Guerra Ucraina: la Bielorussia minaccia decapitazioni


Il presidente Lukashenko, fedelissimo di Putin, aumenta la pressione attorno alle autorità ucraine e «a chi metterà a rischio la pace nel nostro Paese».
Il più fedele alleato di Vladimir Putin, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, aggiunge altra benzina sul fuoco nella già insostenibile situazione in Ucraina. Per aumentare la pressione attorno a chi sostiene il Governo di Kiev, Lukashenko ha minacciato di «decapitare» chiunque metterà a rischio la pace nella Bielorussia. «È meglio stare lontano dalla guerra. Staremo meglio senza una guerra qui, nella nostra terra», ha detto Lukashenko, dal cui Paese continuano a partire attacchi russi contro l’Ucraina.
Intervenuto ad una conferenza sul mantenimento dell’ordine, Lukashenko ha fatto riferimento alle ampie proteste che vi furono in tutto il Paese dopo la sua rielezione nell’agosto 2020, considerata una farsa dall’opposizione. «Vi ricordate cosa successe nel 2020? Oppure i tre quarti dei presenti sono felici di quanto accadde allora e vogliono ripeterlo? Ricordatevi che non accadrà. Ho sufficienti mezzi… e noi decapiteremo chiunque voglia vorrà mettere a rischio la pace e la quiete nel nostro Paese», ha detto, secondo quanto riporta l’agenzia stampa ufficiale bielorussa BelTa. Paese soggetto a sanzioni internazionali per il suo ruolo nell’invasione russa dell’Ucraina, la Bielorussia è l’unico stato europeo a non aver abbandonato la pena di morte, che viene eseguita mediante la fucilazione.
Molto democratico il ragazzo.