I soldi del mantenimento vanno dichiarati al Fisco? Cosa può fare l’Agenzia delle Entrate?
L’assegno di mantenimento percepito dall’ex coniuge va dichiarato al Fisco al pari di qualsiasi altro reddito. Ciò non significa che tali somme vengano automaticamente tassate se l’importo è al di sotto delle detrazioni stabilite dalla legge. Pertanto, è bene sapere cosa succede se non si dichiara il mantenimento. Ne parleremo qui di seguito.
Indice
Quando il mantenimento non va dichiarato?
Solo il mantenimento dovuto ai figli non va riportato nel 730 o nella dichiarazione dei redditi. Quest’ultimo infatti ha natura alimentare e, quindi, non viene equiparato al reddito.
Viceversa, il mantenimento versato all’ex moglie deve essere dichiarato annualmente al Fisco anche se di importo minimo.
Come fa il Fisco a sapere che percepisco il mantenimento?
A quanti si fanno prendere dalla tentazione di non dichiarare il mantenimento è bene dire che l’Agenzia delle Entrate può accorgersi di tale omissione tramite un controllo incrociato. Difatti, colui che eroga l’assegno mensile di mantenimento lo deve riportare nella propria dichiarazione dei redditi per godere delle deduzioni fiscali previste dalla legge. Sicché, l’Agenzia delle Entrate, avendo cognizione di tale circostanza, può nel contempo verificare se il coniuge beneficiario sta a sua volta dichiarando tali importi.
Si pensi al caso di una coppia in cui l’ex marito, con un reddito di 1.700 euro al mese debba versarne 400 all’ex moglie. Questi pagherà l’Irpef solo su 1.300 euro (la differenza tra 1.700 e 400 euro); ma per usufruire di tale beneficio deve prima indicare, nella propria dichiarazione, l’ammontare del mantenimento. Ecco quindi che l’ufficio delle imposte viene a conoscenza dell’erogazione del reddito al coniuge beneficiario e può accertare se questi lo sta dichiarando.
Cosa succede se non dichiaro il mantenimento?
Come abbiamo appena detto, il mantenimento “fa reddito”. In teoria, quindi, i soldi percepiti dall’ex coniuge vengono tassati.
L’omessa indicazione nel 730 o nella dichiarazione dei redditi di importi potenzialmente tassabili costituisce evasione fiscale e, più nel dettaglio, un illecito tributario che può essere accertato entro massimo 5 anni dal 31 dicembre dell’anno successivo alla percezione del reddito in questione. Scaduto il quinquennio, l’Agenzia delle Entrate non può fare nulla.
L’illecito che viene in rilievo è quello di «infedele dichiarazione». È un illecito di carattere amministrativo: significa che, a fronte di tale comportamento, possono scattare solo sanzioni economiche (la cosiddetta “mora”) e non anche un’incriminazione penale. Insomma, non si commette mai reato a non dichiarare il mantenimento.
L’Agenzia delle Entrate invierà quindi un accertamento al contribuente e gli chiederà di versare le imposte sui redditi che non sono stati dichiarati. Se il contribuente non adempie neanche a tale avviso, verrà emessa, negli anni a seguire, una cartella esattoriale con gli interessi. A seguito di quest’ultima, potrà partire il pignoramento dei beni del contribuente (quinto dello stipendio o della pensione, conto corrente bancario, ecc.). È chiaro però che se il contribuente è nullatenente, l’Esattore non potrà effettuare alcuna azione.
Omessa dichiarazione del mantenimento: quando non si rischia nulla?
Le sanzioni non sono automatiche e scontate. Quando infatti il reddito complessivo percepito dal beneficiario del mantenimento è particolarmente basso, tanto da restare al di sotto dei limiti della tassazione, l’infedele dichiarazione non è punita. E ciò perché, pur se l’importo in questione fosse stato indicato nel 730, esso non sarebbe stato tassato. Quindi, in buona sostanza, non vi è alcuna evasione fiscale.
Vediamo allora quali sono i limiti al di sotto dei quali non si pagano tasse. A tal fine, non va considerato solo il mantenimento ma tutti i redditi percepiti dal contribuente. In pratica, le cose stanno così. Ai titolari di tali redditi sono riconosciute detrazioni Irpef pari a:
- 1.104 euro, se il reddito complessivo non supera 4.800 euro;
- 1.104 euro, se il reddito complessivo è superiore a 4.800 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 50.200 euro.
Approfondimenti
I soldi del mantenimento vanno dichiarati?
se percepisco € 6000,00 di mantenimento annuo va fatta dichiarazione dei redditi mod 730 o modello Unico anche se percepisco soltanto questa cifra..?