Le Forze dell’Ordine e le Forze Armate non possono esercitare il diritto di sciopero.
In risposta al blocco degli stipendi nella P.A. annunciato in questi giorni dal ministro Madia, le rappresentanze sindacali della Polizia e di altre Forze dell’Ordine hanno minacciato di proclamare uno sciopero generale.
Sarebbe uno sciopero legittimo?
La risposta è no.
Lo sciopero di queste categorie di lavoratori è certamente inammissibile poiché la loro astensione dal lavoro comprometterebbe beni costituzionalmente protetti in quanto imprescindibili per l’ordinato svolgimento della vita civile come la libertà, l’integrità fisica, la difesa della Nazione, ecc..
Le norme in materia (di carattere speciale rispetto alla normativa generale sull’esercizio del diritto di sciopero nel pubblico impiego, a conferma della delicatezza e rilevanza dell’argomento) sono chiarissime.
Ai militari è fatto divieto di esercitare il diritto di sciopero – oltre che di costituire associazioni professionali a carattere sindacale e di aderire ad altre associazioni sindacali [1].
Quanto agli appartenenti alla Polizia di Stato, essi “non esercitano il diritto di sciopero né azioni sostitutive di esso che, effettuate durante il servizio, possano pregiudicare le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica o le attività di polizia giudiziaria” [2]. Pertanto, anche forme di protesta alternative allo sciopero appaiono difficilmente praticabili.
Dunque, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate non possono scioperare.
di MASSIMO COPPIN
note
[1] Art. 8, L. 382/1978 (“Norme di principio sulla disciplina militare”).
[2] Art. 84, L. 121/1981 (“Nuovo Ordinamento dell’amministrazione della pubblica sicurezza”).