La nuova pandemia ha già ucciso 4500 persone: su internet un sistema per individuare i contagi più vicini a te.
È ormai allarme globale per l’Ebola, la nuova epidemia che rischia di minacciare, così come negli anni 80 era stato per l’Aids, la sopravvivenza della nostra specie.
I contagi aumentano e le autorità internazionali sono alla ricerca di soluzioni per prevenire la pandemia e, nello stesso tempo, garantire il soccorso ai primi malati. Cominciano a contarsi i primi morti. Le accuse ai capi di Stato, colpevoli secondo molti di sottovalutare il problema, si stanno muovendo dalla comunità internazionale.
Pandemia che, fino ad oggi ha registrato “soltanto” (si fa per dire) novemila casi e ben 4.500 morti. Sbaglia chi crede che il virus sia solo un problema dei popoli in via di sviluppo. La prima ad essere minacciata è proprio l’Europa per via della vicinanza e delle frontiere “aperte”. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) avverte: tra poco più di un mese i casi saranno oltre 10mila. I Paesi più colpiti sono la Guinea, Sierra Leone e Liberia.
Serve un vaccino. E subito. Il gigante della farmaceutica, Glaxo Smith Kline, ne sta sviluppando uno, ma siamo ancora alla fase embrionale.
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha già donato ben 25 milioni di dollari al Centro di Controllo per il contagio.
Una cosa è certa: la politica del mondo occidentale si è mossa tardi. E ora ne paga le conseguenze.
Anche internet cerca di fare “la sua parte”. E così è nata un’app che è un database, in grado di rilevare il contagio più vicino alla tua posizione e ti spiega quali misure di prevenzione adottare.
Si tratta di www.ebolanear.me, sito che riesce a geolocalizzare l’utente e a trovare i casi, nelle vicinanze, già segnalati alle autorità.
Essere informati è il primo passo da muovere per restare immuni.
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Autore immagine: 123 rf com