Ucraina: la Svezia si dice pronta alla guerra


Da Stoccolma un messaggio inequivocabile a Putin: sappiamo che reagirà alla nostra adesione alla Nato ma ci sarà la nostra controrisposta.
Una delle regole alla base di ogni guerra dice che non bisogna mai mostrare le proprie debolezze e, tanto meno, far capire al nemico che si ha paura di lui. L’allargamento tanto ipotizzato del conflitto in Ucraina verso i Paesi scandinavi, Finlandia e Svezia in particolare, per la loro intenzione di aderire alla Nato non si è ancora concretizzato. Ma Stoccolma comincia a mettere le mani avanti.
La Svezia si aspetta una risposta della Russia alla sua decisione di entrare a far parte della Nato, ma si dice pronta a reagire. A spiegarlo è il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvist: «Se la Svezia sceglie di aderire alla Nato, c’è il rischio di una reazione da parte della Russia. Premetto che, in tal caso, siamo pronti ad affrontare qualsiasi controrisposta», ha spiegato. Un’affermazione che lascia spazio a poche interpretazioni: se il Cremlino attaccherà, la Svezia andrà al contrattacco.
Ieri, era stato il vicino ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto a provare a far ragionare Mosca: «La Russia non deve sentirsi minacciata dall’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato», aveva detto in dichiarazioni alla Bbc. «Siamo Paesi che amano la pace, abbiamo mantenuto un confine pacifico con la Russia e guardiamo al futuro quando la normale cooperazione con la Russia potrà continuare».
La decisione di far parte dell’Alleanza atlantica è condivisa anche dall’ex premier finlandese Alexander Stubb: «La Finlandia e la Svezia sono sempre stati parte dell’Occidente», ha commentato. «Entrare nella Nato significherà solo avere maggiore sicurezza in quest’area».
Per Stubb, infine, l’Ucraina sta «dalla parte giusta della storia. Putin sarà sempre un pericolo: la sua visione di una grande Russia con una sola lingua, una sola religione e un solo leader è superata, così come la sua idea di annettere Ucraina e Bielorussia. È un progetto destinato a fallire».