Agenti di commercio: quali pensioni paga l’Enasarco?


I trattamenti garantiti dalla Fondazione che funge da cassa di previdenza degli intermediari commerciali e finanziari.
Chi si avvale delle prestazioni professionali di un agente di commercio è tenuto a pagare il cosiddetto contributo Enasarco, cioè una parte della provvigione destinata a quella che un giorno sarà l’assegno previdenziale dell’agente. Ma per l’agente di commercio, quali pensioni paga l’Enasarco?
Stiamo parlando dell’ente di previdenza integrativa obbligatoria dei professionisti dell’intermediazione commerciale e finanziaria con contratto di agenzia o rappresentanza. Integrativa perché, comunque, l’agente di commercio è tenuto ad iscriversi ad un’apposita gestione Inps.
La Fondazione Enasarco garantisce pensione e welfare agli agenti e alle loro famiglie, oltre ad occuparsi anche di formazione e qualificazione professionale.
L’importo del contributo, versato dal preponente, deve essere inserito nel modello fattura e sottratto dall’imponibile e viene determinato da tre fattori:
- l’aliquota del 17%, ridotta dal 7% all’11% per i giovani agenti che aderiscono al regime agevolato;
- il massimale;
- il minimale.
Massimale e minimale riguardano rispettivamente il contributo annuo massimo e minimo che gli agenti di commercio sono tenuti a versare.
Vediamo ora quali sono le pensioni che paga l’Enasarco agli agenti di commercio.
Indice
Agenti di commercio: pensione di vecchiaia
Hanno diritto alla pensione di vecchiaia gli agenti di commercio che:
- hanno almeno 67 anni di età;
- hanno maturato almeno 20 anni di anzianità contributiva;
- hanno raggiunto quota 92 sommando l’età anagrafica e l’anzianità contributiva posseduta.
L’importo della pensione annua di vecchiaia è determinato, in applicazione del sistema contributivo, moltiplicando il montante contributivo individuale per il coefficiente di trasformazione relativo all’età dell’iscritto al momento del pensionamento.
La domanda può essere presentata solo attraverso il canale telematico, accedendo all’area riservata agli utenti abilitati, a partire da 30 giorni prima del compimento dell’età anagrafica.
La pensione viene pagata:
- dal primo giorno del mese successivo a quello del conseguimento del diritto, se la domanda è presentata entro un anno dalla data del conseguimento del diritto, con pagamento degli arretrati senza interessi;
- dal mese successivo alla data di presentazione e nella misura dovuta all’atto della maturazione del diritto (maggiorata del 3% per ogni anno compiuto di ritardo), se la domanda perviene in epoca posteriore.
Per i contributi pervenuti successivamente alla data di acquisizione del diritto alla pensione, a prescindere dal periodo a cui gli stessi si riferiscono, è possibile chiedere la liquidazione di un supplemento del trattamento, diverso da quello in essere, determinato con calcolo contributivo. L’importo del supplemento va ad incrementare l’assegno erogato dalla Fondazione e viene liquidato al compimento dei 72 anni di età, e comunque non prima di un quinquennio dalla data del pensionamento.
Agenti di commercio: la pensione anticipata
Dal 1° gennaio 2017, gli agenti uomini (dal 2021 le agenti donne) possono chiedere l’anticipazione della pensione di vecchiaia, di uno o due anni, se:
- hanno almeno 65 anni compiuti di età;
- hanno almeno 20 anni di anzianità contributiva;
- la somma tra gli anni compiuti di età anagrafica e di anzianità contributiva risulta almeno pari a 90.
L’importo della pensione anticipata è ridotto, in via permanente, nella misura del 5% per ciascuno degli anni di anticipazione rispetto all’età anagrafica altrimenti necessaria per maturare il diritto alla pensione di vecchiaia.
La pensione anticipata decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda ed è calcolata con riferimento alla data di presentazione della domanda stessa.
Agenti di commercio: la pensione di inabilità
L’Enasarco riconosce agli agenti di commercio anche una pensione di inabilità permanente, liquidata a chi risulta invalido in modo assoluto e permanente e che, quindi, ha cessato perciò tutti i rapporti di agenzia. Occorre far valere almeno cinque anni di anzianità contributiva di cui uno almeno nell’ultimo quinquennio.
La pensione è calcolata secondo i criteri con cui si calcola la pensione di vecchiaia, in base agli anni per i quali siano stati effettivamente versati i contributi, e decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Il diritto alla pensione di inabilità si estingue in caso di ripresa dell’attività lavorativa, che deve essere tempestivamente comunicata alla Fondazione Enasarco.
La pensione di inabilità è, a richiesta, trasformata in pensione di vecchiaia all’atto del raggiungimento dei requisiti di età e di anzianità contributiva. Ad ogni modo, viene garantito il trattamento più favorevole tra l’una e l’altra.
Agenti di commercio: la pensione di invalidità
Hanno diritto ad una pensione di invalidità permanente parziale gli agenti di commercio che hanno:
- un grado di invalidità pari almeno a 2/3 (67%) di riduzione della capacità lavorativa;
- un minimo di cinque anni coperti da contributi obbligatori, di cui almeno 3 versati nell’ultimo quinquennio.
La pensione viene calcolata come quella di inabilità permanente, e ridotta in proporzione al grado di riduzione della capacità lavorativa.
Il trattamento decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, salvo diverso accertamento medico in relazione alla data di insorgenza dell’invalidità pensionabile.
Agenti di commercio: la pensione ai superstiti
L’Enasarco eroga una pensione ai superstiti:
- indiretta, in caso di morte di agente di commercio non titolare di pensione in possesso del requisito contributivo per il pensionamento di vecchiaia o, in alternativa, di almeno cinque anni di anzianità contributiva di cui uno nel quinquennio precedente il decesso;
- di reversibilità, in caso di morte di agente già pensionato.
Hanno diritto alla pensione ai superstiti il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle dell’agente di commercio deceduto.