Dopo la decisione della Consulta, che cosa cambia nella pratica? Che succederà con le prossime generazioni? E la sentenza è retroattiva?
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che, ai figli nati da un matrimonio o da una coppia di fatto, attribuisce in automatico il cognome paterno. Ora il figlio assumerà il cognome dei due genitori. Come funziona questo sistema? In quale ordine devono essere attribuiti? Ed è vero che, con il passare delle generazioni, i nostri nipoti, bisnipoti, ecc. si ritroveranno con un cumulo di cognomi che non ci potranno mai stare nella carta d’identità? Non sarà proprio così.
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Doppio cognome: come viene attribuito?
Dunque, ora ai bambini deve essere dato alla nascita il cognome del padre e il cognome della madre. Saranno i genitori a stabilire in quale ordine, se prima quello di papà e poi quello di mamma o viceversa.
Così, ad esempio, un figlio nato da Mario Rossi e Giovanna Bianchi potrà chiamarsi Matteo Rossi-Bianchi o Matteo Bianchi-Rossi. E se l’accordo sull’ordine manca sarà il giudice a decidere.
I figli saranno quindi registrati all’anagrafe con i due cognomi, salvo diversa richiesta dei genitori.
I genitori potrebbero anche decidere – dice la Corte costituzionale – di dare al figlio solo il cognome della madre o solo quello del padre, com’è stato fino ad oggi. Insomma, così come il nome, anche il cognome lo decideranno i genitori, con l’unico limite di non poter inventare un cognome a proprio piacimento.
Doppio cognome: che succederà alle prossime generazioni?
Questo il punto di non ritorno segnato dalla Consulta. E da qui il Parlamento dovrà partire per regolare alcuni aspetti e sciogliere dei nodi, come quello relativo alla possibilità, per i cognomi composti, di utilizzare solo una parte o la trasmissione dell’intero cognome alla generazione successiva.
Facciamo un esempio. Il primo problema si pone per le seconde generazioni. Per tornare all’esempio di prima, il figlio Matteo Rossi-Bianchi un giorno sposerà una ragazza dal nome Lucia Greco-Russo. Come si chiamerà loro figlio? Non possiamo pensare che debba portare addirittura quattro cognomi, ossia Edoardo Rossi-Bianchi-Greco-Russo. E poi il figlio di quest’ultimo che farà? Otto cognomi? La soluzione, come detto, dovrà prenderla il Parlamento.
Ma abbiamo già qualche esempio in Europa. In Spagna i figli dei figli prendono solo il primo dei cognomi dei genitori. In pratica, si taglia il secondo.
Restiamo nell’esempio di Matteo Rossi-Bianchi che sposa Lucia Greco-Russo. Loro figlio in Spagna si chiamerà non già Edoardo Rossi-Bianchi-Greco-Russo ma Edoardo Rossi-Greco. Cioè prenderà il primo cognome di entrambi i genitori. Oppure quello che vorrà. Questo è l’esempio spagnolo. Vedremo il nostro Parlamento che deciderà.
Doppio cognome: la sentenza della Consulta è retroattiva?
Poi si pone un secondo problema. Le sentenze della Corte costituzionale hanno tutte valore retroattivo. E questo perché dichiarando una norma illegittima è come se questa non fosse mai esistita. Quindi, volendo essere puntigliosi, chiunque oggi dovrebbe automaticamente portare il cognome di entrambi i genitori.
E poi che fine farebbero le attuali carte d’identità? E immaginate chi ha concluso un mutuo con un vecchio cognome che ora non esiste più. O chi ha fatto le medie con un cognome e ora si trova a iscriversi a un liceo, senza avere il certificato, con quel nuovo cognome, di conseguimento del relativo certificato di esami. Insomma, proprio perché tutto questo è inverosimile, è ipotizzabile che questa volta la sentenza della Corte costituzionale non avrà valore retroattivo.
Doppio cognome: le motivazioni della Consulta
Veniamo alle motivazioni. Perché la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime le norme che attribuivano ai figli il cognome paterno? Semplice: era in contrasto con il principio di uguaglianza e con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo perché comportavano discriminazioni fondate sul sesso.
A guidare la Consulta, il principio di uguaglianza e quello dell’interesse del figlio, secondo il quale i genitori devono poter condividere la scelta del cognome come elemento fondamentale dell’identità personale. La dichiarazione di illegittimità riguarda sia i figli nati nel matrimonio che fuori e i figli adottivi.
Che succederà ora? Che tutti i bambini che nascono da oggi in poi avranno il cognome, anche doppio, che decideranno i genitori. Ma nel frattempo è iniziato al Senato l’iter per unificare cinque diversi disegni di legge in un testo unico.
Ho già 2 cognomi. Se scegliessimo di trasmettere i cognomi di entrambi i genitori, mio figlio avrebbe 3 cognomi? Inoltre, è possibile trasmettere solo uno dei miei 2 cognomi?