Atti persecutori: come segnalarli alla polizia? Quali sono le conseguenze di una querela per stalking? Facsimile in allegato.
Se il tuo ex compagno ti segue, ti tempesta di telefonate oppure ti minaccia continuamente, allora non c’è altra soluzione che sporgere querela per stalking. Si tratta del reato che punisce tutti coloro che perseguitano altre persone, incutendo loro timore per l’incolumità propria o dei propri cari. Questo articolo non solo ti spiegherà in cosa consiste questo delitto e cosa fare per tutelarsi, ma ti offrirà anche un modello di denuncia per stalking da poter utilizzare senza la necessità di andare da un avvocato.
Nelle prossime righe ti spiegheremo, in modo molto semplice, cosa devi fare se sei vittima di una persona che ti perseguita per i motivi più futili, come farti assistere gratuitamente da un avvocato e come ottenere il risarcimento dei danni direttamente all’interno del processo penale. Vedremo inoltre quali prove utilizzare per incastrare il colpevole e cosa fare se, invece, non hai alcuna prova. Inoltre, in allegato (e nel box in fondo all’articolo) troverai anche un modello di denuncia per stalking che potrai utilizzare per querelare il tuo persecutore.
Stalking: in cosa consiste?
Lo stalking consiste nella condotta di chi molesta o minaccia ripetutamente un’altra persona, provocando in quest’ultima:
- un grave e perdurante stato di ansia o di paura;
- un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto;
- un’alterazione delle proprie abitudini di vita.
Detto molto semplicemente, c’è stalking ogni volta che una persona perseguita un’altra, rendendole la vita impossibile o, comunque, determinando un grave peggioramento della stessa.
È il caso dell’uomo che pedina l’ex compagna, appostandosi nei luoghi che maggiormente frequenta, oppure della persona che tormenta la vittima con telefonate notturne, ecc.
Stalking: come fare querela?
In caso di stalking, bisogna sporgere querela presso il più vicino presidio di polizia giudiziaria, recandosi ad esempio dai carabinieri o in questura.
La legge dà sei mesi di tempo alla vittima per poter denunciare i fatti, termine che decorre dall’ultimo atto di stalking, ad esempio dall’ultima chiamata molesta oppure dall’ultimo pedinamento.
La querela può essere sporta in forma sia scritta che orale: ci si può quindi avvalere del modello di denuncia per stalking allegato a questo articolo oppure raccontare verbalmente alle forze dell’ordine quello che è accaduto.
In quest’ultimo caso, l’ufficiale di polizia giudiziaria provvederà a trascrivere la narrazione della vittima e, infine, a far sottoscrivere il verbale.
In ogni caso, cioè sia nell’ipotesi di querela orale che di querela scritta, le forze dell’ordine rilasciano un’attestazione che prova il fatto di aver presentato la denuncia.
Come provare lo stalking?
Lo stalking può essere provato in qualsiasi modo: con la testimonianza di persone che hanno assistito, con i documenti che dimostrano le minacce subite (ad esempio, gli screenshot dei messaggi, la stampa delle email, ecc.), con la perizia medica che attesta lo stato d’ansia a seguito delle molestie, ecc.
Nella denuncia per stalking è bene inserire i riferimenti a tutte le prove di cui si dispone, provvedendo ad allegare all’atto anche l’eventuale documentazione in proprio possesso.
Ad esempio, hai le copie dei messaggi e delle email ricevute da parte del tuo stalker, potrai allegarle alla querela.
Stalking senza prove: si può denunciare?
Nel caso in cui tu non abbia alcun tipo di prova, non preoccuparti: nel processo penale è sufficiente la testimonianza della vittima per poter incastrare il colpevole.
Se quindi il tuo racconto è credibile, nel senso che non ci sono motivi per dubitare di te, allora le tue sole dichiarazioni saranno sufficienti a fondare l’accusa in giudizio.
In sintesi: se non hai prove, puoi comunque sporgere denuncia per stalking.
Divieto di avvicinamento per stalking: cos’è?
Poiché, come diremo a breve, le indagini per stalking possono durare molto tempo, nella denuncia è possibile chiedere al giudice di emettere un divieto di avvicinamento alla persona offesa. Si tratta di una misura cautelare che il giudice può disporre nel caso in cui ritenga che sia pericoloso che la persona denunciata possa avvicinarsi alla vittima.
In pratica, è una vera e propria ordinanza restrittiva che impedisce al denunciato per stalking di avvicinarsi alla persona offesa. La violazione di questa ingiunzione comporta la commissione di un reato.
Il fatto che tu abbia richiesto, all’interno della denuncia per stalking, anche il divieto di avvicinamento, non costringe il giudice a concedertelo: le misure cautelari, infatti, sono accordate dal giudice solo su richiesta del pm, se ne sussistono valide ragioni.
Denuncia per stalking: cosa succede dopo?
Dopo aver sporto la tua denuncia per stalking dovrai attendere che la polizia compia le indagini. Si tratta di un periodo più o meno lungo, che può portar via anche molti mesi, al cui termine il pm, se riterrà fondata la responsabilità dell’accusato, chiederà il rinvio a giudizio dell’imputato.
Durante le investigazioni è molto probabile che la polizia vorrà sentire anche la vittima. Se hai sporto denuncia per stalking, quindi, sappi che verrai chiamata dalle forze dell’ordine per essere ascoltata.
Stalking: come chiedere il risarcimento dei danni?
La vittima di stalking può chiedere il risarcimento dei danni subiti attraverso la costituzione di parte civile. In pratica, la persona offesa deve rivolgersi a un avvocato e chiedere che l’assista per fare domanda di risarcimento direttamente all’interno del processo penale.
Quindi, se vorrai chiedere i danni al tuo stalker, dovrai necessariamente nominare un avvocato che ti assista. Come fare se non hai i soldi necessari per pagare la parcella? Prosegui nella lettura.
Gratuito patrocinio per stalking
La legge ha previsto il gratuito patrocinio per tutte le vittime di stalking. Ciò significa che, indipendentemente dal tuo reddito, avrai diritto a un avvocato che ti assista gratuitamente per tutta la durata del processo penale.
Denuncia per stalking: come si scrive?
Facciamo un passo indietro e vediamo come si scrive una denuncia per stalking. Contrariamente a quanto si possa ritenere, scrivere una denuncia/querela è davvero semplice, in quanto non occorre rispettare alcuna formalità: l’unica cosa importante è descrivere bene i fatti accaduti, in modo tale da far capire alla polizia di quale reato si tratta.
Possiamo individuare tre parti fondamentali della denuncia per stalking:
- l’introduzione, in cui si riportano le proprie generalità;
- il corpo del testo, cioè la parte centrale e fondamentale della denuncia, dov’è contenuta la descrizione dei fatti;
- la conclusione, ove si chiede di punire il responsabile.
Denuncia per stalking: introduzione
Innanzitutto, nella tua denuncia per stalking dovrai inserire l’intestazione, cioè il nome dell’autorità a cui ti rivolgi: carabinieri, polizia, Procura, ecc.
Subito dopo occorre inserire le tue generalità complete (nome, cognome, residenza, ecc.), incluso l’eventuale numero di cellulare nel caso in cui le forze dell’ordine debbano contattarti con urgenza.
Denuncia per stalking: descrizione dei fatti
La parte più importante della denuncia per stalking è quella centrale, destinata alla descrizione dei fatti che si intendono segnalare.
Bisogna prestare attenzione ed essere il più precisi possibile, indicando la data e i luoghi dei fatti, i soggetti presenti e ogni altro particolare che possa aiutare la polizia nel compiere le proprie indagini.
Ad esempio, nella denuncia per stalking è fondamentale indicare tutti gli episodi di persecuzione (almeno due), altrimenti le autorità non potranno procedere per questo tipo di reato.
Denuncia per stalking: conclusioni
La denuncia per stalking deve sempre concludersi con la richiesta di perseguire penalmente l’autore del reato. Occorre quindi indicare nome e cognome del colpevole, oltre a ogni altro dato che possa servire per individuarlo (generalità complete, indirizzo di residenza, ecc.).
Se il responsabile non è noto, è comunque possibile sporgere denuncia per stalking contro ignoti.
Gli allegati della denuncia per stalking
Alla denuncia per stalking possono accompagnarsi alcuni allegati, come ad esempio le foto del querelato che lo mostrano mentre effettua un pedinamento, oppure la stampa dei messaggi minacciosi, o ancora la pen drive contenente le email moleste.
Modello denuncia per stalking: dove trovarlo?
In fondo a questo articolo, all’interno dell’apposito box dedicato, potrai trovare un valido modello di denuncia per stalking che potrai utilizzare copiandolo sul tuo pc e apportando le modifiche che si adattano al tuo caso.
In alternativa, puoi trovare lo stesso modello di denuncia per stalking in formato pdf cliccando qui.
ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI _________
(oppure Alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di _______)
Atto di denuncia/querela per stalking
Io sottoscritto, _____________, nato il ___________ a ___________, ivi residente in __________, c.f. ___________, cellulare ____________, sporgo formale denuncia/querela per i fatti che mi accingo a narrare.
<Raccontare i fatti accaduti, ricordando di specificare date, nomi, eventuali testimoni e tutto ciò possa essere utile alle indagini. Ricorda che, per aversi stalking, occorrono almeno due episodi molesti>
Tanto premesso, con la presente
sporgo
formale denuncia/querela contro <inserire il nome dell’autore del crimine; inserire “ignoti” se non se ne è a conoscenza> per il reato di stalking e per ogni altro che l’autorità voglia ravvisare nei fatti sopra esposti. Nel chiedere espressamente la punizione dei responsabili, mi riservo sin d’ora di costituirmi parte civile nel procedimento penale che vorrà essere intrapreso. Manifesto espressa opposizione all’eventuale richiesta di archiviazione della notizia di reato, chiedendo nel caso di esserne avvisato.
Si allegano:
<è possibile allegare qualsiasi documento che possa aiutare gli inquirenti, come fotografie, screenshot, dischetti o pen drive contenenti files, perizie mediche, tabulati telefonici, ecc.>
Luogo, data
Il denunciante