Un istituto bancario può concedere un mutuo solvibile in 30 anni ed iscrivere ipoteca su un immobile ad una persona iscritta alla centrale rischi?
Un istituto bancario è libero di concedere un mutuo, iscrivendo ipoteca sull’immobile del mutuatario, anche se iscritto presso la centrale rischi. Infatti, la Centrale Rischi è stata costituita come banca dati dei cattivi pagatori, al fine di agevolare gli istituti di credito nell’individuazione dei rischi nella concessione di finanziamenti. Conosciuta la storicità del cliente, e l’elevato pericolo di insolvenza dello stesso, la Banca può decidere, infatti, di non concedere liquidità.
Tuttavia, non è un obbligo di legge, ma una semplice tutela apprestata dal legislatore. Questo significa che se l’istituto di credito decida di concedere ugualmente il mutuo richiesto, sarà libero di farlo; ovviamente, a suo rischio e pericolo.
Solitamente, gli istituti valutano la storicità del cliente segnalato, e il suo attuale patrimonio. Ad esempio, se il cliente è stato, da ultimo, segnalato, ma presenta numerosi finanziamenti/mutui portati a termine senza ritardi nei pagamenti, allora la banca può di certo valutare di dare fiducia al cliente, sempre però con la garanzia di un’ipoteca, anche di secondo grado.
In conclusione, dipende sempre dall’elasticità dell’istituto di credito e dalla linea più o meno dura assunta dal direttivo.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Salvatore Cirilla