Novità auto e strade: assicurazione, strisce blu e posti auto alle donne


Approvata dalla Camera la riforma del Codice della strada: ora la palla al Senato; controlli automatici e nuove sanzioni.
10.10.14. Circolare senza assicurazione Rc auto sarà punito ancora più pesantemente rispetto a oggi, ma non sarà reato (come da iniziale proposta). È questa una delle principali novità della riforma del codice della strada approvata ieri dalla Camera dei Deputati (246 sì e 9 no). Ora la palla passa al Senato.
Un’altra modifica all’attuale codice riguarda la sosta sulle strisce blu: la multa sarà graduata sulla base di quanto tempo la sosta ha sforato l’orario indicato nel ticket prepagato. In questo modo si vuol superare il problema, sorto quest’anno, sulla disputa se la multa relativa al ticket scaduto sia prevista dalla nostra legge o meno (leggi: “Niente più multa per il ticket scaduto sulle strisce blu”).
Sarà poi prevista la possibilità di riservare posti alle donne incinte o che trasportino bambini di età fino a due anni (con prevedibili complicazioni nella verifica di questi requisiti).
Infine, è stata votata la definizione di car pooling da inserire nel Codice, per dare un riconoscimento giuridico e regolare a questa forma di mobilità sostenibile che di fatto è praticata e talvolta incentivata ormai da anni.
Non verrà introdotto – almeno per il momento – il reato di omicidio stradale, ma si prevede da subito il cosiddetto ergastolo della patente ossia l’impossibilità di conseguire una nuova licenza di guida dopo una revoca o comunque di condurre veicoli sul territorio nazionale) già al primo omicidio colposo commesso causando un incidente stradale quando si violano alcune norme (nel 2010, la revoca a vita era stata introdotta solo per i recidivi).
Ci sarà poi l’ebbrezza più grave (tasso alcolemico oltre 1,5 grammi/litro) e l’uso di droghe.
La materia resta comunque fluida, perché viene trattata in tutto o in parte da altri due progetti di legge (uno alla Camera e l’altro al Senato); si sa solo che, nonostante le difficoltà tecniche, nella maggioranza c’è una forte volontà di arrivare in porto, per la spinta del premier Matteo Renzi.
Per sua natura, la delega comporta tempi di attuazione lunghi, quasi certamente superiori a un anno. Ma alcuni suoi contenuti potrebbero essere anticipati da provvedimenti attesi a breve.
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