Cosa succede se l’inquilino non paga la Tasi?


Se l’inquilino non paga la Tasi o la paga in ritardo risponde personalmente del mancato pagamento. Il proprietario dell’immobile non è tenuto al pagamento della Tasi non versata.
Nel caso in cui l’inquilino non paghi la propria quota Tasi, il proprietario dell’immobile non risponde del mancato pagamento del tributo e, quindi, il fisco non può rivalersi nei suoi confronti.
Chi è in affitto deve versare la propria quota Tasi 2014 in percentuale tra il 10-30% della somma totale, in relazione a quanto stabilito dalle delibere comunali.
Il proprietario dell’immobile ha soltanto la responsabilità del pagamento della quota di Tasi a suo carico (90-70%); non risponde mai del pagamento del tributo dei propri inquilini.
Se nell’immobile sono presenti più persone non appartenenti allo stesso nucleo famigliare (per esempio un appartamento affittato a un gruppo di studenti), la quota Tasi (dal 10% al 30%) deve essere suddivisa tra i differenti coinquilini.
Il mancato pagamento, anche parziale, della Tasi comporta una sanzione amministrativa pari al 30% della somma dovuta. Ma, come detto sopra, il proprietario dell’immobile non è obbligato a corrispondere la Tasi non pagata dall’inquilino.
L’inquilino può comunque avvalersi del ravvedimento operoso pagando la somma dovuta più le sanzioni e gli interessi in relazione ai giorni di ritardo.
note
Autore immagine: 123rf com