Licenziamento disciplinare: posso essere assunto nuovamente?


Fino al 2012 ho lavorato come insegnante statale di ruolo, dopodiché sono stato licenziato per motivi disciplinari. Ora vorrei partecipare ad un bando del Ministero, il quale prevede, tra le esclusioni, coloro che sono stati licenziati per giusta causa o motivi disciplinari. Posso omettere tale evento nella domanda?
Dalla lettura degli atti, la Sua iscrizione all’aggiornamento graduatorie sembra preclusa, per via della clausola da Lei correttamente richiamata.
Una Sua dichiarazione di mancato licenziamento sarebbe inopportuna, in quanto La esporrebbe ad una potenziale denuncia per falsa dichiarazione, ai sensi del D.P.R. 445/2000.
Questo, però, non significa che quella previsione debba considerarsi legittima, sol perché prevista dal ministero.
Anzi! Una previsione di questo tipo, che non prefissa un limite temporale oltre il quale la sanzione disciplinare debba considerarsi come “mai esistita”, ad avviso di chi scrive, è viziata da eccesso di potere.
Questo Le creerebbe un danno da perdita di chance nel senso che, se il Ministero avesse operato legittimamente, emanando un provvedimento in cui Lei avrebbe potuto partecipare, Lei avrebbe potuto assicurarsi un posto di lavoro, almeno in astratto.
A tal proposito, se Lei è veramente interessato a partecipare a tale aggiornamento di graduatoria, potrebbe essere utile valutare un’azione giudiziaria finalizzata ad impugnare il provvedimento e ad ottenere la dichiarazione di illegittimità dello stesso, nella parte in cui non prevede un limite temporale tra le cause di esclusione alla partecipazione.
Infatti, tale clausola senza tempo non trova giustificazione in un sistema normativo pubblicistico che dovrebbe pensare a tutelare il cittadino anche dagli errori commessi nel passato, soprattutto quando sia passato tanto tempo, com’è nel Suo caso.
Il rischio, viceversa, sarebbe quello di prevedere un ergastolo lavorativo per chi decenni orsono, per scelte più o meno condivisibili, ha tenuto un comportamento errato per la P.A. ma che, ad oggi, sulla scorta di una nuova valutazione, ha tutti i requisiti per essere (ri)ammesso all’interno della struttura amministrativa.
Certo è che se non impugna tale provvedimento, non potrà pensare di contestare ciò in un secondo momento, a graduatorie stabilite per intenderci.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Salvatore Cirilla