Lo scorso 14 giugno, a Roma, nella sala delle conferenze stampa presso la Camera dei Deputati si è tenuta la presentazione del volume: “Libro bianco su diritti d’autore e diritti fondamentali nella rete internet”. Il testo, coordinato dall’Avv. Fulvio Sarzana e disponibile online, con licenze “Creative Commons”, su Punto Informatico, è firmato da quindici autori appartenenti al mondo del giornalismo, delle imprese, della ricerca universitaria, delle libere professioni, del consumerismo. Tra essi vi sono Marco Scialdone, Paolo Brini, Luca Nicotra, Marco Pierani, Mauro Vergari, Stefano Quintarelli, Luca Annunziata, Gaia Bottà, Mauro Alovisio, Dino Bortolotto, Giovan Battista Frontera, Giulia Aranguena de la Paz, Fabrizio Ventriglia.
Il “Libro Bianco” è uno studio di controtendenza, che affronta il tema del copyright da un punto di vista sin’oggi inesplorato. In particolare, prendendo le distanze dai dati forniti dall’industria dei contenuti, dati che puntualmente addebitano alla pirateria informatica ingenti danni sul mercato (del lavoro e della creatività), il volume invece elenca una serie di studi indipendenti (e poco conosciuti) che dimostrerebbero il contrario. Le ricerche condotte da alcune università del nord Europa, nonché dal governo olandese (2009) e britannico (2010) dimostrerebbero che chi è dedito al download tramite sistemi P2P ha anche una tendenza al consumo superiore rispetto a chi invece non opera la condivisione dei contenuti. La condivisione aumenta l’informazione, l’informazione genera conoscenza, la conoscenza migliora (in qualità e quantità) i consumi.
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