retta: chi sono?
I parenti in linea retta sono le persone che discendono le une dalle altre. Ad esempio, sono parenti in linea retta padre e figlio, nonno e nipote.
Parenti in linea collaterale: chi sono?
I parenti in linea collaterale sono quelli che, pur avendo un avo comune, non discendono gli uni dagli altri. È il caso dei fratelli o dei cugini, i quali condividono i genitori oppure i nonni, ma non sono figli gli uni degli altri.
Gradi di parentela: come si calcolano?
Non tutti i parenti sono uguali: ci sono quelli prossimi e quelli lontani. Il grado di parentela indica proprio la “vicinanza” tra i parenti, l’”intensità” del vincolo di sangue.
I gradi si calcolano contando tutte le generazioni che separano i parenti gli uni dagli altri, escludendo poi lo stipite comune, cioè l’avo da cui tutti discendono.
Ad esempio, padre e figlio sono parenti in linea retta di primo grado perché le generazioni sono solo due, ma va esclusa quella dello stipite, che in questo caso è il padre.
Nonno e nipote sono parenti in linea retta di secondo grado perché le generazioni sono tre (nonno, padre, figlio) meno quella dell’avo (il nonno).
Anche i fratelli sono parenti di secondo grado, ma in linea collaterale, in quanto non discendono l’uno dall’altro. In questo caso, le generazioni sono tre (fratello – padre – fratello), a cui va sottratta quella dello stipite (cioè, del padre).
Gradi di affinità: come si calcolano?
Gli affini assumono lo stesso grado che ha il coniuge nei confronti dei suoi parenti. In estrema pratica, ciò significa che suocero e nuora sono affini in linea retta di primo grado perché il suocero è il padre del marito (parentela di primo grado).
Insomma: nella linea e nel grado in cui un soggetto è parente di uno dei coniugi, egli è affine dell’altro coniuge.
Se la mamma è parente di primo grado della figlia, sarà affine di primo grado del marito della figlia; se il fratello è parente in linea collaterale di secondo grado della moglie, sarà affine in linea collaterale di secondo grado del marito.
Affini di terzo grado: chi sono?
Sono affini di terzo grado:
- in linea retta, i bisnonni del coniuge;
- in linea collaterale, gli zii e i nipoti (figli del fratello) del coniuge.
Ciò perché:
- i bisnonni sono parenti di terzo grado in linea retta (bisnonno – nonno – padre – figlio, scartando sempre lo stipite, cioè il bisnonno);
- gli zii, cioè i fratelli del padre, sono parenti di terzo grado in linea collaterale;
- i nipoti, cioè i figli del fratello, sono ugualmente parenti di terzo grado in linea collaterale.
Per comprendere meglio il calcolo, si veda il seguente schema.