Le intenzioni del ministero dell’Economia sul tetto dei mille euro per i pagamenti in cash.
La lotta all’evasione fiscale doveva trovare, nel divieto di pagamenti per contanti sotto la soglia di mille euro, il suo principale punto di forza. E invece le aspettative del Governo sono state frustrate, anche per via delle diverse eccezioni e delle possibilità di aggirare l’ostacolo (a riguardo, leggi “Pagamento in contanti: quando si rischia”).
Qualcuno ha parlato di un vero e proprio “flop”, tanto che il 31 marzo scorso il viceministro dell’Economia e il vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso di una trasmissione televisiva, avevano parlato di un cambio di rotta, incrementando piuttosto l’utilizzo della fatturazione elettronica.
Invece il dietrofront sul limite dei mille euro non ci sarà. Anzi, sembra che le intenzioni del ministro dell’Economia siano proprio quelle di inasprire la direzione già intrapresa dai precedenti esecutivi e, in particolare, la norma che, adottata nel 2011 dal Governo Monti [1], abbassò ulteriormente la soglia dei pagamenti in contanti portandola a 999,99 euro.
Sebbene la grande evasione, quella che contribuisce a formare i 130 miliardi di euro di evasione fiscale in Italia, non si nasconde tra i pagamenti in contanti – circostanza su cui tutte le amministrazioni fiscali concordano – nei tre punti comunicati (all’inizio di questo mese) dal ministro dell’Economia sulla nuova strategia di lotta all’evasione, figura, al primo di essi, proprio la diffusione degli strumenti di pagamento tracciabili (per esempio, i POS, carte di credito, ecc.) e la trasmissione telematica dei corrispettivi (leggi: “Via il contante, totale tracciabilità dei pagamenti: il piano del governo”).
Abbassare ancora la soglia di pagamenti in cash? Nulla di ufficiale ancora. La prossima delega fiscale e la legge di Stabilità 2015 saranno il banco di prova delle effettive intenzioni di questo governo. Che, al momento, ha solo promesso novità di assoluto rilievo.
note
[1] DL n. 201/2011.
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èil solito vergognoso modo di distogliere l’attenzione dalle grandi ed effettive evasioni fiscali: la storia del dito e della luna.
come il Sindaco Iervolino ordinava il divieto di fumo dinanzi a donne incinte nei parchi pubblici di Napoli, che ne frattempo era inondata da cumuli di spazzatrura o Monnezz alti dieci metri